Come fu preparato il "complotto" dei nove ebrei processati in Russia di Paolo Galimberti

 Come fu preparato il "complotto" dei nove ebrei processati in Russia La versione dell'agenzia "Tass,, dopo la seconda udienza Come fu preparato il "complotto" dei nove ebrei processati in Russia Progettarono, secondo l'accusa, il dirottamento di un aereo per Murmansk, d'accordo con gli altri ebrei condannati in dicembre - Più volte i capi fecero viaggi di prova, incerti se usare le armi da fuoco - L'unico indizio a carico una telefonata « in codice »: furono tutti arrestati nelle loro case - Due avrebbero confessato le « attività antisovietiche » (Dal nostro corrispondente) Mosca, 12 maggio. Nella seconda udienza del processo dì Leningrado, della quale l'agenzia Tass ha dato stasera un ampio resoconto, si è delineato con maggiore precisione il reato contestato ai nove imputati e alle altre persone che saranno processate, entro la fine del mese, a Riga e Kishinjov. I nove di Leningrado — otto dei quali, scrive la Tass, « erano consci dell'azione criminale che stavano compiendo » — sono accusali di aver progettato il dirottamento di un volo Leningrado-Murmansk: il piano era complementare rispetto al tentato dirottamento di un aereo Leningrado-Svezia, per il quale in dicembre altri undici ebrei furono processati e condannati pure a Leningrado. Gli imputati di Riga e Kishinjov. invece, sono accusati di aver aderito e appoggiato da lontano il « piano criminale » dei nove di Leningrado. Ancora una volta si fa il processo alle intenzioni, oggi ancor più che nel giudizio dello scorso dicembre. Se gli undici ebrei condannati allora furono arrestati all'aeroporto, poco prima di tentare la realizzazione del loro piano, i nove oggi sotto processo sono stati arrestati nelle loro case in base al semplice indizio che uno dei presunti « capibarida », Michail Korenblit, ricevette una telefonata in codice, che segnalava l'inizio dell'operazione. Ma, a leggere il resoconto della Tass, non vi sarebbero dubbi sulla colpevolezza degli accusati, tanto più che l'altro « capobanda ». Gilja Butman. lia reso piena confessione e ha anche vregato il Tribunale di « tenere conto del fatto che nel corso dell'istruttoria egli ha tesfimoniato circa l'attività criminale degli arrestati». La Tass scrive c/te il piano era slato denominato in codice « Matrimonio » e che gli ideatori erano Mark Dymshits, Eduard Kuznetsov (condannati a morte, e poi a 15 anni in appello in dicembre), Gilja Butman e Michael Korenblit. Costoro si incontravano ogni mercoledì per mettere a punto il piano: mentre Butman era favorevole ad usare soltanto « armi bianche » per immobilizzare l'equipaggio dell'aereo, Korenblit — che la Tass dipinge come la vera « anima dannata » del gruppo — faceva lunghi viaggi in aereo per studiare come si poteva raggiunge¬ re più facilmente la cabina di pilotaggio. Secondo l'agenzia. Korenblit si rese conto, all'ultimo momento, che il piano rischiava di fallire. « ma non fece nulla per bloccare l'operazione ». Anzi. « poco prima del tentativo di dirottamento all'aeroporto Smolny di Leningrado, i complici di Dymshits fecero sapere a Korenblit per telefono, con la frase in codice " Marussja ha mal di gola ", che l'operazione cominciava». La Tass scrive ancora che uno degli imputati, il medico Viktor Shilbans (la maggior parte degli accusati sono medici o ingegneri), ha confermato che il gruppo svolgeva anche « attività antisovietiche ». Shilbans lia dichiarato che, dopo la sua adesione al gruppo, egli divenne il conservatore e il propagatore del « materiale antisovietico e diffamatorio ». Incitato dal suo avvocato. Shilbans avrebbe poi recitato un atto di contrizione, dicendo ai giudici: ti Dopo l'arresto ho appreso j dai giornali le azioni insolenti della Lega di difesa degli ebrei. Io condanno questi atti antisovietici e criminali della Lega. Non ho bisogno di difensori non richiesti: io ho commesso un delitto e sono pronto ad assumerne la responsabilità ». Il processo, secondo indiscrezioni, dovrebbe durare circa dieci giorni. Amici degli imputati si sono dichiarati «non pessimisti» sulla conclusione, escludendo quantomeno nuove condanne a morte. Tuttavia, dalle prime due udienze le responsabilità che l'accusa attribuisce a Butman e Korenblit sembrano ancora più gravi di quelle addossate a Dymshits e Kuznetsov. Paolo Galimberti

Persone citate: Eduard Kuznetsov, Kuznetsov, Mark Dymshits, Michael Korenblit, Michail Korenblit, Viktor Shilbans