In arresto provvisorio due testi perché rispondono "non ricordo,,

In arresto provvisorio due testi perché rispondono "non ricordo,, Il processo per il fallimento della cantina sociale In arresto provvisorio due testi perché rispondono "non ricordo,, Al tribunale di Alba - Allontanati dall'aula dal presidente, poi richiamati nuovamente a deporre - Il dibattito sul dissesto dell'enopolio di Neive è stato rinviato al 9 giugno prossimo ( Dal nostro corrispondente) | Alba, 3 giugno. | E' ripreso oggi pomeriggio, i al tribunale di Alba, il di- j battito per il fallimento del-1la cantina sociale « Santa Ma-1ria del Piano » di Neive d'Ai- ! ba, per il quale sono sul ban- j co degli imputati il dott. An- jinbale De Piero, di 46 anni, farmacista, che fu presidente ideil enopolio dal 1958 al '61; |n geom. Agde Bianco, di 57 |anni, residente ad Asti in via IBigatti 12, consulente tecnico; l'agricoltore Giuseppe Minerdo, di 62 anni, residente a Neive, ex presidente do- ne,,cai e a ooo unir di 47 anni, da Mango di po il De Piero; l'insegnante elementare Filippo Sottima- no. Alba, ex segretario; don Fer- durando Bosso, di 49 anni, parroco di Mango; don Mi- chele Co.siamagna, di 58 an- ni. parroco di Trezzo Tinel- la; l'agricoUore Carlo Cigliutti, di 69 anni, residente a Ne- viglie; Carlo Nada. di 50 anni, residente a Trezzo Tinel- la: e Romano Ferrerò, di 41 anni, abitante a Torino, in via Genova 20, accusati di bancarotta fraudolenta, falso continuato in bilancio e dis sesto. Oggi, terza giornata di udienza, sono stati interrogati gli ultimi testi citati, due dei quali durante la deposi-zione sono stati posti in ar-resto provvisorio dal presi- dente del Tribunale, dott. Della Terza. Il primo a deporre è stato l'impresario Giovanni Satragni, di Genova, costruttore nella Cantina, che trattò con il geom. Bianco, con il quale costruì cinque o sei enopoli. E' stalo interrogato sui conti regolati con la cooperativa. Il Satragni avevn avuto conla Cantina due contratti d'ap- imito, uno di 58 milioni, l'ai-tro di 12; il prime era com- prensivo del materiale e dellamanodopera. E' eme.-so peròche parte del materiale im-Liiegato per la eostruzione futornito dalla Cantina stessaquindl il suo valore aweb-ne dovuto essere detratto dal- l'importo pagato, cosa che |non avvenne. Il Satragni, in- jterrogato dal presidente sul valore del materiale anticipa- t0 aaua Cooperativa, ha det- ;t0: " 'Von ricordo ». A questo !punto, il presidente l'ha mes-1so sotto arresto provvisorio e |lo na *att0 allontanare dal-l'aula. j Quando è stato richiamato davanti ai giudici, il Satragni ha precisato: « Il materiale anticipato dalla Cantina do- veva presso a poco conguagliare, come valore, alcuni lavori extra che io avevo eseguito ». Invitato a precisare ,. . j.., . ,.... .... .... ........ to nuove difficoltà; infine ha quali fossero stati questi la vori, il Satragni ha incontra dichiarato che si era trattato di lavori di approntamento per la sistemazione degli im- pianti di riscaldamento e per asfaltatura. Cantina tre milioni di lire in Inoltre, il Bianco ha sempre sostenuto di aver dato al Satragni per conto della contanti, che questi nega di aver avuto. Nel '63 l'impre sario chiese ed ottenne il se questro del vino esistente in no più dovuti L'altro teste allontanato , jn arresto provvisorio ) durante l'interrogatorio è sta- cantina per farsi pagare un credito di undici milioni di lire che, secondo il De Piero, presidente all'epoca dei lavori di costruzione, non gli era- to l'insegnante elementare Domenico Macco, di Neive, che fu nominato segretario della Cantina nel novembre '62. Il Macco, che in istruttoria aveva fornito ampie dichiarazioni al giudice circa il passivo di 147 milioni da lui rilevato, con sorpresa di tutti, si e dimostrato molto restio a parlare in aula. In particolare, circa Taffermazio ne fatta in istruttoria che il De Piero e il Sottimano, con lvocati per tornire chiarimeniti nelle passività riscontrate, non si presentarono, ha ne ; gaio di averli convocali per 1 sonalmente né ha saputo di- re da chi furono chiamati. a questo punto il presidente l'ha fatto allontanare. Ritornato in aula, il Macco ha ribadito: «Non ricordo». L ex segretario ha detto di aver parlato del deficit con il par- roco di Neive, don Cogno, con don Bosso, e con altri amministratori. Il presidente Dcl'a Terza, facendo riferi- mento al confronto avvenuto venerdì scorso fra don Co- gno e un agricoltore sui trafugamenti di vino, ha chiesto al Macco: « Lei che era in contatto con don Cogno. che cosa sa di quella cisterna che sarebbe entrata piena di ., . acc{m «* uscita piena di vi- no?». Teste: «Me lo ha rife- rtt0 don Cogito, dicendo di aver sentito voci in tal senso». 11 tribunale alle ore 21 ha rinviato il processo a m -rco- ledi 9 giugno. f. ii in ii ii in ii imi mini imi hi uhi hiii un ni"