È finita la grande paura Fermo il torrente di lava

È finita la grande paura Fermo il torrente di lava L'Etna sta per placarsi È finita la grande paura Fermo il torrente di lava Le ultime sbavature del magma non destano preoccupazione - Nei paesi minacciati si respira di sollievo (Dal nostro corrispondente) Catania, 2 giugno. (s.l.p.) L'eruzione dell'Etna, a quanto sembra, sta veramente per finire. Su tutto il fronte non un solo braccio si muove, e le bocche effusive hanno ulteriormente e sensibilmente diminuito la loro eruzione di magma. Mentre da quella che si trova più a nord il flusso del magma è ridotto ormai al livello di rigagnoli, dalla bocca più a sud scorre ancora una massa di fuoco più consistente della prima. Però anch'essa è assai modesta e soltanto capace di alimentare in qualche modo le « sbavature » che tuttora serpeggiano tra le colate dei giorni scorsi a Pian dei Tartari e Felce Rossa, le due contrade di Fomazzo e Sant'Alfio che più delle altre sono state sconvolte dalla furia della lava. Ieri la temperatura del magma, a venti metri dalle bocche, era di circa 400 gradi, vale a dire meno della metà dei giorni scorsi. Il magma non è più rosso vermiglio, ed ha assunto l'aspetto di un fantastico torrente di pece rosa, che, percorsi una cinquantina di metri, diventa sempre più scuro e sempre più viscoso fino a solidificarsi in grossi lapilli neri. I vulcanologi sono tuttavia cauti nel pronunciarsi, ricordando quanto avvenne nel '28, allorché la lava, che-già pareva essersi fermata, distrusse l'abitato di Mascali nel giro di cinque giorni. Gli abitanti di Fomazzo, Sant'Alfio e di Macchia di Giarre, respirano questa sera con grande sollievo. Guardano verso la zona in cui la lava manda ancora qualche bagliore sinistro, ma si sentono liberati da un terribile incubo. II prefetto della provincia, dott. Amari, ha riferito frattanto al presidente del Consiglio Colombo in merito a quanto è stato fatto finora per soccorrere i sinistrati. Il Presidente del Consiglio, da parte sua, ha assicurato di aver sollecitato i membri del governo perché venga approvato al più presto un decreto legge per provvedere celermente al pagamento dei danni subiti dalle popolazioni di Milo, Fornazzo e Sant'Alfio

Persone citate: Consiglio Colombo

Luoghi citati: Catania, Fornazzo, Giarre, Mascali, Milo, Pian Dei Tartari, Sant'alfio