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Dà fuoco ai due figli e li lascia morire per dispetto al marito che la tradisce

Dà fuoco ai due figli e li lascia morire per dispetto al marito che la tradisce Allucinante delitto di una madre impazzita a Cotogno Monzese Dà fuoco ai due figli e li lascia morire per dispetto al marito che la tradisce Le vittime: una bimba di 4 anni e un maschietto di 20 mesi - La donna, 22 anni, sconvolta dalla gelosia ha svestito i due bimbi, li ha messi nel letto grande - Ha aperto la bombola del gas e ha appiccato il fuoco alle lettere della « rivale» indirizzate al marito - Mezz'ora dopo rientra in casa e i piccoli sono ancora vivi • La stanza è piena di fumo • « Mamma aiutaci, stiamo male » supplica la bambina - La madre attizza il fuoco, poi esce - Si è costituita - I soccorritori trovano due cadaverini carbonizzati dal nostro inviato Co!(idilli Monzese, Itili, muti. Allucinante delitto di una madre impazzita: furente per la gelosia ha dato fuoco ai suoi due figli (una bambina di 1 anni e un maschietto di venti mesi) e li ha lasciati morire sul letto fra strazi orrendi. «Cosi ho fatto dispetto a mio marito che mi tradisce con. un'altra donna » ha I detto poco dopo, quando — j vestita a lutto — si e presen| tata alla caserma dei carabinieri per costituirsi. Una tragedia terribile, che si è scatenala improvvisa nella notte di cibato nel misero alloggio di una famiglia di immigrati siciliani. La madre omicida si cliama Guglielma Timperanza. 22 anni: le due piccole vittime. Maria Concetta e Angelo. Il marito della donna è Giova.-nt Sci/o. di 30 anni, un muratore cottimista originario come lei di Scichi, in provincia di Ragusa. * I due si sposarono 7 mini fa al paese. L'uomo usciva da una contrastata relazione con una giovane di buona famiglia. Anna Ciavarella. interrotta per l'opposizione dei parenti di lei. La ragazza ven ne poi al nord con la fami glia e si stabilì a Torino AI\ orino emigrò anche un paio\ d'anni fa lo Scifo. lasciando ! la moglie e i figli al paese. 1 E naturalmente a Torino ri-, cercò l'amore della fanciul- lezza. e lo ritrovò: il murato- ! re e le Ciavarella si rividero. cominciarono a frequentarsi I Dal paese intanto la moglie i premeva per emigrare anche lei al nord con ' figli. Alla fi ne fa Scifo st convinse. Ma\non la fece andare a Torino. i 1_ la portò invece a Cotogno., dove già stavano alcuni zìi. s <*WW ili (nella Caldaia Cac- dola) In coppia ha vissuto per qualche mese finché ha trovato alloggio in via Napo- Il 27. in un angusto semin- terrato composto di una ca mera e un cucinino. Lontano da Torino, lo Sci- fo non ha però interrotto il legame con la Ciavirella. La moglie lo sapeva: lo vedeva partire ogni sabato mattina con il primo treno, tornava la sera tardi o il giorno dopo, 1__ ! Anche sabato l'uomo ha preso il solito treno per To- rind. Guglielma Timperanza ha cercato di trattxntTlo: « Qui è ancora Carnevale — oli ha detto — porta i barn- bini alle giostrei». Va invano, « Tornerò stasera stessa — le ha gridato lui partendo G Prendo il treno delle nove e , sono a casa per le 11 ». Nella donna, che fino a que sto momento è stata calma tha portato la figlia pia gran de a vedere la trasmissione ! sul Festival di Sanremo, le ha comprato anche Ir. paste) setr.ta improvviso ti meccai nismo della furia, della paz| zia incontrollata. Il marito la ! tradisce, la disonora, non torna, e lei si vendica. I figli, ecco, i figli sono il frutto della loro disgraziata unione, l'unica * cosa » forte che tiene il manto vicino a lei: per dispetto a lui decide di eliminarli. Sveste i due bimbi, li mette a dormire, non nella loro culla, ma nel letto grande. 1 piccoli si assopiscono. Lei va in cucina, prende la bombola del gas e la porta in camera. Apre la valvola, il gas comincia a uscire. Da un cassetto prende le lettere della « rivale ». le foto del marito e dei bimbi; ne fa un mucchio accanto al letto, le incendia. Poi esce. a Sono stata venti minuti ad aspettare fuori — dirà poi con allucinata /Issila al magistrato inquirente — ma non è successo nulla. Allora sono rientrata in casa. Ho sentito i piccoli che tossivano. Mamma aiutaci, mi ha detto Maria Concetta, stiamo male. Ho preso altra carta e ho attizzato il fuoco. Mamma bella, perché non stai con noi. ti I prego aiutaci, mi diceva an' cora la creatura. Ho chiuso la porta a chiave ■_• sono andata in strada ». In strada, nel buio della notte. Guglielma Timperanza attende che « succeda qualcosa ». E qualcosa in effetti succede: dalla finestrella del seminterrato comincia a uscire del fumo. Si sente un grido, poi nulla. Allora la madre pazza si avvia per andare dai carabinieri a dire che ha bruciato i suoi figli. Ma non sa dove siano i carabinieri. Ferma due automobili di passaggio: dentro c'è gente mascherata che torna da una festa. Chiede l'informazione, la invitano a salire, ma lei rifiuta e prosegue a piedi. Fa quattro chilometri, prima di arrivare alla caserma dei carabinieri di Brugherio. Sono le 5.30. M» alle 23 non è tornato. ì All'appuntato Angelo Con- 'solazio che le apre la porta Guglielma Timperanza dice: « Arrestatemi, ho ucciso i I miei figli per far dispetto a ! Angelo Boccali e il carabiniere Michele Chiapperi Giunti davanti all'alloggio, ve- mio marito che mi tradisce». !d»>nnn „,K1,„ j, . . .. „ Partono subito il brigadiere | dono del fumo nero uscire daUa finestrella. Intanto ar rivano anche i barellieri della Croce Azzurra. Uno di essi. Gianni Naia, di 24 anni, entra per primo nel piccolo alloggio. Sul letto giacciono i corpi dei due btmbi. Il volto sembra ancora intatto. Il giovane si getta verso il piccolo Angelo, lo prende in braccio. Ma il corpicino gli si sfalda fra le mani ustionandole: è ormai carbonizzato. E carbonUzaia è anche Maria Concetta. La tragedia della madre impazzita è conclusa. Alessandro Rinaldo I j | Guglielma Timperanza, la folle madre omicida À i l d l i dlt d Maria Concetta, 4 anni, e Angelo di un anno: le vittime delta tragedia (Tclcfoto)

Persone citate: Alessandro Rinaldo I, Anna Ciavarella, Ciavarella, Ciavirella, Maria Concetta, Michele Chiapperi

Luoghi citati: Brugherio, Ragusa, Sanremo, Torino