Fotoromanzo, lacrime e frodi di Stefano Reggiani

Fotoromanzo, lacrime e frodi A TORINO LA MOSTRA SUL "FUMETTO DEI POVERI 5» Fotoromanzo, lacrime e frodi Un mondo improbabile, dove i conti custodiscono antiche virtù e le donne emancipate confessano di « amare il peccato » - Perché questo genere è nato nel dopoguerra C'è la povera ragazza cor-. teggiata dal dottore del pae- ] se (" Ma le' e istruito e io so- ! no una Duvera ignorante. Un | uomo come lei che cosa può i voiere ^a una aonna cornei me? » t e c'è il giovane cara- i con la frivola nubenda in mi- nigonna ' « Andrea, dimentica- v0- la principessa Ivunov mi ha proposto per la chiesa moquette blu e ortensie ro- sa »). Non manca neppure la don- na emancipata ed aggiornata (« Caro mio. io non mi spo- serò mai. perché in America è proibita la bigamiu. Non so se hai afferrato l'antifona... Il mio vero amore è solo l'av-ventura ») biniere che si scontra con la ; madre dell'amata, ostile alle . nozze ('(Lei signora può rin- graziare la divisu che porto.' altrimenti saprei io come ri- sponderlen). C'è ancora il vec- chio conte con l'espressione amara e la figlia ingenua («Ma tu sei Anna Carlesi. lu'figlia del conte Carlesi e lui è Piero Ranetti, il figlio del nostro guardiano »), insieme Curvi sotto il peso dei loro fumetti, un poco ottusi e gof- fi, ingranditi e separati dal contesto della loro storia, i personaggi dei fotoromanzi s'espongono in . alleria come quadri di un'improbabile ma significativa condizione urna- na. Nelle sale dell'Unione cui-turale torinese è allestita la mostra «Nero a strisce, la rea- zione a fumetti»: l'hanno or- . ganizzata gli studenti dell'Isti-1 ] tuto di storia dell'arte dell'U- ' ! niversità di Parma, sotto la i | guida del prof. Arturo Carlo i i Quintavalle. ! i La mostra ha avuto il pri-: i mo incontro col pubblico a i ratura popolare « fumettata » sono sostanzialmente reazio- 1 nari, propongono cioè ai let-1 tori una immagine falsa della - i società e del ruolo che essi vi occupano. - i Restano tuori le strisce dei a I comics tt nobili ». le firme di! - \ Feiffer, Kelly, Schulz, Crepax, ' a I lasciati al culto amorevole di ; o | un clan di consumatori smali- i l \ ziati. e poco numerosi. An- -1 che il fumetto sexy e nero | ; Parma; ha sollevato interesse j . e provocato polemiche. Que- sta torinese è l'occasione di ! ' una verifica. Si placa il disa-. gio di alcuni fumetto'ogi che ! temevano un'irruzione provo-1 catoria nei loro domini, una j aristocratica denuncia contro j 'i fumetti come mezzi di co- ; municazione. La mostra è « a I programma »: vuol dimostra- i re che i contenuti della lette- trova nella documentazione li-1o miti giudiziosi. La foresta in- - : terpretativa non era vergine: l qui bastano alcune esempi di i punta t una rapida casistica di i psicopatologia sessuale i che e dimostrano negli autori una a rozzezza non priva di cono- - scenze scientifiche. -1 La vera scoperta della mo- a j stia sono i fotoromanzi: man-- ca ancora una storia compie--1 la del genere, gli studenti di 1 Parma hanno fornito la docu-1 m' mentazione di partenza. E' j di stato, oltre l'impegno, un gio-1 i co: con la ribalda sicurezza ' s ! che dà il possesso degli stru- l: menti culturali (nasce forse [ n i qui il sospetto di aristocra- | « fantasia, ma per questo forte mente significative della real1 th che vogliono nascondere o «abbellire», Che cos'è un fotoromanzo? Come è nato? E perché ha un pubblico fedele? Alla fine del! la guerra il racconto per im ' magini fotografiche fu il ten ; tativo di dare maggiore credi i bilità alle storie evasive del fumetto disegnato. Premeva | l'esempio del cinema neoreali j zia?) i giovani hanno smon- j q tato il giocattolo dei lettori. G ! « poveri ». Hanno isolato li. quadri della saga fotoroman- ; n ! zesca, rinnovandone l'alluci- e1 nante cornice conformistica s j come in composizioni pop; l j hanno sottoposto ad analisi! v strutturale un buon campio-, m I ne di storie, hanno tracciato , r i gli schemi ricorrenti dei sog- j d getti. Sono vicende povere di | z1 stico; ma i soggetti restavano I legati ad archetipi fuori del tempo anche se si aggiornava-1 d no gli ambienti sociali. Id «Il fotoromanzo, secondo I Quintavalle, svolge nella no- ca «Ira società dei consumi una \ precisa funzione mitica». Ma I il suo discorso politico, se ap- i - j profondiamo l'esame, non vie- i -1 ne accolto dai lettori che in I -1 misura superficiale. L'ambi- ; i | zione autentica del fotoro-1 manzo è porsi come sostegno del « comune perbenismo ». II contrasto di partenza sempre tra legalità e sessua lità. Il problema dei perso naggi è ir questa domanda « Potrò o non potrò amar quell'uomo o quella donna? » Gli innamorati lottano contri veti e i pregiudizi, ma san no di non poter vincere. G eroi dei fotoromanzi sono co stretti ad accettare sempr la « legalità ». Ci sono — vero — le donne « libere ma esse confessano di «ama re il peccato ». L'unica scelt delle poverine è la deprava zione. Stefano Reggiani

Persone citate: Anna Carlesi, Arturo Carlo, Carlesi, Crepax, Feiffer, Piero Ranetti, Quintavalle, Schulz

Luoghi citati: America, Parma, Torino