Una ciliegia d'oro

Una ciliegia d'oro Saper spendere bene Una ciliegia d'oro E' il premio che l'amministrazione comunale di Pecetto e l'Associazione Pro Loco hanno decretato alla nostra rubrica « per l'obiettività e il benefìcio economico apportati alla famiglia » - Ne approfittiamo per dirvi tutto sulle ciliegie Lo scorso ottobre, tra i bagliori del ciocco che sfrigolava su'l camino questa nostra e vostra rubrica è stata insignita del Collare della Confratermita della bagna caóda: il Gran Maestro l'ha proclamata « Maestra della cucina monierrino e langarola ». Sono trascorsi otto mesi di rigido inverno, tra' breve il sole splenderà gloriosamente (speriamo) sulle nostre vacanze ed ecco che una « Ciliegia' d'oro » arriva a premiare le nostre fatiche. « L'amministrazione comunale e l'associazione Pro Loco di Pecetto — ci comunicano il sindaco cav. Galletti e il presidente rag. Bosso — hanno deciso con voto unanime di assegnare a "Saper spendere bene" la "Ciliegia d'oro 1971" per l'obbiettività e il beneficio economico da essa apportati alla famiglia ». Domenica prossima la più graziosa tra le componenti della nostra equipe si recherà a Pecetto a ritirare, a nome di tutti noi e della grande schiera dei nostri lettori, il premio che oi è stato cortesemente cosi assegnato: «Una riproduzione in oro al naturale del frutto che è da anni l'emblema del nostro paese: la ciliegia ». La consegna avrà luogo al termine di una giornata densa di festeggiamenti e di manifestazioni: esposizione di opere pittoriche (sala del Municipio), di arte grafica (sala Avis), concorso fotografico (Scuole comunali) dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20; rendimento di grazie e offerta delle ciliegie all'altare Core 11, Chiesa parrocchiale); presentazione di auto e modelli d'alta moda (ore 17,15); spettacolo d'arte varia « Nord chiama Sud via Parigi a con cantanti, orchestre e complessi tipioi (17,30); premiazione dei concorsi (18,15); visita del mercato all'ingrosso (19). Infine, alle 23, in piazzale Roma, défilé di alta moda con la partecipazione di indossatrici e auto di lusso, assegnazione della « Ciliegia d'oro il. « I fratti rossi e dolci sembrano gioielli di lacca » Sindaco e presidente della Pro Loco dicono: «Ogni pomeriggio di festa, in piazza Roma, alle 19, c'è il mercato al minuto delle ciliegie. , L'ingresso alle esposizioni e agli spettacoli è libero e gratuito. L'unico ospite non gradito e la pioggia, tutte le amiche di "Saper spendere bene" sono nostre amiche. La loro presenza alle nostre manifestazioni e ai nostri spettacoli (domenica 13 festa delle ciliegie, domenica 20 dedicata acvasacoe loozuubmbtrtospbterpsècbccBdssassrpddqrlrlv1cebcpmlddic4gRrmltpqRlp1dsaal. folklore, lunedì 21 elezione (■•dellaJ'bella cereseraV) è 'per noi il favóre più groàtde r. Come dir di no? Rubiamo a una antica poesia d'amore giapponese un omaggio a Pecetto, alla delicata trina dei suoi alberi in fiore (adesso naturalmente non lo sono più, ma un mese fa erano una delizia degli occhi), allo splendore dei suoi frutti: «Il ciliegio dai rami pendull sembra coperto di farfalle rosa e già penso a quando, tra le foglie, i frutti rossi e dolci sembreranno oioieMi di lacca. Allora sarà dolce rubare ciliegie mature dalle tue labbra e con esse il profumo della tua anima ». Facciamo punto sulle divagazioni e approdiamo alla nostra consueta prosa, che tra cucina e dietologia, un pizzico di informazione e una spruzzatina di curiosità deve far spazio ai veri padroni della nostra rubrica, i lettori. Abbiamo raccolto, per l'occasione, tutti i quesiti sulle ciliegie. Sia anche questo un omaggio al verde angolo della nostra collina, dove uomini che lavorano duramente a selezionare un prodotto di grande rinomanza hanno un solo nemico: l'inclemenza del oielo. Come da sempre la gente della terra. Dominila Greco vorrebbe sapere l'origine del ciliegi «e se è vero che gli uomini delle caverne già conoscevano questi alberi da frutto, che sono anche stupendamente ornamentali ». ★* Proprio gli uomini delle caverne non sappiamo, signorina, ma certo nell'epoca delle palafitte sì, la ciliegia era già alimento dolce e asprigno dei nostri progenitori. Leggiamo insieme: « Reperti archeologici delle città palustri lo dimostrano: si tratta di noccioli di ciliegie trovati nella Svizzera occidentale e nel lago del Bourget ». I ciliegi vengono dall'As' i, forse li hanno disseminati gl' uccelli migratori, ma già nell'epoca precristiana arricchivano i boschi di mezza Europa. Plinio ne parla diffusamente nelle sue storte naturali. Sul valore alimentare delle ciliegie, sulle loro proprietà dietetiche ci interroga Giorgina Ascoli « madre di tre figli golosi di frutta ». ir-k Contengono, assicurano gli esperti, dal 10 al 13 per cento di zucchero e dal 70 al 75 per cento di acqua; da 3 a 17 milligrammi di vitamine ogni cento grammi di polpa; lo 0,5 per cento di sostanze minerali, altrettanto di sostanze coloranti e l'i per cento di sostanze azotate. I dietologi consigliano di consumarle ben mature. Sono dissetanti, rinfrescanti, astringenti, antiurlche. Gambi e foglie, in erboristeria, servono a confezionare tisane purgative e decotti diuretici. Il ciliegio è generoso, è possibile usarlo tutto: fornisce anche legno pregiato dal fusto, olio con tenue profumo di mandorle amare dal seme (lo fabbricano le ditte che confezionano marmellate, come sottoprodotto). Ma queste non sono applicazioni casalinghe. Tre regali di Sordo per la festa di Pecetto Lieto e orgoglioso — la ciliegia d'oro premia anche lui — il « primario » di Saper spendere bene risponde alle lettrici che ci chiedono ii un metodo facile e sicuro » per una buona conservazione delle ciliegie sugg-erendone tre varianti. A voi, da Venezia, Angelo Sorzio, il quale precisa: « Le ciliegie sono mirabili frutti per conserva ». Ciliegie sciroppate. Levare il peducolo, lavare le ciliegie in acqua fredda. Ponetele ora In vaso di vetro pulitissimo e versatevi uno sciroppo a 24 gradi con qualche scorzetta di limone e sterilizzate. Ecco la ricetta dello sciroppo: Per ogni kg di frutta occorreranno 350 grammi circa di zucchero. Ponete lo zucchero in una pentola molto pulita (possibilmente non di alluminio)- con mezzo bicchiere d'acqua. Fate bollire adagio evitando il calore troppo vivo alle pareti della pentola. Quando lo zucchero lspessisce, prendetene un poco fra 11 pollice e l'indice immergendo subito In acqua fredda, non vi scotterete. Quel poco di zucchero che rimane fra le dita formatene una pallina, se la pallina è dura e si spezza fra 1 denti, lo sciroppo è pronto a 24». Più oltre diviene caramello. Basta un poco d'abilità. Altro metodo: Per un chilo di ciliegie dure 350 grammi di zucchero, mezzo bicchiere d'acqua. Bollire il tutto adagio, schiumando. Quando lo sciroppo è abbastanza denso fate raffreddare, versando poi in vaso. Potete anche aggiungere un poco di alcol. Questo tipo di conservazione è adatto soprattutto ai consumatori minorenni che non lasciano molto riposo alle conserve della mamma. Ciliegie in conserva — 2 chili di ciliegie, sane e mature, 1 litro d'acqua, 500 grammi di zucchero, qualche goccia di essenza di maraschino. Fate bollire l'acqua e lo zucchero per 5 minuti e poi raffreddare. Levare il picciolo alle ciliegie, lavarle e asciugarle. Ripone nei vari a chiusura ermetica. Versare 10 sciroppo Ano a coprirle e qualche goccia d'essenza. Chiudere ermeticamente. Porre 1 vasi a bagnomaria isolandoli dal fondo con qualche assicella. Sterilizzare per 2 ore, aggiungendo a mano a mano che l'acqua si consuma dell'altra pure bollente. Far raffreddare 1 vasi nella stessa acqua del bagno. Riporre i contenitori in luogo fresco; se sono ben chiusi, la conservazione è di 34 anni. Anna Gosetti della Salda ci toglie un'altra volta dai pasticci. Rispondiamo servendoci di « Le ricette regionali italiane » alla domanda di Resi Terzuolo che vuole conoscere il segreto « autentico » delle massaie napoletane per preparare le amarene al liquore. Glielo sveliamo signora Resi. Ma troverà, a Verona, quell'ingrediente che soltanto Napoli può dare cosi generosamente, cioè 11 sole? Amarene al liquore — Ingredienti: un chilo di amarene, zucchero grammi 100, cannella in. stecche, rum un quinto di litro, alcol da liquori. Lavare e asciugare le amarene, metterle In un vaso di vetro, unire qualche pezzetto di cannella, lo zucchero, U (■•rum (antteamente l'uso del rujn si distingueva come una finezza). Coprire rèbn alcol da liquóri} facendo in modo che le amarene restino ben sommerse. Chiudere il vaso, metterlo al sole e lasciamelo per due mesi. Ogni giorno agitare e capovolgere 11 vaso, per mescolare bene gli ingredienti. Trascorso il tempo necessario, mettere il vaso in dispensa. Serviranno per decorare dolci e come digestivo

Persone citate: Anna Gosetti, Bosso, Core, Giorgina Ascoli, Greco, Sordo

Luoghi citati: Europa, Napoli, Svizzera, Venezia, Verona