QUALCHE TITOLO IN VETRINA

QUALCHE TITOLO IN VETRINA QUALCHE TITOLO IN VETRINA Esperto orientalista Robert H. van Culik ha ideato un «genere » ili poliziesco di grande jortiinu: il giallo esotico. Così in questo I delitti del labirinto cinese (ed. Garzanti, lire 1000) riesce ad avvincere il tenore, più ancora con il fascino del racconto di costume, che con l'intrigo t davvero complesso) della vicenda. Ci troviamo di fronte ad una catena di delitti e rapimenti in cui sono coinvolti generali a riposo, belle fanciulle, tiraimelli di villaggio. 1 luoghi tipici del racconto poliziesco (il delitto in una camera chiusa a chiave, Io scambio di persone, ecc.), orchestrati con gran mestiere, subiscono tuttavia una sona di riconsucruzione rimale dall'ambiente, che sembra autorizzare la fantasia ad ogni complicazione più assurda. Sotto il titolo Calabria di sempre Giuseppe Costanzo ha raccolto alcune pagine di Vincenzo l'adula (ed. Come, lire 1200). E' una selezione degli articoli apparsi nel 18b4 sul « Bruzio », il giornale l'ondalo e condono dallo slesso l'adula. Lo scrittore rinuncia qui a dare un'immagine della sua terra, mitica e folkloriea (come in tanti suoi versi) per rivolgere la propria attenzione « alla realtà viva e dolente dei ceti subalterni », ad « una Calabria — come scrive il Costanzo — sprofondata in una arrelratezza arcaica della quale lo scrittore riesce ad indicare le origini storiche e le responsabilità di classe ». Gli articoli del Padula costituiscono la prima vera inchiesta nel Mezzogiorno dopo l'unità e rivelano una sorprendente modernità. Giuseppe Berto racconta in una pagina ut di premessa la storia del suo Anonimo veneziano (ed. Rizzoli, lire 1400). Nulo originariamente come sceneggiatura del filili di linrico Muria Salerno, è divenuto progressivamente un testo tealrale, ora leggibile (e rappresentabile) in assoluta indipendenza dulia realizzazione cinematografica. Si assiste anche qui, naturalmente, al lungo dialogo tra i due coniugi separati che si ritrovano e scaricano l'uno sull'altro la loro « paura » interiore, fino a riamarsi. Ma privato delle suggestioni sceniche e delle complicazioni dolciastre della regìa di Salerno, il testo sembra riacquistare una sua autenticità e una più convincente im-1 mediatezza. . g. der. i

Persone citate: Garzanti, Giuseppe Berto, Giuseppe Costanzo, Robert H.

Luoghi citati: Calabria, Salerno, Vincenzo