Banditi armati e mascherati rapinano preziosi per 50 milioni in una gioielleria

Banditi armati e mascherati rapinano preziosi per 50 milioni in una gioielleria L'assalto in pieno giorno in un quartiere di Roma Banditi armati e mascherati rapinano preziosi per 50 milioni in una gioielleria Si sono presentati in tre impugnando rivoltelle: «Quésta è una rapina vera, le pistole sono vere c lamio anche male» - Hanno all'erralo le valigette campionario di un rappresentante e svuotalo le vetrine interne - Due arresti dopo un inseguimento della polizia nel (radico cittadino , Mostro servizio particolare/ Koina a aiugno. , 1,1)111 cl1 ll,e ad un ra»ure sentante che si trovava in 111,11 gioielleria di via Valici lina- a Monteverde Nuovo. E' stato un «colpo» di profes sionisti della rapina: eviden temente ben informati, i tre hanno l'atto irruzione nel ne gozio poco dopo l'arrivo del rappresentante, si sono impa droniti dei gioielli e sono fuggiti in poco più di due minuti. Tre banditi mascherati e annali hanno rapinato stamattina preziosi per 50 mi- La polizia è intervenuta ra- pidamente e nel covso d'una vasta battuta per le strade della zona ha fermato due persone sospette che polreb- bero essere tra i responsabili dell'assalto. I banditi si sono preseli- lati nel locale di Renato Man Igione, al numero 37 di via Valtellina, alle 10.-15. Sulla testa avevano infilato delle calze di nylon scure e stringevano in pugno delle pistole. « Questa è una rapina vera, le pistole sono vere e fanno anche male — ha ammonito uno dei tre, l'unico che abbia parlato —. quindi regolatevi e non fate stupidaggini ». Gli altri due. intanto, spingevano con le armi verso la retrobottega le quattro persone presenti nel locale: il I proprietario, il rappresentali Ite Giovanni Cesaretli, un amico del litolare del nego | zio. Amedeo Terenzi, e l'oro- | logiaio Alvaro Acciai, i I bandiii si sono impadro;niti delle due valigette del rappresentante, che contene vano bracciali, anelli, « col liers » e monili vari per un valore di circa 40 milioni di |lire. Poi hanno intimato a 1 chiavi, in questo momento\non è possibile aprirla», harisposto il gioielliere, il tono delle sue paroleRenato Mangione di aprirehl cassaforte. «Non ho io te deve avere convinto i ball-diti, che per non perdere tempo hanno all'errato due (i plateau » di preziosi esposti L'auto è corsa via verso l'ospedale Forlanini. appena nelle veirinette interne del negozio, rovesciandone il contenuto in una grande borsa. Quindi sono usciti di corsa, salendo a bordo di un'Alfa Romeo « 1750 » in attesa con il motore acceso e un complice al volante. notata da qualche passante,Nei negozi vicini e per lastrada nessuno si era accor-to di nulla. La polizia è arri-vaia poco dopo, avvertita te-lefonicamente dal gioielliere Renato Mangione. L'allarme è stato dato via radio a tut- te le pattuglie del quartiere iiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiii mimmi ,e una decina di «pantere» j della «Volante» binino co | mincialo ad ispezionare la ; zona. Alle 12 meno dieci, una pattuglia ha notato una vettura del tipo e del colore di quella segnalata parcheggiata in via dei Colli Portuensi, appena a qualche centinaio di metri di distanza dal luogo della rapina. i Gli agenti si sono avvici nati, ma la «Giulia» è par tita di scatto prima che pu I tessero accertare chi vi era ! all'interno. E' cominciato l'in1 seguimento, a forte velo cita. Ad un tratto, la mac china con i fuggitivi si è I bloccata e due delle personeiche vi si trovavano sono sai | tate fuori per trasferirsi su una Fiat « 124 ». Poi riprendeva la corsa. L'auto della polizia continuava a tallonare la « Giulia », riuscendo infine a bloccarla. Nell'auto gli agenti trovavano due giovani, che venivano accompagnati in questura. Successivamente veniva accertato che si trattava di ladri d'auto, che sono stati arrestati e trasferiti al carcere. I. z. j \ udnlctvqn,|jI Roma. Renato Mangione, proprietario della gioielleria rapinala (Telclolo Ap)

Persone citate: Alvaro Acciai, Amedeo Terenzi, Mangione, Renato Man Igione, Renato Mangione

Luoghi citati: Roma