I tedeschi che non conosciamo

I tedeschi che non conosciamo I tedeschi che non conosciamo La storia letteraria di Ladislao Mittner dall'800 ad oggi E' uscito l'attesissimo secondo volume della Storia della letteratura tedesca di Ladislao Mittner; il primo volume, dedicato al Settecento, fu pubblicato nel 1964; è già annunciato un terzo volume (che poi sarà cronologicamente il primo, dato che tratterà delle origini della letteratura tedesca, fino al Seicento). Va subito detto che si tratta di un'opera eccezionale sotto tutti gli aspetti e probabilmente priva di paragoni. Non crediamo che ci siano, anche in altre letterature a noi ignote, sintesi di questa portata non tanto forse dal punto di vista della quantità della materia presa in esame, ma dal punto di vista della capacità di dominare, con la grande sicurezza del Mittner. orienti, movimenti e grand: perso naggi della storia della letteratura e più in generale della cultura. La storia letteraria del Mittner non è né un museo né un catalogo e neanche una -erie di illuminanti saggi critici,ma un'opera organica e uni-taria che ha la compattezza quindi la chia- e l'agilità (e quindi rezza) del più svelto ed acuto saggio critico. Come Mittner sia riuscito ad ottenere questo grande rij sultato non è un mistero, ant che se il risultato va, proba burnente, al di là delle più ottimistiche previsioni. A no stro parere è stato decisivo ! uscire dalle artificiose perio- dizzazioni « interne » alla letteratura massimamente arbitrarie (nella inevitabile arbitrarietà di ogni periodizzazione) per ancorare lo svolgimento della storia della cultura (e in particolare della letteratura) al divenire degli avvenimenti storici e sociali. Nel suo sostanziale ed equilibrato (oltre che aggiornato)sincretismo metodologico iMi ttner dimostra di saper cogliere da ogni indirizzo di indagine dei fatti letterari ciòche è più valido e di saperlousare in modo moderato epertinente. Per cui nel rapporto tra letteratura e storia(tra le marxiane struttura esovrastruttura) il rapporto è accettato (e provato) come esistente, ma solo sui templunghi, e da un'angolazionche tiene sempre conto demomento dinamico, fluido dquesto rapporto. Una volta stabilito « il sgnificato fondamentale ed imprescindibile che anche ai fini della periodizzazione letteraria o in genere artisticconviene assegnare ad alcundate veramente basilari dellstoria politico - sociale », Mittner dichiara di voler concentrare la propria attenzione sul « complesso e intricato meccanismo della vita cuturale presa nel suo insieme » e non tanto sui « puniermi. pochissimi e generamente trascurabili ». Stabilita su questa basun'ossatura unitaria e, si badi, per niente esterna, ma sotesa all'analisi di ogni autor 0 corrente letteraria, il Mit ner, ntJ"e singole analisi, no ricade mai (come spesso i storie letterarie di impront idealistica) nell'uso di categorie generiche o superliciamente psicologiche. Dietro lsue notazioni, che sempre rfuggono da un linguaggitroppo specialistico, c'è la sostanza di un'approfonditconoscenza di Freud e dtentativi, specialmente francesi, di applicazione della pscoanalisi alla critica letterria. Basta vedere a questproposito le parti dedicaad autori come Rilke, Kafko Musil. D'altra parte non siugge Mittner l'importanza del mmento formale, dell'uso di ucerto linguaggio o di cerstrutture, per esempio, na rative, e la motivazione sot tesa ad ogni scelta formale, Come si può facilmente veri licare, scorrendo la sesta par te di questo secondo volume che altro non è che una com piuta ed esauriente storia delj la letteratura tedesca dal 1945 1 al 1970. In cui, tra l'altro, j il lettore italiano si, troverà | per la prima volta di fronte non solo a scrittori della Repubblica Federale Tedesca come Grass o Weiss o molto noti anche da noi, ma imparerà a conoscere anche autori della Repubblica Democratica Tedesca, come Hucheli o Bobrowski che, benché tradotti anche da noi, restano degli sconosciuti, perché ai non addetti ai lavori non sempre è chiaro il con- testo culturale in cui opera- no (o hanno operato). Giorgio Manacorda Ladislao Mittner: « Storia della letteratura tedesca, dal realismo alla sperimentazione ( 1820 - 1970) », Ed. Einaudi, pag. 1926, L. 18.000.

Persone citate: Bobrowski, Einaudi, Freud, Giorgio Manacorda Ladislao, Grass, Ladislao Mittner, Musil, Weiss

Luoghi citati: Repubblica Democratica Tedesca, Repubblica Federale Tedesca