Luns, un politico "alla mano,, nella Nato degli Anni Settanta

Luns, un politico "alla mano,, nella Nato degli Anni Settanta I PERSONAGGI Luns, un politico "alla mano,, nella Nato degli Anni Settanta BruxeUes, giugno. « Lo sapete? — disse circa sci mesi fa un giornalista olandese ai suoi colleghi europei — Sembra che abbiano deciso di mandare "Linus" alla Nato ». Furono in pochi a capire che « Linus » era Joseph Marie Antoine Hubert Luns, allora ministro degli Esteri dell'Aia, ed oggi prossimo successore di Manlio Btosio alla segreteria generale dell'Alleanza atlantica, secondo le decisioni del Consiglio riunito a Lisbona. Il soprannome datogli dai giornalisti olandesi testimonia dell'affetto e della simpatia che hanno sempre circor.c' to questo uomo politico, ed è frutto di una delle sue tante piccole manie: quando torna a casa, dopo un viaggio od una giornata di lavoro, Luns si siede in poltrona e chiede una vecchia coperta grigia con la quale si avvolge le gambe. La mania della coperta, proprio come il « Linus » dei celebri « Peanuts » americani. Per diciannove anni, cioè dal 1952, egli ha guidato la diplomazia olandese, ed ha partecipato dunque ai primi passi (e ai molti inciampi) della Comunità europea: il suo metro e novantasei era per i giornalisti una specie di simbolo costante della continuità europea. Pochi, come lui, amano scherzare e fare (apparenti) confidenze alla stampa: due mesi fa, dinante uno dei tanti furiosi dibattiti sull'ingresso della Gran Bretagna, uscì improvvisamente dalla riunione. « Che succede, signor ministro? ». «L'Olanda lascia i Sei» rispose buio. Un paio di corrispondenti furono strappati in tempo dal telefono prima che annunciassero al mondo la notizia, e perdessero così il posto: Ma ritorna fra mezz'ora», aveva aggiunto ridendo Luns. Selle sue piccole manie, le sue battute, le pacche sulle spai le ai colleghi ministri più altezzosi come al giornalista più umile esiste una vera antologia. « Se fossi francese — disse una volta al corrispondente di un giornale di Parigi molto vicino al governo — sarei anch'io gollista. Per fortuna, non sono francese... ». Molto meno nota è invece la storia della sua « presenza politica » nei Consigli europei, dove, a dispetto dell'aria bonacciona, della battuta facile e di un paio di calze rosse che egli ostenta soddisfatto su completi « nero ministeriale ». è sempre stato un uomo con il quale tutti, compreso De Gaulle, hanno dovuto fare i conti. In dodici anni di presenza ininterrotta alle riunioni europee, Luns ha imparato l'arte di stare calmò, di avere pazienza, di essere insieme sempre scettico ed ottimista, doti che gli saranno preziose nel suo lavoro alla Nato. Ha visto le bizze di De Gaulle c i suoi più accomodanti eredi, ha visto molti uomini diversi al tavolo della delegazione italiana, ha discusso con gli uomini di Adenauer come con quelli di Brandt e Scheel. Qualche volta ha anche perso la pazienza. Cattolico (57 anni), esponente della maggioranza moderata che ha perso le elezioni di maggio in Olanda, Luns aveva già annunciato il suo ritiro dalla vita politica olandese dopo la sconfitta: fin da allora sapeva che sarebbe stato scelto quale successore di Brosio alla Nato. Il suo nome piace ai politici e meno ai militari della alleanza: « Linus » alla testa della Nato (pur sotto il controllo dei ministri degli Esteri suoi vecchi colleghi) significa l'avvento di un'era di diplomazia « alla mano », cordiale e aperta, senza arroganza né prosopopea. In pratica, cioè, l'uomo giusto per gli scopi della alleanza negli Anni 70, il cui obiettivo puma molto più sulla distensione che sulla forza. I suoi ottimi rapporti personali con gli americani assicurano poi un « cuscinetto » ideale fra Washington e gli alleati europei, nei prossimi anni in cui il neo-isolazionismo Usa, e la crescita della Comunità europea anche sul piano politico fanno intravedere molte possibilità di attriti. Purtroppo i rapporti fra Luns e i giornalisti non saranno mai più quelli di oggi: alla sede della Nato (Evere, sobborgo di Bruxelles) il « security control » non ama le pacche sulle spalle e le confidenze. A meno che « Linus » riesca a cambiare la testa degli uomini di guardia. Vittorio Zucconi Joseph Luns

Persone citate: Adenauer, Antoine Hubert, Brandt, Brosio, De Gaulle, Joseph Marie, Manlio Btosio, Vittorio Zucconi Joseph

Luoghi citati: Bruxelles, Gran Bretagna, Lisbona, Olanda, Parigi, Washington