Altra invasione dei sudviet nel Laos?

Altra invasione dei sudviet nel Laos? Un mese dopo la ritirata dalla pista di Ho Ci Minh Altra invasione dei sudviet nel Laos? La notizia trapelata ad una conferenza stampa del generale Abrams - Bellicoso discorso di Ky dal corrispondente New York, lunedi mattina. Un mese dopo la ritirata dalla pista di Ho Ci Minh, le truppe sudvietnamite si preparano ad una nuova incursione nel Laos. Sebbene non annunciata ufficialmente, essa è attesa di giorno in giorno, addirittura di ora in ora. Dalla valle di A Shau, qualche decina di chilometri a sud di Khe Sanh (donde fu scatenata la prima offensiva) migliaia di soldati potrebbero varcare d'improvviso i confini laotiani. Non è prevista un'invasione delle dimensioni di quella di febbraio e marzo, quando 50 mila uomini circa furono impegnati nei più sanguinosi combattimenti della guerra d'Indocina. Ma si tratterebbe egualmente di una campagna d'eccezionale importanza. Obiettivo, come prima, alcuni depositi di armi e munizioni e centri di smistamento della pista di Ho Ci Minh. La notizia dell'offensiva numero due (il governo di Saigon i'ha battezzata « Lam Son 720», con un palese riferimento alla precedente, « Lam Son 719 ») è trapelata ad una conferenza stampa del generale Abrams. comandante in capo delle forse americane nel Sud Vietnam. Parlando della valle di A Shau, uno dei maggiori « santuari » comunisti in In-1 docina. e una delle « chiavi» dell'intera rete della pista di Ho Ci Minh. Abrams s'è lasciato sfuggire alcuni particolari: i suoi uomini, ha detto, avrebbero aiutato terra dei le operazioni sudvietnamiti; se l'operarto-ne fosse sconfinata nel Laos, cosa che non sapeva ma che non poteva escludere, sareb- terò intervenuti i caccia-bombardieri e gU elicotteri: l'atmosfera era propizia a tina dimostrazione di forza di Saigon. Intorno alla valle di A Shau vengono ora segnalati mas sicci movimenti di truppe alleate. Una tese con artiglieria pesante e mezzi motocorazzati ed una pista d'atterraggio per apparecchi è ita ta rapidamente approntata, ' Lungo 1 trenta chilometri della grande « apertura » nella catene di montagne, sembra che i guerriglieri si sfiano ritirando su postazioni fortificate. Dal Laoto laotia- no sarebbero in marcia centingenti regolari di Hanoi e Vietcong. Con questi pi-epa- rat ivi fa singolarmente con-t casto la relativa calma che è scesa sugli epicentri delle battaglie degli ultimi giorni, e cioè la tese « numero sei ». ai confini con la zona sunti-tarizzata, e la base « Solita- rio ». cento chilometri circu | più a Sud. Bellicose dichiarazioni so- j no state rilasciate dal vice- ' presidente sudvietnamita Cao Ky. che ha proclamato la necessità di Immobilizzare Hanoi per alcuni mesi. La valle di A Shau conduce alla stradale 922. uno dei ber sagli mancati nella prima campagna contro la pista di Ho Ci Minh a febbraio e mano. Il governo di Saigon intende approfittare del poco tempo che rimane prima della stagione delle piogge (essa incomincia a maggio) per recare gravi danni al nemico, e impedire i rifornimenti ai guerriglieri. Ky lia provocato polemiche sostenendo anche che senza l'aviazione militare Usa le sue truppe non sarebbero in grado di scatenare offen slve. e accusando ni tempo stesso i complessi industria-li americani di fornirgli « ae| rei per donnicciole », quasi di scarto, inferiori ai « Mig » sovietici. Se queste condizioni persisteranno, ha aggiunto, il Sud Vietnam non sani in grado di difendersi dai j comunisti prima di 15-20 an- ni. Ky ha rivendicato la ne cessila di una forte ed autonoma aviazione militare sudvietnamita « nel periodo più breve possibile ». Il vicepre- | sidente è forse il miglior pi- Iota del paese, ma non e escluso che abbia parlato pensando alle imminenti eie- 1 zioni d'autunno. ! Le dichiarazioni di Ky. as- I sommate a quelle dì Nixon ! dello scorso venerdì, hanno I destato l'allarme del Con-1 gresso e delle correnti paci- ! liste americane. Nixon ha detto alla radio che il miro totale degli Usa dal Vietnam dipenderà dal rilascio dei prigionieri di guerra da par- vate dall'incipiente « disgelo » con la Cina. Il Congresso teme che una seconda o3ensiva nel Laos, e l'irrigidirne» to sulla questione vietnami ta. inducano Pechino a pen te di Hanoi e dalle ■. capacità autodifensive » di Saigon. Il « New York Times » ha osservato che ciò equivale ad annunciare « la presenza a tempo indeterminato » (espressione usata tra l'altro da Ky) degli Stati Uniti in Indocina. Per il giornale. « il chiavistello » minaccia di non 1 aprirsi più. e Nixon « si sta I infilando in sabbie mobili » da cui non riuscirà a uscire. A suo parere, il presidente non otterrà mai in questo modo un accordo «su una guerra che nessuno vuole ». j Le apprensioni sono aggra- sare che Washington « stia barando ». Un giovane deputato repubblicano, McCloskey, di ritorno da una visila nella penisola indocinese, ha sostenuto che Nixon ha ragione dicendo che la situazione nel Sud Vietnam migliora, ma che sta nascondendo « il precipitare della crisi » nel settentrione laotiano.' Secondo il Congresso, i pericoli sono due: che il conflitto ingigantisca prima che la vietnamizzartone sia realizzata, e che la vietnamizzazione non si realizzi mai. La Cina, esso osserva. ha dato prova di sangue fred do e equilibrio in un fran gente molto delicato, ma ci sono limiti pure alla «prover biale pazienza dell'Oriente». e. c.

Persone citate: Abrams, Nixon