Canzoni "banali,, per vincere la rassegna di Saint-Vincent di Francesco Fornari

Canzoni "banali,, per vincere la rassegna di Saint-Vincent Ventiquattro cr ntanti al "Disco per l'estate,, Canzoni "banali,, per vincere la rassegna di Saint-Vincent 1 nuovi cantautori temono di presentare la loro produzione più sofisticata al pubblico della tv Anche quest'anno funzionerà il «play-back»: le «ugole d'oro» sostituite dal disco in sottofondo (Dal nostro inviato speciale! Saint-Vincent, 8 giugno. Gabriella Farinon sorride alla telecamera con l'aria della veterana; il regista Mario Landi, più rauco e barbuto del solito, grida ordini attraverso il microfono e tenta invano di ottenere un po' di silenzio. I cantanti sono ammucchiati in un angolo, preoccupati soltanto di non essere travolti da tecnici, elettricisti e operai che vanno e vengono e sembrano i più indaffarati. Si sta preparando, nel Salone delle feste del Casinò della Vallèe, l'ottava edizione del « Disco per l'estate ». Ventiquattro canzoni in gara per 17 interpreti maschili, 3 femminili, 4 complessi. Dovrebbero rappresentare il megiio della produzione canzonettistica nazionale, sono state scelte fra 56 motivi dal pubblico della radio, dopo una interminabile serie di trasmissioni. Fra loro si cerca quella che, almeno negli intenti degli organizzatori, dovrebbe accompagnarci durante l'estate. Per tre sere, da giovedì a sabato, la manifestazione sarà trasmessa dalla Tv. Mike Bongiomo e la bionda Farinon presenteranno lo spettacolo ai telespettatori. Abbigliamenti stravaganti, zazzere lunghe e ben curate, abbronzature perfette, i cantanti aspettano il loro turno. Considerano tutto questo una grande scocciatura. Qualcuno forse si è chiesto perché deve stare lì, visto che la trasmissione sarà in « play-back ». L'impopolare sistema verrà adottato anche quest'anno: i cantanti si muoveranno come marionette davanti alle telecamere, mentre verrà suonato il loro disco. Le giurie popolari che hanno prescelto i 24 motivi hanno eliminato parecchi nomi noti: Dino, Fausto Leali, Jimmy Fontana, Mario Tessuto, Riccardo del Turco e Renato, vincitore dell'ultima edizione, sono stati bocciati. Ma fra i promossi rimangono parecchi personaggi popolari: Orietta Berti, Rita Pavone, Iva Zanicchi, Mino Reitano, Al Bano e il complesso Equipe 84. Qualcuno è passato di stretta misura e nella classifica provvisoria è preceduto da nomi sconosciuti. La cosa sembra non impensierirli: è già un buon successo, su un piano pubblicitario e di cassetta, legare il proprio nome alla rassegna. La ripresa televisiva farà il resto. I divi della canzone, in genere, non sembrano chieder altro. Orietta Berti sa amministrare con l'oculatezza della massaia le proprie doti: a giugno partecipa alla finale del « Disco per l'estate » e le vendite dei suoi dischi per la stagione estiva sono assicurate. Al Bano non nasconde invece la sua insoddisfazione. Partecipa alle rassegna per « motivi di popolarità », anche se è sicuro di non vincere. «Vorrei fare qualcosa di meglio — afferma —. Nessuno si ricorda che io sono anche autore di canzoni. E proprio in questa direzione cerco il successo ». Annuncia che non farà più film. « Ho capito, un po' tardi, che il cinema non fa per me. Quando accettai di farli, ero ancora troppo inesperto. Oltre tutto, non ho neppure guadagnato somme favolose, come afferma qualcuno. Preferisco dedicarmi seriamente alla canzone ». Difficili le previsioni sul risultato. A questo punto, tutti i ventiquattro motivi in gara hanno le stesse probabilità. C'è attesa per gli inediti Roberto Soffici e Oscar Prudente, per i quasi inediti Kocis, fratello minore di Al Bano, e Rosalino, il più giovane dei partecipanti. Chi sono gli ultimi arrivati nel mondo della canzone? Qualcosa è cambiato dal tempo delle caramellale e dei muratori dalla bella voce, che venivano scoperti per caso e salivano come meteore nel cielo della musica leggera. Oggi la maggior parte dei giovani cantanti ha una buona preparazione musicale, accompagnata spesso da una discreta cultura e arriva al successo per gradi. « E' finito il tempo in cui era sufficiente avere una bella voce — dice Oscar Prudente —. Il modo di intendere una canzone è cambiato, la voce è uno degli elementi della canzone, non quello determinante. Bisogna dire qualcosa di più, non limitarsi a gorgheggiare un'assurda filastrocca ». Ma ecco, dall'altra parte della barricata, Tony Cucchiara. Noto interprete e autore di canzoni folk, si presenta al « Disco per l'estate » con un motivo fra i più banali. Perché? « Ho sentito la necessità di essere più popolare e ho lasciato momentaneamente il folk per andare incontro ai gusti del pubblico », spiega. Dunque, il pubblico vuole banalità? « Non proprio — si difende Cucchiara — ma è certo che con queste canzoni non si sbaglia mai ». Diamo un'occhiata ai testi e ci rendiamo conto che nessuno ha osato correre il ri¬ screcl'dreasC(bprNncp schio di sbagliare. Salvo rare eccezioni, le ventiquattro canzoni in gara sono tutte all'insegna della malinconia e dell'amore infelice. Se diamo retta a cantanti e parolieri, avremo un'estate molto triste, all'insegna dell'austerità. Francesco Fornari

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