Interrogati (assistiti dai genitori) i ragazzi in carcere per i tumulti di piazza S. Giovanni

Interrogati (assistiti dai genitori) i ragazzi in carcere per i tumulti di piazza S. Giovanni Prosegue in tribunale il processo contro i 56 giovani di piazza S. Giovanni Interrogati (assistiti dai genitori) i ragazzi in carcere per i tumulti di piazza S. Giovanni Drammatico intervento della madre di un quindicenne che è colta da malore dopo l'interrogatorio Animata discussione tra pubblica accusa e difesa sulle "divagazioni" d'uno studente - L'udienza rinviata a venerdì - Saranno ascoltati gli ultimi due imputati, poi si proietterà il film degli scontri Sono continuati ieri gli interrogatori del 56 giovani arrestati per 1 tumulti di piazza S. Giovanni e piazza Castello. I primi due, Giuseppe Mosso e Michele Bucci, sono stati fermati Insieme, vicino al Duomo, e affermano di essere completamente estranei ai fatti. Renato Benazzo, invece, è un simpatizzante di « Lotta continua », Intendeva partecipare al corteo, ma non ne ha avuto 11 tempo: « C'è stata la carica e sono stato subito catturato ». E' la volta di Bernardo Invernizzi, studente di medicina: « Volevo partecipare alla manifestazione perché la ritenevo giusta ». Presidente: « Ciascuno è libero di avere e di manifestare le proprie idee, senza giungere alle botte ». Invernizzi: « Penso di poter dire perché sono andato a quella manifestazione. Per protesta contro i licenziamenti e contro l trasferimenti di reparto alla Fiat, che in certi casi sono autentici attentati alla salute degli operai... ». Il p.m. interviene vivacemente: it Mi oppongo. Le divagazioni non si verbalizzano ». Si accende una discussione, alla quale partecipano gli aw. Masselli e Guidetti Serra. Il tribunale, che già si era pronunciato sull'argomento, ritiene valida l'osservazione del p.m. L'imputato prosegue: « Mi avevano detto che il corteo era autorizzato, ma le cariche si sono scatenate all'improvviso. Io sono scappato, fino a Porta Palazzo, tra le bancarelle. Mi sono fermato anche per recar soccorso a donne e bambini Investiti da zaffate di gas lacrimogeni. Poi. a piedi, Ito raggiunto via Cernala, credendo che fosse una zona tranquilla. Sono stato. Invece, arrestato in un portone. Mi hanno chiuso contro i bidoni della spaz- zatura puntandomi un fucile alla gola. Non potevo certo fare resistenza e d'altra parte non sono slato nemmeno picchiato. Le botte e gli insulti lì ho avuti nella caserma dei carabinieri ». « In piazza Solferino — dice Giorgio Piantamore — non c'erano tumulti, solo una caccia all'uomo. Anch'io sono stato preso e bastonato ». E' di scena Giuseppe Corrado. II suo difensore, aw. Segre, lo presenta come «attore professionista, impegnato in spettacoli che propugnano la non violenza ». Il p.m. osserva: « Dipende dalla regia ». Corrado è uscito alle 15 dalla abitazione della fidanzata per andare a fare la spesa. Ha sostato in un bar, per vedere la partita alla televisione e poi ha raggiunto Porta Palazzo. « Ho acquistato lattuga, fragole e salame e con il pacco ho fatto un lungo giro, proprio per evitare i disordini. Mi sono trovalo in piazza Solferino e sono stato fermato e picchiato senza motivo, mentre ero fermo in attesa dell'autobus. Non riusdro mai a capire perché: sarà il problema della' mia^JiMà^Non^.atiepoftìetre o bastami 'TPer ttlttré qualcosa, sard dovuto ricorrere alle fragole ». Antonio Scundl e Valentino Giordano erano di passaggio in piazza Solferino. Entrambi dovevano partire per il servizio militare e volevano salutare gli amici del bar. Si passa all'interrogatorio dei minori, con particolari cautele e con l'intervento dei genitori presenti in aula. Alessandro, Mingoia, 16 anni; Biagio Garofalo, 16 anni; Gavina Coni, 16 anni: respingono tutte le accuse. La quindicenne Concetta Casamichela ha una gran voglia di ridere. Dice che si è fermata alle Porte Palatine solo per curiosità. In questura, un agente l'avrebbe insultata aggiungendo: ii E' di nuovo qui ». Presidente: « Cosa vuol dire "di nuovo"? ». Casamichela: « Sono stata fermata un'altra volta per una manifestazione studentesca ». Il p.m. tempestivamente interviene: « Chiedo che si dia atto del comportamento di questa ragazza. Evidentemente non si rende conto della gravità del processo ii. Seguono Claudio Lodati, Michele Bohm, Giovanni Madia, Oliviero Vendraminetto. I genitori dicono che si tratta di bravi ragazzi, che non hanno mai dato fastidi. Qualcuno è preoccupato per gli esami. Mauro Gemella, 15 anni, afferma: « MI sono accodato al corteo in via Milano. Erano quasi tutti curiosi ». Il presidente dott. Pempinelli gli fa notare che, in genere, i curiosi si mantengono ai margini dei cortei. La madre del ragazzo, che parla affannosamente, respirando a fatica, è colta da lieve malore subito dopo l'interrogatorio. L'ultimo è Giampiero Pavoni, 15 anni, operalo. « Non ho lanciato pietre. Erano i carabinieri che le lanciavano ». Presidente: « Ma lei è stato riconosduto da un carabiniere, anche dagli occhiali ». Pavoni: « Si è sbagliato ». Sono ormai le 15 e l'udienza è rinviata a venerdì. Si interrogheranno gli ultimi due imputati e poi si proietterà il film degli scontri. Tre degli imputati interrogati ieri. Da sinistra, Bernardo Invernizzi, Giuseppe Corrado e Giorgio Piantamore (f. Moisio)