Renault: tensione a Parigi di Carlo Cavicchioli

Renault: tensione a Parigi Si estendono le agitazioni in tutta la Francia Renault: tensione a Parigi Fabbriche ancora ferme, nulla di fatto dopo i nuovi colloqui - Ieri «giornata d'azione» dei metallurgici: un milione di operai sospendono, a diversi intervalli, il lavoro per rivendicazioni contrattuali - Cortei e manifestazioni (Dal nostro corrispondente) Parigi, 14 maggio. Con un'espressione presa a prestito dagli psicologi, la stampa francese ha scritto che questo maggio è il mese del « nervosismo » sindacale. Per aprile la diagnosi l'aveva trovata il premier ChabanDelmas: quello, egli disse, era il mese della morosité, o malinconia pessimistica, definizione che forse sarebbe piaciuta a Baudelaire, ma che suona strana in bocca a un uomo di governo. Comunque sia, dopo la morosité, il nervosismo si esprime in agitazioni che vanno crescendo di ampiezza e che potrebbero sfociare in crisi non tan¬ to nervose quanto sociali. La vertenza in corso da un pezzo alla « Renault », massima industria automobilistica, statale, potrebbe far da detonatore. Proprio nel settore metallurgico i sindacati maggiori hanno proclamato oggi una « giornata di azione »: circa un milione di lavoratori, per intervalli più o meno lunghi, hanno incrociato le braccia e manifestato. L'agitazione si prefiggeva di sollecitare il ritorno entro il '73 alla settimana lavorativa di 40 ore e al beneficio della pensione a sessantanni. Inoltre voleva esser un gesto di solidarietà con i dipendenti della Re- nault in sciopero o in forza- j ta « disoccupazione tecnica ». Manifestazioni e cortei sono stati pacifici, salvo rare intemperanze. A Parigi, migliaia di operai (cinquantamila secondo i sindacati, quindicimila secondo i datori di lavoro) sono sfilati stamattina dal Boulevard Haussmann all'Avenue de Ternes, sede della Uinm che è l'ente dei patrons. inalberando cartelli e lanciando slogans che riassumono le loro rivendicazioni. Le iniziative odierne, secondo i quotidiani della sera, sarebbero per i sindacati una prova generale, una « flessione dei muscoli » in vista di un'azione più vasta e profonda che si svolgerà dal 24 al 27 maggio culminando, a quest'ultima data, con uno sciopero generale. Se nell'intervallo il conflitto della Renault non dovesse risolversi, diverrebbe diffìcile prevedere fino a che punto si spingerà il « nervosismo ». In verità alla Renault per il momento non si vede una via d'uscita: un incontro tra sindacati e direzione svoltosi oggi a Billancourt — sede parigina del complesso, occupata dagli operai — non ha acceso la minima speranza di compromesso. Della vertenza, scaturita dalle officine di Le Mans ove 5500 operai specializzati hanno incrociato le braccia "paralizzando a poco a poco gli altri stabilimenti, il governo pare aver fatto, forse imprudentemente, un test, un esempio o pietra di paragone, per frenare gli aumenti ritenuti inflazionistici. Carlo Cavicchioli 4 n n a a n o l Parigi. Migliaia di operai metalmeccanici sfilano per Boulevard Haussmann, durante le dimostrazioni di ieri (Tel. Ap)

Persone citate: Baudelaire, Francia Renault, Haussmann

Luoghi citati: Parigi