La memoria del ''computer,, per una polizia più efficiente di Bruno Ghibaudi

La memoria del ''computer,, per una polizia più efficiente Convegno sull'informatica nell'amministrazione La memoria del ''computer,, per una polizia più efficiente Il Centro elettronico di Roma è una immensa «banca dei dati »: in pochi secondi, da tutta Italia, gli agenti possono controllare i nomi delle persone ricercate e gli oggetti rubati - Lo scambio di informazioni sarà più utile alla pubblica amministrazione quando sarà applicato a enti simili (Nostro servizio particolare) Ischia. 8 giugno. Autostrada Torino - Milano. Una pattuglia della polizia stradale ferma un'auto sospetta. Controllati i documenti, uno degli agenti si collega via radio con la sala operativa del proprio comando e chiede informazioni tanto sulla vettura che sul conducente o su altre persone che s: trovano a bordo. Pochi secondi dopo la sala operativa risponde, precisando se l'auto è stata rubata o no e dicendo anche se i passeggeri sono persone incensurate oppure ricercate per gravi infrazioni, anche nel caso che un mandato di cattura per loro sia stato emesso solo pochi minuti prima da uri magistrato di un qualsiasi tribunale italiano. Tanta precisione e rapidità nell'informazione è spi 'bile con una sola parola: computer. Appena ricevuta la richiesta dalla pattuglia l'operatore della sala operativa ha infatti consultalo — picchiettando i dati sulla tastiera del suo terminale — il computer del Centro documentazione elettronica della Pubblica Sicurezza a Roma: e la macchina, leggendo fra i milioni di dati immagazzinati nella sua memoria, h.. estratto tutti quelli collegati in qualche maniera alla richiesta, e li ha forniti all'istante sul video del terminale. Quello che abbiamo riferito è un esempio dei vari impieghi dell'elaboratore elettronico in un servizio di pubblica utilità, come quello di polizia. Ad illustrarlo è stato il dott. Ilio Corti, direttore del Centro elettronico di Pubblica Sicurezza di Romadurante il convegno sulle banche dei dati e l'informatica nella pubblica ; Timbrisi razione, organizzato nei giorni scorsi a Porlo d'Ischia dall'Inip «Istituto nazionale per l'incremento della produttivi1 ;i 1 in collaborazione con la Ioni Italia. «Nelle portentose, memorie del computer sono già sluti immessi, e continuano ad affluire, tutti i dati relativi ad azioni criminali e ai loro autori — ci ha spiegato il dott. Corti —. Ogni questura li mand'i in torma dettagliatissima, comprendendo anche, quei Imminenti, d'informazione clic un cervello urna, no di solito riesce ben difficilmente ad, utilizzare. Lo slesso censimento ù state fatto con i criminali censuralidei quali il computer viene a conoscere non soltanto le caratteristiche fisiche, ma anche il. modo d'agire, cioè quell'impronta operativa che. mollo spesso, è tuta particolarità quanto mui singolare di ognmalvivente. ». Con l'aiuto del computegià pochi minuti dopo la sco perla di un delitto gli inquirenti possono disporre di un certo elenco di nomi dei possibili autori. Se l'autore dedelitto fosse incensuralo icomputer non potrebbe ovviamente tornirne ii nomeTuttavia, analizzando e valutando gli indizi del delittopuò fornire un ritratto teorco del suo autore, che verrpoi sovrapposto per la velilca su una cerchia più ristrei-i di autori «possibili». Uallro settore in cui l'impiegdel computer si sta rivelandpi oziosissimo è l'analisi decollegamenti tra i criminalche quasi sempre costituiscollo un vero e proprio labirinlo, Per un investigatore icarne ed ossa sarebbe dillolissimo districarsi in questdedalo di relazioni, ma pel'elaboratore è semplicissimelencare tutte le possibili vrianti e favorire — per esempio — il rapido recupero dela refurtiva anche quandonesta è finita presso un rcettatore che il ladro non hmai conosciuto. L'automazione in genere l'impiego del computer iparticolare possono offrirgrandi vantaggi al cittadinnei suoi rapporti con la publica amministrazione. Acclerare e rendere più equi qusti rapporti significa nosolo diminuire moltissimo spese di gestione dei vari sevizi, ma anche incrementala produttività. Su questi vataggi i congressisti di Pord'Ischia, appartenenti ai vasettori dell'amministrazionstatale, sono stati tutti d'acordo, anche perché i cotputers hanno già dimostradi essere strumenti insosinibiti nella mas iior pandelie varie amministrazionLa loro installazione deperò essere considerata sonii primo gradino lungo strada dell'efficienza: il passuccessivo è quello di utilzare nel modo più vasto posibilo i dati e le informazioche vanno ad accumularnelle varie memorie, costuendo quelle «banche» itercomunicanti che rapprsentano un importantissimfattore di miglioramento rciproco per j diversi servi Ma è proprio a questo punto che nascono problemi inso- spettati. «Nel prevedere tla a mitizzarli ». Per rendere veramente elfi- cicute l'inseriménto del com- puter bisogna adeguare ad esso l'organismo che dovrà riceverlo, modificandone prò- vantaggi dell'informatica dob bìamo essere lauto cauti da prevenire improvvisazioni dettate da futuribili troppo anticipatori, da ragioni estetiche e di pura ammira- zione tecnologica — ha det- to l'on. Tremelloni, presiden- te del convegno —. Dobbia- mo cioè demitizzare gli stru- menti, anche se tutto ci por- umiiiiiiiiiiiii mulini min inumimi mimmi fondamente le abitudini e le strutture. Per farlo bisognera, quindi eliminare progres- sivamente tutti quegli ostacoli — e sono molti — di natura legislativa, regolamentare, organizzativa e di fatto. « La nuova evoluzione, del concetto di banca dei dati non e più condizionata dalla tecnologia, che ormai è in grado eli fornire gli slrumen- li adeguati — ha detto il dr. Billia, direttore dei ser-vizi elettronici dell'Inps —. ma soprattutto da un esame e da una motivala scelta a livello politico. L'interscambio di dati tra enti con caratteristiche affini, come po- trebberò per esempio essere l'Inps, Vimini e l'Inai!, si rivelerebbe di grande utilità per il cittadino e per gli stessi enti ». Stiamo procedendo verso un sistema di informazioni totale, verso uno Stato che, anche senza volerlo, finirà per saper tutto sui suoi cit tadini, e basta questa ipo tesi per sollevare un'infinità dl problemi. E' il rovescio della medaglia, insomma, e a s1 | questo punto non e più coni-1 pito dei tecnici operare in I modo da impedire che un be- neficio si trasformi in uno 1 strumento di oppressione. ! Bruno Ghibaudi

Persone citate: Billia, Ilio Corti

Luoghi citati: Ischia, Italia, Milano, Roma, Torino