Un convegno italo-francese a Nizza per "pulire" il mare delle vacanze

Un convegno italo-francese a Nizza per "pulire" il mare delle vacanze Sotto inchiesta la Riviera dei Fiori e la Costa Azzurra Un convegno italo-francese a Nizza per "pulire" il mare delle vacanze Vi hanno partecipato prefetti, sindaci, idrologi, urbanisti - E' stato constatato un aumento di «smog» e di inquinamento marino - In programma impianti per depurare l'acqua delle fogne i Dal nostro invialo succiala Nizza Marittima. 18 maggio. Riviera Ligure e Costa Az- zurra sotto inchiesta: l'aria | e il mare, delle due parti del conflne ,talino pci.denc,0 la purezza cne ei-a attrattiva j pe]. jj turismo pur conser- | vando ampi specchi d'acqua i più puliti di quanto si ere- ! da. grazie alla profondità dei i fondali. L'incontro interna- ! zionale di Nizza, con parteci- i pazione italiana, francese e I monegasca, conferma che l'in quinamento non ha confini e i va combattuto superando le j barriere politico-amministra ' tlve- Le Petroliere dirette a Marsiglia possono essere re sponsatoili delle macchie di : nafta sugli arenili della Ri i viera. Gli scarichi delle ecI cessive concentrazioni urba j ne sulle nostre coste posso- ; 110 influire, a seconda delle i correnti, sulla condizione del \ mare di Mentone o di Mona- co. Il fenomeno colpisce l'in- I terò arco ligure, | L'intero Mediterraneo è ag- gredito. La presenza massic- cia dell'uomo, quando i nuo- | vi insediamenti costieri man- i cano di impianti di depura zione (come è regola gene ralei contamina anche gli an goli ritenuti più puri e invi tanti. Da un documento fran- cese si apprende che al largo della Corsica, nei pressi del- l'Ile Rousse, sono state tro- vate concentrazioni di conbacilli non minori di quelle registrate nel mare di Geno va e di Marsiglia, i due po li settentrionali del massimo inquinamento. Coste spagno- le e tunisine, siciliane, greche: tutto viene inquinato quando l'industria delle vacanze si limita a costruire case e alberghi senza provvedere alla depurazione degli scarichi in maire. L'osservazione chiarisce perché il tema dominante del convegno di Nizza sia ancora una volta quello della programmazione nell'uso del territorio, particolarmente di quello costiero. Il solo dipartimento delle Alpi Marittime ha più di 720 mila abitanti. Diventeranno un milione fra dieci anni, come si prevede? Il prof. Guy Michaud, dell'Università di Nanterre, j ha detto chiaramente: « Dob- I binino stabilire guai è il numero massimo di abitanti, fissi o temporanei, sopportabile dalle nostre regioni costiere. I Dobbiamo anche deciderci a stabilire gnali industrie siano compatibili col turismo, quali limiti siano da fissare per lo sviluppo dei porti, compresi quelli turistici responsabili anch'essi dell'inquinamento delle acque e dell'alterazione dell'ambiente ». L'identità geografica Riviera Ligure-Costa Azzurra facilita le ricerche in vista di una programmazione comune che scavalchi il confine di Stato. Si parla di creare un laboratorio italo-francese-monegasco per le analisi dell'aria e dell'acqua. Si parla anche di uno studio organico per la pianificazione degli insediamenti industriali, residenziali, portuali, sulla costa dalla Spezia a Marsiglia, srmonizzando il piano regionale della Liguria e le indicazioni del sesto piano fran| cese per le Alpi Marittime e I la Provenza. La lezione di ì questi ultimi anni è chiara, j Non si costruiscono case, sta: Dirimenti, porti, aeroporti, I j autostrade, senza effetti sul; l'aria e sull'acqua dei paesi I j vicini. j Anche l'aria che respiriamo I i nel tempo delle vacanze non j I conosce confine: quando do-1 ■. minano i venti da Ovest, il | 1 veleno sparso dalle automo- i i bili sulle strade della Costa i Azzurra arriva in Riviera («I gas delle nostre automobili sono tre volte più dannosi di quelli delle automobili americane » dice il sindaco di Nizza); con i venti da Est si ha il fenomeno opposto. « E' un inquinamento invisibile, diverso da quello dei lumi industriali in città, ma non meno insidioso. E' già arrivato al limite della sopportazione » ha avvertito uno scienziato francese. « Tre Stati, tre legislazioni, I ire burocrazie, tre tendenze di sviluppo devono trovare i l'accordo » ripete Claude Ni \ ìo\i\, segretario generale dell'Istituto europeo di studi superiori che ha organizzato il convegno di Nizza. A ottobre \ci sarà un nuovo incontro | per passare alla fase opera¬ tiva. Intanto si allargano le denunce e le autocritiche, pur -. 1 velate clalla cautela in vista » e o - ù i a e —23de e o- e e ife fiui cva se e, e- della stagione balneare. Michaud, nella sua relazione generale, ha offerto un quadro allarmante della Costa Azzurra: si stanno distruggendo la fiora e la fauna sottomarine, residenti e turisti sono esposti all'insidia di acque inquinate dalle città costiere che versano tutti i loro rifiuti senza alcuna depurazione radicale; il traffico automobilistico e quello aereo avvelenano l'ambiente con i gas e i rumori; una « selvaggia urbunizzuzione » stu devastando la natura con conseguenti erosioni, aggravate dagli incendi. « Lo sviluppo incontrollalo, seguendo queste tendenze, equivale al suicidio » ha detto il prof. Michaud. Va osservato che il turismo è in declino anche sulla Costa Azzurra da quando la speculazione edilizia si è ingigantita. Fenomeno parallelo, l'invecchiamento della popolazione con esodo dei giovani. Non hanno la fortuna sperata neppure i porti turistici costruiti da società private e tanto celebrati in Italia co- ti me modelli da imitare. Al e. \ convegno i francesi hanno o-1 accUsato i nuovi porti turia- | stici| con relativi nuclei reo- | sidenziali, di estendere la pri i - vatizzazione delle coste, di j aggravare l'inquinamento del- n- i ]e acque senza alcun controlel 110 (f,-a pochi anni i postiut- barca saranno 55 mila ed el \ ogni barca ha un motore che le ! necessariamente scarica in no ; mare) Il . rìnì mi Aspetl ^l utl vl *1 e» ne ì™*10' le autonta ltal,ane' n- 1 le a». he he el francesi, monegasche, vengono messe di fronte alle loro responsabilità. Prefetti di Imperia e delle Alpi Marittime, sindaci, programmatori, hanno partecipato ai lavori as- he j di depurazione che consentosci no di ottenere acqua pulita ù- \ dalle Il)gne B costi di circa or- | sieme a geografi, idrologi, ur ' banisti, esperti di ecologia, U-\ Si scambiano progetti. Da o- t parte italiana l'ing. Carolei ne \ ha riferito sui nuovi impianti za la uli ut- ! tà da- \ ru i 1)0 lire il metro cubo, con investimenti inferiori al miliardo per città da 50 mila abitanti. Si profilano consorzi di Comuni costieri. Si avviano programmi italo-francesi per lo studio delle correnti marine e dei venti. Mario Fazio ; | : «9» d ii Fiumicino. Una delle tante spiagge del Mediterraneo dove il problema dell'inquinamento sta assumendo proporzioni colossali. Nella foto un cane annusa i pesci morti alla foce del Tevere, riversati dalla corrente sul litorale (Team)

Persone citate: Claude Ni, Mario Fazio, Michaud, Rousse