Quel tragico settembre '43

Quel tragico settembre '43 LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Quel tragico settembre '43 I anche d, „ Per anni la Resistenza fu ignorata dalla tv che la . celebrava » attraverso le immagini delle cerimonie ufficiali nel telegiornale delle 20,30 del giorno 25 aprile. Tuti'ul più, prima dell'avvio degli spettacoli, compariva un uomo politico — una voigenerale — a parole retoriche di circostanza. All'incirca dopo il liiBu, mutato il clima politico, la celebrazione è sempre avvenuta con una trasmissione appositamente preparata: in genere era un documentario o un servizio di Tv 7 o una ricostruzione di Almanacco, o semplicemente un inai. Da 1 qualche tempo notiamo con piacere ,che si tenta il di j scorso più complesso e « ra lionato »: ossìa la Resistei) za non è soltanto oggetto di solenni — e talora magnilo quenti e vuote, purtroppo — commemorazioni (per le quali il telegiornale va be nissimo. sembra fatto appofsta). ma è vista nella sua precisa dimensione storica, ! nella Mia grande lmportan- ! za rlnnovatrice nei confronti n ! d» »na mentalità di un co - ; stl"lu\di untt «il»"™e , «uest «f™- .ad «*«>p»o. « - \ caduta straordinariamente a e | a . a n t e proposito l'ottima inchlestal rievocazione (con dibattito) Origini e avvento del fasci■ smo dove eminenti studiosi 1 spiegano perché, lungo quali strade maestre e secondai rie. con quali appoggi, con quali violenze, grazie a qua--1 dittatura contro cui. appun- e ii r- In Boomerang, l'altra se- ra. si sono visti del ragazzi e dei giovani » contatto con gente anziana che ha cono-li debolezze imperdonabili delle forze democratiche, si arrivò ad avere in Italia una lo, si trovò poi a lottare la e a , - i « a scinto il fascismo e che ha partecipato — magari dopo amare esperienze e dopo fallaci illusioni — alla lunga battaglia popolare per la liberti;. Ecco un'iniziativa che potrà assumere altre forme, probabilmente ancor pivi valide e stimolanti e soprattutto più spregiudicate, ma che comunque va incoraggiata. La Resistenza, oggi, non la si ricorda con squilli di tromba e con fragorose esecuzioni di inni: ma parlandone, illustrandola, discutendola, analizzandola anche nei suoi errori, e rilevandone la continuità di vivo ideale ai nostri giorni. In questo quadro di « celebrazione » non epica collo- vftdmsvncsctvpuciteremmo lo stesso film di1 iati, Gli sbandati di France- ( psco Maselli, inserito nel ci-1 mciò «Momento del cinema | ) i n italiano » a cura di Fernal-1 do Di Giammai teo. Per prima cosa rammen-1 Uamo l'epoca in cui lu pel- ! licolu fu realizzata e usci (1955-1956): un'epoca in cui la produzione si slogava nei Rimetti di Totó, di Don Camillo, di « pane e amore », nelle 'commedie ridanciane di Sordì, nelle storie patriottiche tipo al quattro del] getto tonante ». nei fumetti tipo « Cn giglio Infranto ». un'epoca in cui le opere inipegnate si contavano sulle diiu di una sola mano e il tema della crisi dell'Italia fascista e della Resistenza veniva accuratamente evita- -1 to perché « non gradito ». - e- \ que inni, il soggettista Eri-Izi : prandi) Visconti era poco più |n j che ventenne. E l'interesse o-, fondamentale della pellicola i i a a \lasclli <untore più tardi di! una pregevole versione de « Gli indifferenti» e del recente e polemico >< Lettera I aperta ud un giurnule della, -»ia>'> itvi-vn alluni venticin- j venne proprio da questo, che fossero dei giovani esordienti a riscoprire il dramma degli italiani posti, con il miserando crollo del fascismo e della monarchia, da vanti a scelte risolutive che non ammettevano ritardi o compromessi. Il giudizio sul film, a di stanza di tanti anni, non puòcambiare. Le grosse acerbità non mancano — ed è ovvio, trattandosi di un'opera prima — e' nemmeno manca un certo schematismo nel- l'impostazione dei personag- ui e delle situazioni, ma quella che poi prevale è la sincerità, è l'intensa e impetuo- sa partecipazione del regista ad una tragica e decisiva pa- gina di storia nazionale: un po' dovunque, ma special- 1 mente nella seconda parte, si impongono sequenze di gran-de forza drammatica, uno squarcio dell'Italia dolente, disperata ed eroica del set tembre l!M:t. du non dimenticare, u. bz.

Persone citate: Maselli, Visconti

Luoghi citati: Italia