Il p.m. per gli ebrei russi chiede pene da 3 a 10 anni di Paolo Garimberti

Il p.m. per gli ebrei russi chiede pene da 3 a 10 anni Il processo ai "pirati,, di Leningrado Il p.m. per gli ebrei russi chiede pene da 3 a 10 anni Evitato l'errore dello scorso dicembre, quando per un tentato dirottamento aereo furono richieste due condanne a morte, che sollevarono proteste nel mondo chprTasecasinirecotesenoimpcodtotahpqclavgtoiiiB(Dal nostro corrispondente) Mosca, 17 maggio. Il processo contro i nove ebrei di Leningrado è ripreso oggi, dopo una pausa di due giorni, e dovrebbe concludersi a metà settimana. Il dibattito si è chiuso stamane con la deposizione degli ultimi testimoni a carico e nella seconda parte dell'udienza si è iniziata la requisitoria del pubblico ministero Inessa Katulcova. Il magistrato ha chiesto che i nove imputati siano condannati a pene fra i tre e i dieci anni di carcere per aver partecipato alla preparazione del piano il cui fine era dirottare un aereo di linea e per aver svolto attività e propaganda antisovietica. Il p. m. — riferisce l'agenzia Tass — lia affermato che la colpevolezza degli imputati è pienamente pi-ovata e la « definizione del crimine giuridicamente esatta ». Per Gilja Butman. uno dei « promotori del gruppo antisovietico », il pubblico ministero ha chiesto la condanna a dieci anni di reclusione. Per Michail Korenblit, l'altro « capobanda u, la pubblica accusa ha proposto ai giudici di tenere conto del « pentimento » dimostrato durante l'interrogatorio e ha chiesto che sia condannato a otto anni di carcere. Il pm lia poi chiesto le seguenti pene per gli altri sette imputati: quattro anni per Vladimir Mogilever, sei per Lassai Kaminskij, cinque per Lev Jagman, tre per Solomon Dreìzner, Lev Korenblit e Viktor Boguslavskìj. Per il medico Viktor Stilbans, il magistrato ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione in quanto « la sua partecipazione alle attività del gruppo è stata di breve durata ed egli si è pentito del suo gesto ». Come era prevedibile dopo la prima settimana di udienze, si è voluta evitare una ripetizione dell'errore politico dello scorso dicembre, quando la condanna alla pena capitale dì Dymshits e Kuznetsov sollevò la sdegnata reazione dell'opinione pubblica mondiale. In questo processo. — il terzo della serie per il caso del tentato (o soltanto pensato) dirottamento aereo di Leningrado del giugno 1970 — si è insistito molto di più sui legami tra gli imputati e ì « circoli sionisti » d'Israele 1 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIII che sul fatto specifico del progettato dirottamento. La Tass ha dedicato un lungo servizio a questo aspetto del caso giudiziario, mettendo insieme una serie di testimonianze a carico che dimostrerebbero come gli imputati «si consultassero » continuamente con Israele durante la fase preparatoria del loro «piano criminale ». Almeno per otto dei nove imputati, così, l'accusa di propaganda antisovietica e di complotto eversivo sionista diventa preponderante rispetto a quella di tentato dirottamento aereo. Il processo ha assunto perciò un tono più politicizzato rispetto a quello di dicembre, in linea con i più recenti indirizzi della pubblicistica ideologica sovietica, che, a più riprese negli ultimi tempi, ha attribuito ai sionisti gravi program- mi di sovversione contro il mondo socialista, compresa l'ispirazione della « controrivoluzione silenziosa » in Cecoslovacchia. Paolo Garimberti -4

Persone citate: Kuznetsov, Lev Korenblit, Michail Korenblit, Solomon Dreìzner, Viktor Boguslavskìj, Viktor Stilbans, Vladimir Mogilever

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Israele, Leningrado, Mosca