Atterra il suocero con un pugno e l'uccide tenendogli premuto il viso contro la terra

Atterra il suocero con un pugno e l'uccide tenendogli premuto il viso contro la terra Il delitto ieri in una borgata nei dintorni di Susa Atterra il suocero con un pugno e l'uccide tenendogli premuto il viso contro la terra La vittima aveva 52 anni; l'assassino, padre di quattro figli, 33 - E' stato arrestato mentre mangiava tranquillamente un piatto di pastasciutta - « Meglio lui di me, ha detto al brigadiere, mi porti in galera » (Dal nostro inviato speciale) I susa, 19 maggio. | Un manovale ha ucciso il j suocero atterrandolo con un\pugno e premendogli la taccia nella terra fino a soffocarlo. Un delitto atroce, se si pensa che la vittima aveva 52 anni e l'assassino, un uomo prestante e robusto, 33. L'omicida è slato arrestato dai carabinieri, stai-a mangiando un piatto di pastasciutta, (i Meglio lui di me — ha dello al brigadiere — mi porti pure in galera ». /( fatto è accaduto stamane a Mompuntero di Susa. La vittima è Mario Vollero, luceva lo spazzino, abitava con lu moglie, Adelaide Bernard. 43 anni e un figlio, Sergio di 15 in borgata Corna di Venanzio. « Una brava persona — dicono di lui — non ha mai dato fastidio a nessuno ». Un'altra figlia del Vollero. Marisa. 22 anni, si è sposata nel IDliti con il manovale Antonio Davide, un bresciano che non lui mai combinato niente di buono nella vita. « Non è stato un matrimonio d'amore — dicono i vicini — perché lei è stata costretta all'unione in quanto aspettava un figlio e temeva uno scandalo ». Ora la donna ha quattro bimbi: Giacomo di 5 anni. Domenica di 4. Daniela di 2 e Maura di 0 mesi. Abitano tutti nella cascina Roma di Susa. in due camere che sarebbero più adatte a pollaio: c'è umidità, i muri s?n?,JC-??*atì-hann0 " c'"'"'re del catrame La donna ha un labbro spaccalo e alcuni graffi sul viso. « E' un suo ricordo — dice - mi ha tirato una bot-tigliti in faccia i). La moglie ci ha parlalo di lui: non c'era astio nella sua voce. solo rassegnazione. Di- ce: «E' scappato da casaquando aveva 15 anni ed è venuto in valle di Susa a la- vorare nei cantieri edili. Hapreso il vizio di bere e il vi- no lo ha fatto diventare liti- gioso, gli ha cambiato carat- tere. Quando l'ho conosciuto io, era l'ombra di se stesso,sembrava spiritato. Mi hafatto pena e ho creduto diaiutarlo a cambiare vita. Ma mi sono illusa. Poi sono rimasta incinta e ho dovuto sposarmi per forza ». /( Davide ha cominciato subito a odiare i suoceri, non voleva vederli in casa, quando li incontrava per strada, li insultava. Lunedi, però, fa sulire sulla motoretta il figlio maggiore e si dirige in borgata Corna: « Andiamo a tro- I vare i nonni — dice — ti di| vertirai il Entra in casa dei j suoceri, non li saluta, ma al\tera '-' bottiglia del vino e bicchiere. « Ma questo è veleno — urla — i mi volete ammazzare ». I Il Volterò cerca di calmar- j lo, gli dice che nessuno hai | intenzione dì fargli del male, j di star tranquillo. Per tutta risposta il Davide afferra un j piallo e glielo getta in faccia con rabbia: « Ti potessi spaccare la testa — farfuglia — me la pagherai ». A questo punto interviene la suocera I che lo afferra per il bavero e Io porta fuori, sul balcone, i « Non ti far più vedere — lo ammonisce — altrimenti ti , rompo la testa »: e gli dà due I ceffoni. Il Davide prende il bambino e ritorna a casa sconvolto: « Tuo padre mi ha fatto bere veleno — dice alla moglie — ma lo aggiusto io ». La sera slessa decide di vendicarsi, torna nella borgata Corna e | ruba la « Vespa » al suocero che era sotto il portico. Tor. na indietro, la nasconde ne' I cortile di casa, non dice nìen- te alla moglie e va a letto. I Martedì mattimi il Vottero scopre il furto, sule sulla bicicletta per andine dui carabinieri. Per strada incontra un conoscente che gli dice di aver visto suo genero con la « Vespa » « correva come un matto, sembrava ubriaco ». L'uon.o torna a casa e aspet te. che il Davide gli riporti la moto: questa mattina decide di andare lui a prenderla. nuncio ai carabinieri » dice, «lo non ne so niente — ri sponde il Davide — adesso che sei qui ti carico di bot te » e gli si lancia contro con i pugni alzati. Il Vollero è il Sono le 11,31). Il Vollero incontra il genero alla perifer.a della borgata: « Ridammi la motoretta altrimenti ti de- più debole, colpito al viso crolla subito a terra, u Lasciami andare w, grida. Ma il manovale è ormai in preda I alla follia. Lo colpisce con j pugni e calci, poi lo afferra per le braccia e lo trascina nel prato che costeggia la strada. Il Vottero tenta ancora di svincolarsi, ma il pazzo gli è sopra e gli preme la j faccia nella terra fino a quan do la vittima non reagisce più. Solo allora lascia la presa, va a casa e chiede alla moglie che gli prepari un piatto di pastasciutta. Aldo Popaiz Susa. La moglie dell'assassino insieme con i suoi bambini (Foto Moisio) 111111111M 111M11s11114111 ( 11 ! 11111111 i 111111111111

Persone citate: Adelaide Bernard, Aldo Popaiz Susa, Antonio Davide, Corna, Mario Vollero, Vottero

Luoghi citati: Roma, Susa