Rapinatore solitario sequestra 9 persone sotto la minaccia di 2 pistole e un coltello

Rapinatore solitario sequestra 9 persone sotto la minaccia di 2 pistole e un coltello Assalto ad un magazzino d'oreficeria in via Maria Vittoria Rapinatore solitario sequestra 9 persone sotto la minaccia di 2 pistole e un coltello 11 bandito, con un passamontagna sulla faccia, irrompe nel locale affollato: « Ho bisogno di soldi, non fate storie » Rinchiude la proprietaria, la figlia di 10 anni e altre cinque persone in una stanza - Con le armi in pugno accoglie altri clienti - Poi si fa aprire la cassaforte, taglia i fili del telefono e fugge - Magro bottino: 400 mila lire In h,indili' armalo di due pistole ha t iniipiutn una rapina In un negozio di attrezzature per orefici e ha tenuto sotto la minaccia delle armi nove persone per circa un quarto d'ora. Il negozio è al primo piano di via Maria Vittoria C, a una cinquantina di metri da piazza San Carlo; si compone di quattro locali, il primo per il pubblico, il secondo come ufficio, gli altri due per magazzino. Ci sono vetrinette con scatole per oggetti preziosi, utensili per gli orefici, pietre sintetiche. Ad un occhio inesperto può dare l'impressione di essere una gioielleria, ma di prezioso non c'è gran che. Molto probabilmente il bandito è caduto in questo errore. Titolare del negozio è Ghlslaine Domange, 37 anni, di origine francese, che ha sposato Pietro Dosio, 38 anni, Impiegato; hanno due bambine, di 5 e di 10 anni, e abitano in via Plana 1. Ieri alle 16,45 nel negozio ci sono la Doslo con la figlia maggiore. Cinzia, sua cognata Lucia Mangano e 1 coniugi Maria e Pietro Porta di 50 anni, corso Regina Margherita 23. Il Porta, dipendente dell'Italgas, è salito per vedere se c'è 11 Dosio, del quale è amico: vuole combinare una gita nel Vercellese per cacciare delle rane. Doslo non c'è. I coniugi Porta si intrattengono a chiacchierare con la signora. Entrano anche Gualtiero Audero, artigiano orefice e la signora Maurizio, titolare di un negozio di oreficeria nella zona di corso Francia. Subito dopo fa irruzione il bandito. E' alto 1,60, capelli castani, giacca marrone; ha il volto coperto da un passamontagna a maglia larga e impugna due pistole. Tutti resiano ammutoliti e immobili, soltanto Cinzia, la bambxa, si nasconde sotto il bancone. :i Ho bisogno di soldi, non tale varcano ». dice il bandito. E aggiunge: « Datemi un astuccio di brillantivi: quello che non mi servirà ve lo manderò indietro ». La Dosio dice: it La padrona non c'è. io sono la commessa, non so nienti ». Il rapinatore è innervosito: « Via — dice facendo cenno con una pistola — lutti di là a. Il gruppo si sposta, la bambina si mette a piangere e 1 j | \ " St ,", , ^r0^'f .por ... ? la signora Porta la prende in braccio. Vanno nel primo magaz Zino, la terza stanza. « C'è il modo di chiudere la porta? » chiede il bandito alla Dosio. La donna risponde di no. Lui dice: « State fermi li 11 e invita la Dosio e l'Audero a seguirlo verso il negozio. Sta entrando un altro cliente, un certo signor Ratti, impiegato di banca che per hobby fa l'orefice. 11 Ehi. capo, vieni qua » gli dice il rapinatore e lo spinge nella terza stanza strappandogli di mano una borsa che però contiene soltanto arnesi. C'è un nuovo arrivo: un fattorino della ditta Faletto, di vhv Lagrange, anche lui con borsa in mano, Stesso trattamento: viene spinto nel magazzino e gli viene strappata la borsa che contiene due orologi. Il bandito li intasca e torna nell'ufficio con la Dosio. Si fa aprire la cassaforte. Racconta la signora Dosio: « Dentro c'erano ventimila lire, due orologi d'oro e due braccialetti die 10 e mio marito avevamo comperato pochi giorni la per regalarli a due zie. Il bandito li ha presi, poi ha frugato nella mia borsetta togliendone 50 mila lire. Infine ita visto una busta di nailon e l'ha afferrata. Io l'ho implorato: " Non la prenda, quella: contiene soltanto delle fotografie di famiglia. Sono un caro ricordo ". Lui mi ita guardata con due occhi torvi. Aveva infilato una delle pistole nella cintola, l'altra l'impugnava. " Per me lei ha già parlalo troppo " ila detto e contemporaneamente ha tirato fuori dì tasca un coltello a serramanico. l'Ita fatto scattare e me l'ha puntato alla gola. Ho passato alcuni momenti terribili: con la lama così vicina, gli occhi sbarrati, da pazzo, del bandito e 11 pianto della miti bambina nella stanza accanto. Poi il rapinatore ha allontanato il coltello. Se ne è servito per tagliare il filo del telefono » Erano passati ormai quindici minuti dal momento in cui Tuo mo era entrato nel negozio. E' tornato nel magazzino, si è rivo! to ali'Audero per chiedergli: « Lei ce Firn l'automobile, sotto? Cosi mi accompagnai! L'Audero ha balbettato: « No. sono venuto a piedi ». I! bandito ha alzato le j spalle, si è diretto verso l'uscita I domandando alla Doslo: « Co77ie i posso tare per chiudervi dentro?». sposto lei. E cosi è avvenuto. La Dosio è corsa nel magazzi¬ no a dire che il bandito se n'era , andato, ma tutti sono rimasti fermi ancora per qualche minuto: non osavano uscire, temeva- | no che lo sconosciuto fosse an- ì cora appostato sul pianerottolo. | Poi, finalmente, hanno aperto la porta. La Dosio è salita al piano superiore, in casa di un coin- | quilino, e ha telefonato al ma- I rito che è accorso. Insieme si j sono poi recati a denunciare l'aggressione. Sul posto sono subito arrivati il dott. Cuccorese e il dott. Cre- j scuoio della Mobile, per i primi j accertamenti. Complessivamente ! fi bandito ha portato via prezio- si e denaro per 400 mila lire. I Ghislaine Dosio e la figlia Cinzia: «Temevo soprattutto per lei» - 1 coniugi Pietro e Maria Porta sequestrati nel magazzino