Tre lettere

Tre lettere VOI E NOI Tre lettere (Meridionali, mafia, divorzio) l'oche volle ho ricevuto una lei leni così ì t- 1 piena eli lor- j mentalo sgo- ! memo come | lineila che ho davanti. Si compone ili due pani. Nella prima c'è solo odio, un odio viscerale, contro « la maledenti razza meridionale ". Chi mi scrive parla di quella « razza » come di una peste, di gente che dappertutto si porta addosso luridume e ignoranza superstiziosa, gente Alt. perfida, perversa, scellerata: dietro i più orrendi crimini c'è quasi sempre il coltello o la rivoltella di un meridionale. Questo il concetto centri Sud è una cloaca e non può non generare vermi. La lettera contiene errori di grammatica, ina non correzioni. Dunque è stata scritta d'impeto da una persona che forse ha fallo solo le scuole elementari. Ma non è questo che conta. Quel che mi confonde e la seconda pane della lettera. A un eerto punto, d'un tratto, il lettore mi domanda come mai lui, un cristiano, può odiare a tal punto i suoi simili, coloro che per essere figli di uno stesso Creatore, sono i suoi fratelli e che come tali egli dovrebbe amare. Dunque c un cristiano oppure no? « Questo e il mio tormento quotidiano: il volerci male tra noi slessi ». Poi mi cita Pascal: «Gli no- mini sono mostri incomprensibili ». Perché mostri? Perché meni bestie c metà uomini. La pane belluina conduce all'odio cieco, irrazionale: la parte umana all'amore per il prossimo. Lo ripeto, sono meditazioni di un illetterato. Semidei 11 lettore finisce chiedendomi di fare luce in mezzo alle sue contraddizioni, lo tuttavia non mi ritengo in grado di farlo. Posso solo dire questo: che più avanzo negli anni, e più mi sento portato a mettermi dalla parte della comprensione e della tolleranza, specialmente verso coloro che più hanno bisogno di essere aiutali a tirarsi fuori dalla loro miseria materiale e morale. Dalla lettrice Paola Arnaldi Rossetti ricevo una lettera intitolata « Rapporto sulla malia ». Mi rincresce di ridurla a pochi periodi, per molivi di spazio. La lettrice c stata per un mese nella Sicilia, città grandi e paesi piccoli. Dappertutto ha incontrato candidali alle prossime elezioni, di ogni panilo. « E' impossibile dire quanto tuli persone siano ossequiate, incensate, onorale, salameleccate. Quanti "baciamo le mani" ho sentilo: frase che suona così mule alle nostre orecchie, eppure l'ho sentita rivolta anche mi appartenenti a partiti di sinistra... " /. ni/ sono convinta di inni cosa: costoro non rappresenteranno mai il popolo e neanche il loro punito. Si sentono semidei, come udì vengono muniti e non c'è du stupirsi se quando avranno afferrino l'agognalo cadreghino si comporteranno come esseri superiori che se ne infischiano degli interessi della collettività. Faranno seni- pre solamente gli interessi loro e delle loro cricche. Guardalido costoro e quelli che li circondano ci si spiega la maliu e tulio quello che succede di triste nell'isola ». Eppure, « la Sicilia e incantevole, il mure è bellissimo, la terra ben coltivala, il profilimi delle zagare accompagna per chilometri, il cielo c di un azzurro come non l'avevo unii visto. In geme gemile ». ReferendumUna terza tenera da Ao^tafirmala Valeriane Bortolazzi, a proposito del referendum per abolire il divorzio. « Lei. signor Adelfi. riconosce alla Chiesa di Roma il diritto alle proprie opinioni, e siu bene: ma perché la Chiesi: non fa fare un referendum in Francia? Oppure in altre nazioni? ». Rispondo: perché i francesi o i tedeschi o gli americani si metterebbero a ridere solo all'idea che il divorzio possa essere abolito nel loro paese. In Italia invece e diverso. L' lo stessoV. li. a convenirne: ir, Italia laChiesa ha la possibilità « di organizzare, muovendosi nell'om Imi. le sue file, i suoi eserciidi preti e di suore, per raccogliere le firme antidivorziste Questa è la situazione di lattoBisogna accettarla per quella che è, e stare a recriminare non serve a niente. Piuttosto, i divorzisti si mostrino compatinel respingere l'attacco con l'unico sistema consentilo dalla legge: prevalendo nelle urneII lettore V, B. aggiunge: * Lppui, è questo il momento di dividere ancor più gli ilalitmi? .k Segue l'elenco di tutti conflitti apeni o sotterranei'politici e di altra natura, e un quadro dei dissesti italiani dal- : la scuola alla magistratura e dei mali che debilitano il Paese dalla delinquenza organizza- I la o no alla prostituzione. In un paese già cosi dilanialo, già così disordinalo. « In Chic- I sa che fa'.' Vuole la lolla a fondo, vuole scatenare un altro j malico di violenta battaglia? ». l'er la verità, io non credo che j si arriverà a tanto. Ho il sospetto che la Chiesa slia agitando lo spauracchio del refe- j renduni solo al fine di mettersi | in condizioni di vantaggio nelle trattative ora in corso con lo Stato italiano per la revisione del Concordato. Si ricordi il signor V. 11. che la diplomazia vaticana è espena maestra di astuzie. Nicola Adelfi La posta di Adelfì IGiovanni Garibbo - Como. Si. c come dice lei. Oggi la lolla politica tra i partiti in Italia consiste in una gara a ehi promette di più. Non si tengono presemi le possibilità reali del Paese, ma si continua a sperperare. Da due anni si lavora sempre di meno e si spende sempre di più. Non è una tendenza che possa continuare per sempre. A un ceno momento, quando avremo finito di sognare, ci sarà il brusco risveglio. Improvvisamente, do- lorosameme, ci accorgeremo di essere diventati poveri e pieni di debili. Forse solo allora, al meno lo spero, ci tornerà la voglia di lavorare e di rispar miare. Lettera firmata - Genova. E' curioso, molto curioso in verini... Fino a poco fa erano derisi come lugubri cassandre tutti coloro che come Malagodi. Carli o La Malfa, andavano ripetendo insistentemente che i continui collassi imposti all'economia italiana avrebbero cagionato una crisi rovinosa. Ora però i medesimi argomenti delle cassandre sono sulle lab- bra di tutti, comunisti coni- presi... Se le cose stanno così, a me sembra che le cassandre di ieri erano semplicemente gente di buon senso: e che le cassandre ili oggi, comunisti compresi, o erano ieri in malafede oppure — poveretti! — di economia ne masticano poca. pochissima. 11111111111111111 111111111111111111M1111111111111111 ì 1 j ! | Alt

Persone citate: Bortolazzi, Carli, Garibbo, La Malfa, Malagodi, Nicola Adelfi, Paola Arnaldi

Luoghi citati: Como, Francia, Italia, Sicilia