Un ostaggio con la testa incappucciata visto a cavallo in meno a tre banditi di Mario Guerrini

Un ostaggio con la testa incappucciata visto a cavallo in meno a tre banditi Forse è il possidente di Ploaghe rapito il 4 maggio Un ostaggio con la testa incappucciata visto a cavallo in meno a tre banditi Notato nelle campagne di Sassari da un carabiniere che ha dato subito l'allarme - Una immediata battuta nella zona ha portato al ritrovamento di ?rmi ed esplosivo, ma del prigioniero e dei banditi non è stata trovata traccia (Dal nostro corrispondente) Cagliari, 14 maggio. Tre banditi armati, che trasportavano a dorso di cavallo un ostaggio con il corpo ricoperto da un sacco, sono stati avvistati da un carabiniere nelle campagne di Pattada, in provincia di Sassari. E' stata immediatamente compiuta una battuta che ha portato al ritrovamento di numerose armi ed esplosivi, che si ritiene appartengano ai banditi. Dei tre fuorilegge e del loro ostaggio non è stata però trovata traccia. Si ha ragione di ritenere che l'uomo fosse il possiden te Francesco Camboni di 41 anni, rapito il 4 maggio nells campagne di Ploaghe, a 20 chilometri da Sassari. I fuorilegge gli tesero un agguato mentre faceva rientro alla sua proprietà di campagna. Quella sera stessa, a poche centinaia di metri dal luogo del rapimento, accadde un altro episodio che gli inquirenti collegano al sequestro: tre banditi, armati e masche rati, fermarono una Fiat 500 con a bordo 4 operai. I passeggeri della macchina, sotto la minaccia delle armi, furono costretti a seguire i banditi nella campagna circo- stante. Dopo essersi allontanati per diverse centinaia di metri dalla strada, i malviventi abbandonarono gli operai, ingiungendo loro di non muoversi se prima non fossero trascorse almeno due ore, ordine che essi rispettarono Secondo gli inquirenti i fuorilegge che si impossessarono dell'auto e quelli che rapirono Francesco Camboni sarebbero stati della stessa banda. La macchina sarebbe servita per trasportare l'osta? gio in altra località. La 500 fu ritrovata tre giorni più tardi nell'abitato di Bultei, un altro paese del Sassarese L'avvistamento dei banditi con l'ostaggio è avvenuto in località Su Campittu, nella campagne tra Osidda e Benetutti. A qualche chilometro da questa zona, la scorsa settimana era avvenuto uno scontro a fuoco tra carabinieri e banditi al termine del quale furono liberati Agostino e Giovanni Maria Chilardi. A Su Campittu si trovava con alcuni amici un carabiniere non in servizio. Il militare e le persone che erano con lui hanno scorto in lontananza un uomo a cavallo, con il capo coperto da un sacco, e tre sconosciuti vestiti da pastori e armati che avanzavano a piedi. Due banditi erano ai lati del cavallo e uno di essi teneva in mano le briglie. Sono stati avvistati mentre attraversavano una radura; il gruppo era diretto verso le campagne del Nuorese. Il carabiniere ò corso subito a dare l'allarme. Nella zona sono stati fatti convergere due elicotteri e numerosi agenti e carabinieri. Il rastrellamento è stato purtroppo ostacolato dal maltempo: le forze di polizia non sono cosi riuscite ad intercettare i banditi; tuttavia, nascosto in un canalone, hanno trovato un autentico arsenale, che si ritiene appartenga ai rapitori. Celati sotto alcune frasche, sono stati ritrovati un mitra con quattro caricatori, un moschetto con numerose munizioni, quattro fucili da caccia (di cui uno a canne mozze) con relative cartucce parecchie hombe a mano ed un paio di casse di dinamite e tritolo. Tutto il materiale era in perfetto stato; mitra, fucili e moschetto davano la sensazione di essere stati usati di recente. Potrebbero essere le armi di alcuni componenti la banda che ha sequestrato Francesco Camboni o di altri fuorilegge. Del ritrovamento si stanno interessando gli agenti della Squadra Mobile di Sassari. La Polizia Scientifica ha prelevato numerose impronte. Si spera di raccogliere elementi utili per l'identificazione di coloro ai quali apparteneva l'arsenale. Il rastrellamento nelle campagne prosegue con l'impiego sempre più massiccio di uomini e di mezzi. Le forze di polizia stanno setacciando una vasta zona compresa nel triangolo fra gli abitati di Pattada, Neghedu San Nicolò, Bultei. Si insiste nelle ricerche nella convinzione che i fuorilegge avvistati con l'ostaggio non abbiano potuto percorrere molta strada. Gli abitati di tutta la zona sono sorvegliati. A Ploaghe, intanto, i familiari di Francesco Camboni hanno dichiarato di non avere avuto ancora contatti con i fuorilegge. I rapitori non hanno fatto ancora pervenire le richieste di riscatto, che tuttavia non dovrebbero ormai tardare, essendo trascorsi dieci giorni dal rapimento. Mario Guerrini

Persone citate: Francesco Camboni, Giovanni Maria Chilardi