Novemila curve per vincere la sa Targa di Michele Fenu

 Novemila curve per vincere la sa Targa Oggi le Alfa all'attacco delle Porsche che da 10 anni dominano in Sicilia Novemila curve per vincere la sa Targa Le tre vetture « tradizionali » della easa milanese (affidate a Vaccarella, De Adamich e Stommelen) hanno le doti per imporsi nella corsa siciliana - Prove e pneumatici speciali per le auto tedesche - Previsti 500.000 spettatori lungo i 72 km del percorso u i a e . e a a l e a . i. (Dal nostro invialo speciale) Palermo, 15 maggio. « Vedi quel signore grande i c grosso? Quello e l'ingegne! re che fa vincere Vaccarella». ; Così un padre al figlio, oggi I nel motel di Cerila, in cui I l'Alfa Romeo si prepara alla sfida di domani con la Porsche per la Targa Florio. Carlo Chili, direnare dell'Aula delta, la scuderia della Casa milanese, si augura in effetti di riuscire nell'impresa con Vaccarella ed il sua compagno di gara Hezcmans. oppure con De Adamich-Vun Leu nep a Stommelen-Kinnitnen. tutti sulle tt 33.3 » di tipo consueto (motore 8 cilindri a V di 2993 centimetri cubici, 449 cavalli, 630 chili). « Abbiamo rinunciato — dice Chiti, — a schierare la nuova vettura con telaio tubolare. La "33.TT.3" si è comportata molto bene nei tratti di strada a fondo liscio; non è però ancora a posto per quelli sconnessi, purtroppo numerosi. Occorrerebbe una messa a punto più prolungata, e non ne abbiamo il tempo. Bisognerebbe lavorare sulle sospensioni, sugli ammortizzatori, sulle molle, modificare l'assetto, compiere insomma mille piccole riparazioni. Preferiamo farla esordire soltanto quando sarà competitiva, anche per non sciupare la fatica dei nostri piloti Zeccoli e Facetti ». Debutto rinviato, quindi, alla Mille chilometri nalqprsILKScoRaicpsFml o a v , i j macchina' che' unisca tre qua - m- manecT(revole7za rtrìren , ! llta- maneggevolezza poten - i za e robustezza. Anche se e n j stato il Ferrari P4 di 4000 i j centimetri cubici del 1967 a ; darmi una esaltante sensazio. Nuerburgring in programma il 29 maggio. Ma. per la verità, nessuno si sarebbe aspettato grandi cose da questo nuovissimo spider. Le tt armi » vere, sono rappresentate dalle tre Alfa preparate come quella che con De Adamich e Pescarolo vinse in aprile in Inghilterra. Una vettura collaudata e robusta, che ha nelle doti di resistenza e i dì tenuta alla distanza le carte migliori. Chiti afferma: « Non abbiamo avuto particolari problemi. Possiamo sperare di compiere una bella corsa. Non so se riusciremo a battere la Porsche. Sono però sicuro che la impegneremo fino in j fopdo ». In fondo vuol dire undici giri e 72 chilometri, ossia 792 chilometri fra le montagne, S00 curve per volta, quasi novemila in totale, con più di ventimila cambi. L'unico rettilìneo, quello di Buonfornello, a livello del mare, è lungo cinque chilometri. Uno stretto budello che permette di sfiorare i 300 chilometri orari. « La Targa Florio — spiega Vaccarella — rimane oggi come nel 1906 un favoloso banco di prova per ogni vettura. Qui può vincere soltanto una del l ne di superiorità su tutte le altre auto, penso che una 3 litri sia il mezzo ideale per questa gara. La "33.3" è a posto. E' solida, ha un motore brillante. Non credo, come si dice, che le Porsche poI ranno girare in 32 minuti ». L'anno scorso il finlandese Kinnunen con la « 908.3 » di Stoccarda compi un giro-record in 33'3(i". alla media oraria di chilometri 128,571, mentre i vincitori. SifferlRedman. su una vettura di analoga tipa, si affermarono in 6 ore. 35 "30"3'10 t medili chilometri 120.151). Se Vaccarella, con undici partecipazioni allu Targa, un successo tcon Bandini e la Ferrari 3300 nel 1965) e numerosi piazzamenti, costitui¬ sce il pilota da ballcre. la vettura, o meglio la marca da superare, è la Porsche, La Casa tedesca, dal 1956 adoggi, ha raccolto dieci affermazioni, di cui cinque consecutive a partire dal '66, ed Ita persino finito per chiamare « Targu » un suo modello. Gli uomini di Stoccarda sono riusciti a razionalizzare una competizione per molti versi irrazionale: organizzazione, metodo e tenacia si sono concretati in vetture ti su misura » per la corsa siciliana, e la « 908.3 » ( motore 8 cilindri boxer, 360 cavalli, 570 chilogrammi) costituisce l'ultimo esempio in materia. Nelle prove di giovedì, i tre supercompatti spider affidati a Rodriguez-Muller. Sifferl Redman ed lielvord- Larrousse, non hanno brilla- \ d to. Tecnici e piloti afferma- \ 1\ no che le vetture non hanno : lpollilo esprimere le loro da \ fi per inconvenienti di variai Gnal.ura. dalle forature alle | uscite di strada, per non par- \ lare della mancanza di goni- . me adatte. I pneumatici so-1 no però arrivati. Per rodarli e per provare le macchine. I la Porsche ha addirittura \ I chiuso oggi una strada che \ ' si inerpica da Cefalù verso le montagne. Sei chilometri tipo Targa Florio in cui stamane Helvord. Muller e Sifferl si sono sbizzarriti. Alla fine tutti erano abbastanza soddisfatti. La sfida Alfa Romeo-Porsche, ai cui margini sarà in¬ della Lola 2 litri, delle Fulvia 1600 (queste ultime impegna le con Munari-Maglioli e Pin leressante osservare la prova la-liagnotti nella categoria Gran Turismo) promette di richiamare mezzo milione di persone. La nuova autostra-da Palermo-Catania sarà par-zialmente trasformata in un gigantesco parcheggio (la po- lizia stradale prevede l'arrivo di 120 mila auto), mentre duemila fra agenti, carabinieri e servizi di soccorso vari regneranno sulla Targu e sul suo pubblico. tt Nessuna minaccia sul futuro della nostra corsa — afferma il presidente dell'Automobile Club di Palermo avv. Nino Sansone — il piccolo circuito di 24 chilometri che stiamo preparando servirà soltanto ad incrementare la passione per la competizione, ma la Florio continuerà a svolgersi sull'attuale tracciato. Ho ricevuto da Roma precise assicurazioni in tal senso. Per i siciliani è un punto d'onore » — E la sicurezza? « Il nostro è un pubblico preparato — ci dicono — co¬ me fossero tutti vigili urbani abituati a districarsi nel i raffico ». Una risposta che aumenta la nostra perplessità. Michele Fenu

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