Cuneo: il vescovo ignora le "accuse" dei divorzisti di Francesco Fornari

Cuneo: il vescovo ignora le "accuse" dei divorzisti Dopo la denuncia presentata dalla Lid Cuneo: il vescovo ignora le "accuse" dei divorzisti Con un suo articolo avrebbe « interferito nella facoltà di scelta dei cittadini » - Monsignor Tonetti ieri ha firmato la richiesta per il referendum contro il divorzio (Dal nostro inviato speciale) Cuneo, 7 maggio. Il vescovo di Cuneo, monsignor Guido Tonetti, è stato denunciato dai dirigenti della delegazione della Lega italiana per il divorzio. Una denuncia molto particolareggiata, che è stata illustrata oggi ai giornalisti dal neurologo Gianfranco Donadei, presidente della Lid. Evitando ogni polemica, il dott. Donadei ha affrontato subito l'argomento. « Noi divorzisti — ha detto — ci rendiamo conto che questo nostro gesto potrà provocare reazioni sfavorevoli. E' stato un atto di coraggio e siamo disposti a subirne tutte le conseguenze. Abbiamo deciso di presentare questa denuncia dopo lunghe discussioni, certi di fare in questo modo l'interesse dei cittadini ». Il presule è stato denunciato in seguito alle dichiarazioni contenute in un suo articolo pubblicato sul ballettino diocesano e ripreso da due periodici locali. « In quell'articolo — ha precisato il presidente della Lid — si possono ravvisare violazioni alle norme concordatarie che vietano ai sacerdoti e alle organizzazioni ecclesiastiche di interferire nelle questioni politiche del Paese. Quell'articolo conteneva passi chiaramente indicativi della volontà di interferire sulla facoltà di scella dei cittadini ». A riprova di quanto affermano i dirigenti della Lid, Donadei ha precisato: « All'indomani della pubblicazione abbiamo deciso di attendere quali risonanze avrebbe avuto presso la massa dei fedeli. Adesso sappiamo che in queste ultime settimane, specialmente nelle campagne, sono- aumentate le pressioni da parie dei parroci per convin- j cere i fedeli ad aderire al referendum contro il divorzio ». Ha citato alcuni esem- j pi: « Domenica, nella parroc- I chin. di una frazione vicino a \ Cuneo, il parroco durante la messa Ita annunciato che alle \ 16 si sarebbe riunita, un'as- \ semblea nel cortile dell'asilo infantile per spiegare ai citta- ; dini come si deve fare per ol- \ tenera l'abrogazione dui di- ì vorzio. Durante quelTassem-1 bica, il sacerdote ha avvertilo i partecipanti che il notaio per la convalida delle firme a favore del "referendum" sarebbe venuto in. parrocchia ». \ Secondo i dirigenti della Lid, « il vescovo si sarebbe servito dellu sua. autorità per imporre ai fedeli l'adesione al "referendum" contro il divorzio ». In questo modo avrebbe contravvenuto alle norme concordatarie, intervenendo negli affari politici del Paese con la propria autorità confessionale. Con la loro denuncia, i dirigenti della Lega per il divorzio non hanno voluto quindi contestare agli antidivorzisti il diritto di indire il referendum per ottenere la abrogazione del divorzio, azione permessa dalla Costituzione, ma protestare contro il vescovo che, fruendo della sua autorità religiosa, e dei privilegi derivantigli dal Concordato, avrebbe cercato « di influenzare la decisione morale dei fedeli ». A Cuneo sono state raccolte finora oltre trecento firme a favore del referendum. Stamane, circa cinquanta persone hanno portato la loro adesione. Tra queste, monsignor Tonetti. Non è preoccupato per la denuncia e, riferendosi al suo articolo, dice: « Ritengo di aver agito equamente come cittadino italiano, che ha puri diritti e doveri come tutti gli altri, e come vescovo, perché l'argomento in questione e pastorale oltre che politico ». All'accusa mossagli dai membri della Lid di intromissione del clero « ai danni della libertà di coscienza » dei cittadini, precisa: « Non ne sono a conoscenza. Posso soltanto affermare che in passato ho dato istruzioni ai parroci perche non organizzassero comitali a favore del referendum a non mettessero a disposizione locali per la raccolta delle firme ». Il dott. Lelio Ferrari, presidente del comitato provinciale antidivorzio, non ritiene che l'accusa mossa al vescovo sia fondata: « Secondo me non ha commesso alcun, reato, ma ha agito correttamente come cittadino e come sacerdote ». Sull'esito della campagna per la raccolta delle firme prò-referendum, non ha voluto rilasciare dichiarazioni: « Tra due settimane ne potremo parlare. Adesso sarebbe prematuro e poco prudente ». Francesco Fornari

Persone citate: Donadei, Gianfranco Donadei, Guido Tonetti, Lelio Ferrari, Tonetti

Luoghi citati: Cuneo