Dai trafori al mare in quattro ore con l'autostrada Ceva-Albenga di Mario Salvatorelli

Dai trafori al mare in quattro ore con l'autostrada Ceva-Albenga Per un traffico più veloce tra Piemonte e Liguria Dai trafori al mare in quattro ore con l'autostrada Ceva-Albenga La spesa prevista è di 95 miliardi per un tracciato di 42 chilometri - La costruzione avverrà in tre tronchi, comportanti imponenti opere d'arte fra cui la galleria sotto il colle del San Bernardo, lunga circa 5 chilometri - Buone prospettive turistiche per Garessio, a due passi dalle spiagge e dai campi di sci tDal nostro invialo speciale) Albenga. giugno. «Con l'aumento dei costi (leali ultimi anni e Quello prevedibile nei prossimi, il preventivo per l'Albenga-Ceva è indleforasunto dai 65 miliardi iniziali I trtt 90-95 », ci dice l'avvocato j SiGiovanni Isoleri, ex sindaco codi Albenga, consigliere comu- i evnaie e uno degli amministra- j folliri della Società tt quattri- istprovinciale » costituita a suo j mtempo per costruire l'auto-1 fusi rada e che oggi è pronta I taa fondersi con la Società « Autostrada dei Fiori », per raggiungere più rapidamente il suo scopo. Lo sforzo finanziario è noi evole, rispetto al « peso » di due province, quelle di Cuneo e di Savona, che sono al '-24'' e al 48" posto in Italia per reddito totale prodotto, con -150 e 1100 miliardi circa in un anno. Il confronto può essere indicativo, ma non è valido economicamente, per almeno due motivi. Il primo è che al completamento del i riangolo autostradale Ceva.Savona-Albenga-Ceva sono inleressaite, come si è detto nel precedente servizio, anche le province di Torino e Imperia. Il secondo motivo è che l'Albenga-Ceva, oltre ad aprire nuove prospettive allo sviluppo delle terre che attraverserà, s'inserisce nella « direttissima » Trafori (Bianco e San Bernardo)-Torino-Riviera dei Fiori: dalle Alpi al mare in meno di quattro ore di automobile. Per i turisti, gii uomini d'affari, i trasporti di merci, i grandi « Tir » che sono un po' il simbolo della nuova Europa, è un grosso risparmio di tempo e di costi (fiori compresi, che figurano nelle esportazioni italiane per trenta miliardi di lire l'anno). In questo più vasto quadro, in questo non valutabile giro d'altari e di denaro, quei 90 o 95 miliardi sono ridimensionati, costituiscono un investimento che anche il più rigido e prudente programmatore non può non considerare altamente produttivo. L'avvocato Isoleri c'informa sulle caratteristiche tecniche dell'autostrada, così come sono state presentate ai primi di maggio a Roma. L'Albenga-Ceva sarà un'autostrada di tipo B, di montagna, lunga 42 chilometri, larga 22,10 metri, a due carreggiate separate da uno spartitraffico di 1,10 metri e con banchine laterali di sosta di 2 metri e 75. La costruzione è « vista » in tre tronchi, il primo da Albenga alla galleria di valico sotto il Colle San Bernardo, lungo poco più di 16 chilometri, di cui il 34 per cento in rilevato e trincee, il 18 in gallerie, il 48 per cento su viadotti. Il secondo tronco corrisponde alla galleria di valico, che nel progetto mostratoci da Iso Ieri è lunga 4 chilometri 950 metri. Il terzo tronco, dal traforo a Ceva, è lungo circa 21 chilometri, i più agevoli: infatti, sono in rilevato o trincee per il 68 per cento; solo per il 16 per cento in galleria e altrettanto su viadotti. Anche l'avvocato Isoleri, con particolare calore perché più direttamente interessato come ligure, insiste sull'immediato vantaggio di un inizio dei lavori della « bretella»' Albenga-Ceva per le maestranze che stanno ultimando l'Autostrada dei Fiori. Nel suo discorso ritorna il motivo dei rapporti d'interesse, e anche di costume, che legano questa parte della provincia di Savona a Imperia e al Piemonte, più strettamente che al resto della Liguria. « Anche le regioni, pur arrivate tardi rispetto ai dettami costituzionali — ci dice — sono oggi inadeguate a risolvere problemi locali, quando questi comprendono aree che, economicamente, escono dai confini geografici e amministrativi. Per noi, ad esempio, Garessio, in provincia di Cuneo, e un nome più familiare di tanti centri della Riviera di Ponente, oltre Savona, per non parlare della Riviera di Levante che per noi è un altro mondo ». Siamo saliti a Garessio, perno della futura autostrada, a parlare con il Sindaco, Renzo Amedeo, insegnante e scrittore a tempo perso di storie e leggende locali (« più storie che leggende — tiene ti precisare — ma se non si condiscono, la gente non le legge»). Amedeo vede grande: « Chi costruirà a Garessio la sua casa per il weekend, quando saremo a un'ora di macchina da Torino e a venti minuti dal mare, d'estàle potrà fare il bagno la mattina c tornare la sera a dormire al fresco dei nostri 600 metri e dei nostri boschi; di inverno potrà andare a sciare, a due passi di qui, nella sadmrealil stcosindl'po trnsocacaracechvinmteeBnqElliasadrtuunarst(tnlzslndrrappiniccgfcrsqtdzvvidasValle dei Castori ». Ma bada janche al sodo. « La volontà del Cipe, in periodo di bassa congiuntura, è di approvare opere che abbiano possibilità d'immediato inizio. E, per la nostra autostrada, tutti i rilievi geologici e fotograinmetricì sono slati fatti, le opere d'arte già slittatile in planimetria. Sì può corniti dare domani ». Amedeo sarebbe favore vo le a partire subito con il tra foro del San Bernardo. « Sa ra di fì chilometri e 250 me tri — afferma — non di 4,1). Si e visto, infatti, che era più conveniente farlo più lungo. evitando altre opere d'arte. fon un risparmio per i costruttori e una maggiore co modità per gli utenti della futura autostrada». La chio ta d'entrata (lato Garessio) sarà a soli 585 metri, quella d'uscita (lato Albengai a 760 metri. In due anni si può f re il traforo e raccordarlo I alle strade già esistenti. Ma il progetto dell'intera autostrada è diviso in lotti, secondo l'attrezzatura e le possibilità delle ditte che lavorano attualmente sull'Autostrada dei Fiori, quindi tutta l'opera potrebbe essere completata contemporaneamente, o quasi. Garessio non è solo un centro turistico: 81 mila giornate di presenza l'anno scorso, in alberghi, case private, campeggi e colonie. Vi sono cave di marmo, una cartiera, uno stabilimento farmaceutico, industrie meccaniche, attirate anche dalle agevolazioni previste per chi si installa in zone depresse e montane. Collegata con la rete autostradale italiana ed europea, Garessio, come il Basso Cuneese e l'Alto Savonese, potranno perdere la qualifica di « area depressa ». E' proprio ciò che vogliono. Mario Salvatorelli I | | ' l.a rete delle autostrade in esercizio, segnate in nero, c quelle ancora in costruzione o progettate, linee tratlcggiate

Persone citate: Bianco, Garessio, Isoleri, Ponente, Renzo Amedeo, San Bernardo