Appello di 625 impiegati della Fiat Spa al magistrato per le violenze in fabbrica

Appello di 625 impiegati della Fiat Spa al magistrato per le violenze in fabbrica Appello di 625 impiegati della Fiat Spa al magistrato per le violenze in fabbrica La denuncia anche alla direzione dell'azienda, prefetto, sindaco, presidente della Regione e arcivescovo - L'altro giorno alcuni scioperanti avevano invaso gli uffici, estromettendo gli impiegati Una lettera firmata da 625 ini- 1 piegati della Fiat sezione Spa di \ sima é slata recapitala ieri al ì procurai ore della Repubblica ed all'ing. Gaudi-zio Bono, animili: strafora delegato della Fiat, Per conoscenza il documento e stato anche invialo alle autorità cittadine: prefetto, questore, sindaco, presidente della Giunta ragiona le. comandante dei carabinieri ed all'arcivescovo. Gli impiegali lial scrivono: « I sottoscritti costretti ni occasione degli scioperi interni ad abbondo- ttore gli uffici a seguito deattiva- sionc degli stessi da imrte di oruppl di operai con minacce, ut- giurie, intimidazioni, fracasso di milli genere con tamburi e ti schietti, si rivolgono lille autorità In indirizzo perché prendano gli opportuni provvedimenti al fitte che ognuno di essi, in base ulta Costituzione ed alle altre leggi dello Stalo, sui libero di «tiloric calere 111 iiuitcrtit di lavoro c di sciopero ». 1 fatti ai (piali si riferiscono gli Impiegati in questa presa di posi zione le la prima voli a che acca de un latto del genere, cioè un 1 appello alle autorità da parte di j un cospicuo gruppo di dipendenti Fiat) sono awenuti l'altro giorno [ ln occasione dello sciopero gruppi di operai hanno invaso gli ufBei costringendo gli impiegati ad abbandonare con la violenza i loro posti di lavoro. L'episodio e slato denunciato all'opinione pubblica dalla delegazione della Fiat al tavolo delle trattative. Nel corso dell'azione per estromettere gli impiegati da gli Uffici sono stali rotti dei ve tri. Alcuni sindacalisti in polemi ca avrebbero affermato che « 1 vetri erano stati rotti da impiego tt per sfuggire ai cupi che im pativano dì partecipare al corteo degli operai ».

Persone citate: Gaudi-zio Bono