Tredicenne sequestrata dal padre di un'amica

Tredicenne sequestrata dal padre di un'amica Trovata in una cascina presso Napoli Tredicenne sequestrata dal padre di un'amica L'uomo, 32 anni, è stato denunciato - Minacciandola di morte, aveva costretto la ragazza a seguirlo (Dui nostro corrispondente) Napoli, 7 maggio. Febbrili ricerche protrattesi per una settimana hanno consentito ai carabinieri di rintracciare ed arrestare un uomo di 32 anni, padre di sette figli, che teneva segregata in un cascinale di campagna una ragazzina di tredici anni, dopo averla rapita e violentata. Il bruto, Stefano Gesuele, è stato denunciato per violenza carnale continuata, ratto di minore ed atti osceni. Per complicità negli stessi reati è accusata a piede libero una sorella del turpe individuo, Giovanna, di 46 anni, che hi^ favorito e protetto il fratello. La ragazza, Floiinda D'Amato, terzogenita di quattro figli, col suo sconcertante racconto, ha inchiodato alle proprie responsabilità il suo rapitore e seduttore. E'una storia squallida che ebbe inizio dall'amicizia della fanciulla con la figlia tredicenne di Stefano Gesuele. Entrambe abitanti a Pomigliano, nello stesso stabile, in via Vittorio linbriani, le ragazze lavoravano come orlatrici in una fabbricherà di scarpe. L'uomo, separato dalla moglie, mise ben presto gli occhi sull'amichetta della figlia che dapprima scambiò le sue premure per gesti di paterno all'etto. Un giorno l'uomo rimasto solo in casa non ebbe difficoltà ad approfittare della fanciulla. Si preoccupò però delle conseguenze e riusci ad evitare che Florincla confessasse l'avventura ai genitori con fosche minacce di morte. « Ti conviene star zitta — le disse — altrimenti li ammazzo ». Completamente soggiogata, Florincla D'Amato — una bella ragazza, bruna, che mostra qualche anno in più — non trovò altro rimedio che il suicidio. Disperata, bevve una bottiglietta di candeggina decisa a morire. I genitori riuscirono a trasportarla in tempo in ospedale e a salvarla, ma invano tentarono di conoscere i motivi del folle gesto. Stefano Gesuele, invaghitosi della ragazzina, non le dette più tregua e la circuì con mille attenzioni, finché il Plinio maggio non mise in atto il rapimento. L'obbligò con la forza a salire sulla sua auto dopo averla minacciata: « Se scappi, ti ammazzo ». Poi la condusse in un cascinale nelle campagne di Marano, paese alla periferia di Napoli, e per non far notare la presenza della ragazza ai contadini della zona, quando usciva per procurarsi il cibo chiudeva la porta con una catena di ferro ed un catenaccio. Le precauzioni non sono valse però ad evitargli l'arresto. a. 1.

Persone citate: Floiinda D'amato, Florincla D'amato, Stefano Gesuele

Luoghi citati: Marano, Napoli