La situazione nelle aziende con lo Statuto dei lavoratori di Giancarlo Fossi
La situazione nelle aziende con lo Statuto dei lavoratori Convegno di sindacalisti, imprenditori e magistrati La situazione nelle aziende con lo Statuto dei lavoratori Le nuove norme sono entrate in vigore un anno fa - Al simposio verranno discussi altri provvedimenti che stanno per essere elaborati sulla scia dello Statuto - Nove relazioni: alcune toccheranno anche i temi della « conflittualità » nelle fabbriche e l'art. 39 della Costituzione (Nostro servizio particolare) Roma, 10 giugno. La situazione nelle aziende dopo l'entrata in vigore dello statuto dei lavoratori sarà discussa in un importante convegno, organizzato dall'Istituto di studi sul lavoro dal 16 al 18 giugno nel palazzo della Civiltà del lavoro, all'Eur. Vi parteciperanno esponenti dell'amministrazione pubblica e privata, magistrati, dirigenti di organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori, studiosi della materia. Ad un anno di distanza dal¬ l'entrata in vigore della « Legge 300 », che ha reso operante lo statuto, non si intende riproporre un'analisi interpretativa del provvedimento, ma verificare in concreto l'influenza svolta dalle nuove norme nella realtà aziendale, anche alla luce della giurisprudenza di questo periodo, ed aprire un discorso sull'ampia evoluzione della legislazione, dei rapporti di lavoro e della dottrina: una evoluzione di cui lo « statuto » non è stato che il primo passo. L'iniziativa ha un secondo scopo, altrettanto impegnativo: raccogliere pareri, giudizi e proposte in merito alle grandi linee dei provvedimenti che, nella scia dello statuto, proprio in questi tempi, si stanno predisponendo. Si fa particolare riferimento alla specificazione del concetto di « salario minimo », al potere degli ispettori del lavoro circa la chiusura degli stabilimenti per contravvenzioni a disposizioni sulla prevenzione, al co ordinamento e ad eventuali modifiche delle norme per l'orario di lavoro, le ferie, i riposi settimanali e le festività, i ritocchi del sistema obbligatorio, l'indagine conoscitiva sulla « Legge 300 » decisa dal Senato. Sono questi provvedimenti, già presentati alle Camere o di imminente presentazione, 0 allo studio nelle sedi competenti, che integrano un vasto disegno legislativo, suscettibile di determinare mutamenti nella sistematica, nella dottrina e nelle relazioni industriali. Ancora un terzo fine: il confronto tra gli orientamenti e 1 giudizi che su alcuni importanti questioni non ancora avviate a soluzione legislativa saranno espressi dai rappresentanti del mondo sindacale, della pubblica amministrazione e dei dirigenti aziendali, in un discorso che non vuole limitarsi soltanto agli aspetti giuridici, ma investire anche quelli sociologici. Il convegno si articolerà su nove relazioni. Il direttore generale per i rapporti di lavoro presso il ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, prof. Guerrieri, affronterà un argomento scottante: l'incidenza dei criteri ispiratori delle nuove norme sulla nozione giuridica ed economica dell'impresa e sulla concezione dogmatica del rapporto di lavoro. Rientrano nel tema i motivi più delicati della « conflittualità » nelle aziende, come l'orientamento verso nuovi criteri « di distribuzione dei poteri » nell'impresa: l'avvio della partecipazione del lavoratore al potere organizzativo dell'imprenditore e alla revisione del concetto di potere direttivo e disciolinare, ma anche possibile avvio alla revisione dei | principi stabiliti dall'articolo 39 della Costituzione (registrazione dei sindacati) ed affermazione di nuovi criteri di rappresentanza sindacale. I riflessi dello « Statuto dei lavoratori » su alcune metodologie di organizzazione azdendale saranno trattati dal dr. Lopizzo, direttore del servizio di consulenza aziendale dell'Isl, con riferimento ai i rapporti tra selezione del perj sonale e collocamento, tra ' addestramento e modifica delj le mansioni, tra valutazione dei meriti e poteri organizzativi dell'imprenditore. Dell'applicabilità della « Legge 300 » nell'impiego pubblico sstprdpUp si occuperà il presidente di sezione del Consiglio di Stato prof. Roehrssen, mentre il presidente della sezione lavoro della Corte di Cassazione, dr. Ferrati, illustrerà la giurisprudenza di un anno di applicazione dello statuto dei lavoratori. Il segretario generale della UH Vanni farà una sintesi dei problemi interpretativi ed applicativi dello statuto, soffermandosi anche sugli sviluppi futuri della legislazione del lavoro desumibili dal recente passato. Sarà ribadito l'atteggiamento dei sindacati di fronte alle norme degli artìcoli 39 (registrazione sindacati) e 40 (diritto dei lavoratori, a collaborare alla gestione delle aziende). Vanni lancerà una ipotesi di soddisfazione delle esigenze sociali che ispirarono l'articolo 40 della Costituzione, basata su una disciplini dello sciopero in via di contrattazione. Interessanti due relazioni del dr. Chericoni, esperto dei problemi del lavoro, sulla spinta innovatrce defila «Legge 300 » (rinvio alla contrattazione collettiva di alcuni istituti) e sugli sviluppi della politica del lavoro verso nuovi provvedimenti (salario minimo, orario di lavoro, riposi settimanali, ferie e festività ecc.). L'esito di una indagine svolta dall'Assochimica in mille aziende sul tema « Per ima politica globale del personale » verrà illustrato dal direttore generale dell'organizzazione. Un direttore di divisione del ministero del Lavoro, dr. Malatesta, farà comunicazioni di specifico interesse per le aziende medie e piccole, sempre in relazone alla « Legge 300 ». Con le tre giornate di studio si accenderà un dibattito sul « dopo statuto » che dovrebbe chiarire gli indirizzi della futura azione per impostare- questioni così delicate e complesse. Giancarlo Fossi
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