Rubati "titoli,, per un miliardo e mezzo da sette giovani impiegati a Wall Street

Rubati "titoli,, per un miliardo e mezzo da sette giovani impiegati a Wall Street "Colpo del secolo,, a New York con l'aiuto del computer Rubati "titoli,, per un miliardo e mezzo da sette giovani impiegati a Wall Street Il furto nel magazzino elettronico della Borsa - I ladri (sono quasi tutti di origine italiana) arrestati, recupero della maggior parte dei preziosi certificati - Si sospetta un grosso colpo organizzato dalla mafia iDui nostro corrispondentei I New York. 5 maggio. l'n « colpo » da '1 milioni e mezzo di dollari (oltre 1 I miliardo e mezzo di lire) è stato compiuto a Wall Street : da sette giovani impiegati, in maggioranza di origine italiana. Essi hanno rubato lunedì e martedì alcuni dei più pregiati titoli industriali al « Central Certificate Service ». il nuovo magazzino elettronico della Borsa. Sono stati tutti arrestati nella notte, e le azioni, o « blue chips » sembrano nella stragrandi maggioranza recuperate. Ma dato la notizia il senatore McClelland, presidente del Comitato d'investigazione del Senato. La vicenda è tra le più spettacolari della storia della delinquenza americana, e non si esclude che alla sua origine ci fosse un geniale piano della « mafia ». Non era mai accaduto che 'X milioni e mezzo di dollari in titoli scomparissero dal « tempio » della finanza di Wall Street. Solo i moderni Lmnsbsptmezzi di controllo del mer- I bcalo, la sua concentrazione coi computers, hanno creato le condizioni adatte per 11nello che sarebbe stato «il colpo del secolo ». Il « Central Certificate Service » è un'istituzione recente del « New York Stock Exchange ». Esso consiste di i un deposito di azioni e di una rete di elaboratori. Il j trasferimento delle azioni non avviene più fisicamente tra il compratore e il venditore, è registrato soltanto nella memoria elettronica ngoI 1 j ! i i i Le azioni, pur cambiando mano, rimangono sempre nello slesso posto. L'idea dei sette giovani è stata di rubarle e di venderle, attraverso elementi della malavita, per vie normali. Teoricamente, nessuno se ne sareb- be accorto: all'istituzione i j non si va a vedere tutti i giorni se le azioni ci sono o no. Purtroppo per i sette malfattori, il sistema di serveglianza di Wall Street è ottimo. Ai « detectives » del « Central Certificate Service » non è stuggito il coniI portamento dei loro giovani colleglli. Il primo giorno 1 non s'è capito che cosa stesj serti facendo, ma il secondo ! sì. Tra i nomi degli arrestai ti vi sono quelli italiani di i De Cola. Andino. Cosenza, i Ruggero e Perfino. Nessuno ha più di 35 anni. Il procuratore distrettuale Hogan li ha già incriminati, e nei prossimi giorni ci sarà la istruttoria. La notizia dello spettacolare « furto elettronico » ha provocato viva sensazione a Wall Street. Giornali e te: levislone danno ampio risalto alla vicenda: centinaia di azionisti telefonano incessantemente n si precipitano alla Borsa per avere notizie dei loro titoli. e. c. mo anche convinti che non vada perso di vista l'elemento nuovo e di straordinario vigore per la Comunità tutta che può essere costituito da un successo dei negoziati di allargamento ». Colombo ha concluso: « E' alla luce di quel successo, della dinamica che si aprirebbe, della nuova fiducia che si creerebbe, della maggiore partecipazione alla costruzione europea di tutte le forze sociali e dellu produzione dei nostri Paesi che occorre saper vedere, sin da oggi, i prò blemi che pone l'adesione in glese quella degli altri Pae- si candidali. Occorre, insom- la, avere dell'allargamento una visione politica che so- vrasti i problemi tecnici ».

Persone citate: De Cola, Hogan

Luoghi citati: Cosenza, New York