La tangenziale Est è infine allo studio

La tangenziale Est è infine allo studio La notizia al consiglio provinciale La tangenziale Est è infine allo studio Il percorso illustrato dall'assessore Brustia - Il presidente Borgogno: « E' necessario un collegamento da Settimo a San lena » Betti gli amministratoti delle municipalizzate Il problema della tangenziale est è stato esaminato ieri dal Consiglio provinciale. Lu ha sollevato un'interrogazione della consigliera Perrone (ile; che chiedeva « (mali iniziative si intende prendere per definire il tracciato della tangenziale est e per completare il sistema tangenziàle della provincia ». Ha risposto l'assessore alla viabilità Brustia: « E' alto studio una soluzione che comprende l'intervento della Provìncia, dell'Anas, del Comune dì Torino. La tangenziale est, dovrebbe chiudere lu città dentro Fanello della circonvallazione. Si vorrebbe farla iniziare dal quadrifoglio dell'autostrada Torino-Milano modi(Icando questo raccordo in tangenziale nord-tangenziale est-svincolo dl Ivrea 11. La est passerebbe poi sulla variante della statale 11 di Settimo. Di qui, secondo uno studio del Comune, la strada andrebbe a raggiungere Abbadia all'altezza del ponte diga a monte di S. Mauro proseguendo lino a Pino. « A questo punto l'Auas prevede una (latteria parallela a quella attuale per raggiungere l'autostrada Torino-Piacenza (17 chilometri di cui 11 a carico della Provìncia) collegata a Moncalieri. ■•ttraverso la tangenziale sud con l'autostrada di Savonu ». L'assessore ha rilevato che per ora si tratta di uno studio e che esistono parecchi problemi (oltre tinelli materiali per 1 lavori in una zona difficile ed accidentata), per mettere d'accordo i tre enti interessati. La consigliera Perrone ha sottolineato l'importanza della tangenziale est per la viabilità cittadina (alleggerimento del corso Moncalieri da cui sarebbe Analmente deviato buona parte .di traffico pesante) e «per un più organico accesso alle zone verdi della collina torinese e chìerese ». Il presidente della provincia Borgogno si è associato alle osservazioni facendo presente « la necessità dl realizzare un sistema viario efficiente che ponga Torino all'altezza delle altre importanti città del Nord ». I liberali Arrigo, Stoppani, Ricci hanno presentato un'interrogazione sul rinnovo dei consigli di amministrazione degli ospedali raccomandando la necessità die « siano composti da uomini scelti in base alle capacità ed all'onestà e non esclusivamente in base alla tessera di partito ». Il presidente ha promesso che si farà tutto il possibile per dare amministratori efficienti. Ancora una interrogazione di Stoppani per chiedere l'istituzione di corsi per tecnici radiologi. L'assessore Pensa ha assicurato il suo interessamento facendo presente comunque che l'autorizzaz:one deve venire dal medico provinciale. E' stata infine approvata la sostituzione di Gillone (psiup) che lascia il consiglio per impegni di lavoro con Teobaldo Ferroglio e del missino Invrea con Zapo. In apertura di seduta il presidente Borgogno ha descritto la sua azione per il gemellaggio della provincia di Torino con quella di Volgograd in Unione Sovietica: « Il consigliere Bajardi, il segretario della provincia dottor Prati ed io ci siamo incontrati a Roma con l'ambasciatore russo per preparare un viaggio in Unione Sovietica. L'ambasciatore ha mostrato un vivo interesse all'iniziativa del gemellaggio ». * * E' proseguita ieri sera la discussione sulla relazione dell'assessore al Lavoro Fantino sulla situazione socio-economica e industriale, incominciata la scorsa settimana. Nardullo (de) ha detto che g;li interventi del Comune devono servire ad accelerare i provvedimenti (decine di migliaia di vani progettati e approvati, tra cui 20 mila per le cooperative) per risolvere la stasi edilizia, la crisi dell'occupazione e la deficienza degli alloggi. Il dr. Benzi (psdd) ha rilevato come purtroppo la ripresa economica sia stata inferiore alle aspettative, produzione ed occupazione sono in regresso: ii II Piemonte rappresenta l'i per cento della popolazione italiana, il 10 del reddito, il 14 della produzione industriale e il 20 per cento dell'esportazione. Per alutare il Mezzogiorno non si devono disincenlivure le nostre industrie ». Parlano ancora Biffi Gentili (pri), Fedeli (pli), l'ing. Dina ipsiup) e Garbi (peli. Restano altri quattro oratori, ma il dibattito e rinviato a lunedì. In precedenza era stata approvata a maggioranza, una delibera per aree della 167 destinate a chiese nell'ambito dei servizi sociali previsti dalla legge. Il documento tempo addietro era stato respinto; il nuovo testo porta alcune modifiche lormali e la riduzione di circa il 20 per cento delle aree. Quagliot.ti (pel) e l'ing. Bastianini (plii confermano l'opposizione di principio: la spesa deve essere sostenuta dagli interessati e non dal Comune; altrimenti ci pensi lo Stato. Il sindaco spiega che è previsto un contributo statale, che l'amministrazione ha impegnato l'ente TorinoChiese a richiedere per un parziale rimborso. Pure approvate dopo ampio dibattito sette delibere riguardanti 41 cooperative edilizie assegnatarie di terreni per il piano della 167. che a causa dell'aumento dei costi pagheranno un contributo per gli oneri di urbanizzazione di 360 mila lire ogni 100 me, invece delle iniziali 300 mila. Infine il Consiglio vota le com¬ missioni amministratricl aziende municipali: Azienda tranvie: presidente Accurti (do, consiglieri Marchisio. Picchloni (de), Durando (psi), Nicastri (psdi). Baiardi (pei), Delpiano ipli). Azienda elettrica: presidente Vera (psdi), consiglieri Genisio. Osella (del. Givone (pri). Sclcolone tosi), Mercandini (pei), Glubergià (pli). Aquedotto: presidente Tosi (psi), consiglieri Nuccio, Acconterò, Bovero, Tropeano (do. Pensati (peli, Gasparini (psiup). Sono le 2 quando il sindaco annunzia di avere ricevuto due ordini del giorno, uno di alcuni consiglieri pei e l'altro di Dina del psiup, di solidarietà ai lavoratori della Fiat per le manifestazioni della giornata odierna. Un terzo ordine del giorno (Dezani de, Salerno psi, Benzi psdi) considera la vertenza Fiat nel quadro della relazione sui problemi del lavoro, sollecitandone la soluzione. Messi ai voti, i primi due documenti sono respinti a maggioranza, il terzo è approvato pure a maggioranza. , 3