Si è conclusa ieri a Helsinki l'Internazionale Socialista

Si è conclusa ieri a Helsinki l'Internazionale Socialista Discussi i maggiori problemi del momento Si è conclusa ieri a Helsinki l'Internazionale Socialista Tutti i partiti d'accordo su una «rivoluzione» a favore d'Israele - Incertezze e contrasti sul futuro dell'Europa (Nostro servizio particolare) Helsinki, 27 maggio. La XII Internazionale socialista ha chiuso oggi i suoi lavori al Palazzo dei Congressi di Helsinki. Si è trattato di una sessione che ha lasciato molti scontenti, e che ha posto in evidenza disaccordi e punti di vista spesso completamente opposti tra i vari partiti socialisti presenti. Nei tre giorni dei lavori diverse risoluzioni hanno dovuto essere rimandate, in quanto non si riusciva a trovare una formula che potesse venire accettata da tutti. Solo sul problema della sicurezza europea si è potuto notare al termine del dibattito un ottimismo marcato e una soddisfazione generale. Questo anche se si sono avuti contrasti sul come formulare la parte del testo relativa al Mercato comune europeo. Non vi è alcun dubbio, in ogni modo, che a Helsinki si è fatto un notevole passo avanti riguardo alla possibilità di convocare una conferenza per la sicurezza europea. Particolarmente soddisfatti, in proposito, sono apparsi i delegati finlandesi che dovrebbero sapere molto bene come al riguardo la pensa Mosca. Il presidente dei socialisti finnici, Leskinen, ha detto: « Dalla fine della guerra ad oggi nessuno ha mai fatto dei tentativi così seri per arrivare alla convocazione di una conferenza, nella quale vengano discussi a fondo i problemi della sicurezza europea. L'Europa è oggi sul punto di sotterrare per sempre la guerra fredda ». Altri delegati però, hanno espresso il timore che in Europa possa aprirsi una guerra fredda economica. Appunto per questo l'Internazionale socialista si è pronunciata per una collaborazione economica su base europea, che comprenda veramente tutti i paesi del vecchio continente, eliminando nel contempo i blocchi economici in via di formazione o già affermati. Si è notata anche una notevole irritazione da parte dei delegati scandinavi a causa della richiesta del segretario del partito socialista israeliano, Eliav, di discutere la situazione degli ebrei nell'Unione Sovietica. Eliav, hanno fatto sapere i delegati finlandesi, è venuto meno in questo modo a un accordo preciso; si era infatti stabilito di non parlare della questione nel corso dell'Internazionale. E' evidente in ogni caso che gli israeliani nei tre giorni dei lavori hanno fatto di tutto per attualizzare i loro problemi. Ed è risultato chiaro alla chiusura della XII Internazionale che a loro è andata la massima parte delle simpatie generali. A questo proposito occorre rilevare che l'Internazionale, dopo discussioni durate tre giorni, ha approvato la rOccos risoluzione relativa al Medio Oriente, accettando in pratica il punto di vista israeliano. La XII Internazionale socialista non ha risolto, in ogni caso, alcun problema specifico. Ha dimostrato però che è possibile stabilire intese che superino le frontiere nazionali, purché si abbia l'intenzione seria di discutere a fondo e senza presupposti o pregiudizi le varie questioni che travagliano il mondo. Walter Rosboch

Persone citate: Eliav, Walter Rosboch