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Perché è fallita Pinsurrezione nel Pakistan orientale | d°p° 11 forte successo nelle «regionali,, Perché è fallita Pinsurrezione nel Pakistan orientale | d°p° 11 forte successo nelle «regionali,, I de tedeschi richiedono nuove elezioni politiche / razzisti del Bengala Per le masse il ndel governo censotto la pioggia i Dal nostro inviato speciale) Calcutta. 26 aprile. Nelle prime ore dei com••••'mietiti tra : nazionalisti • >e mi a lesi e l'esercito pakistano emerse subito il dato razziale dello scontro. Le espressioni « esercito dell'Ovest », « truppe pakistane » venivano usate solo dai dirigenti politici dell'insurrezione, gli uomini dell'Amami League di Mujibur Rahman. Per mezzo di esse la borghesia dell'Amami definiva la sua visione degli avvenimenti: un esercito straniero aveva attaccato il popolo bengalese, la lotta che si stava svolgendo era di ti l>o nazionalistico, il suo obbiettivo era l'indipendenza del Bengala orientale. Incredibile ferocia Ma per le masse era diverso. Ce ne accorgemmo subilo, la prima volta che passammo il confine indiano cominciando a percorrere il Bangla Desh. Per i contadini e i poliziotti di frontiera che si erano uniti all'insilili /.urne, per le vecchie che vendevano le foglie di betel sul crocicchi, per un msu!?.na (un ecclesiastico musulmano) che incontrammo a Chuadanga, quelli che sparavano sui villaggi — il nemico — erano « Punjab ». l'uni.ibi. cioè gli uomini dell'alta ralle dell'Indo, una delle più celebri razze guerriere del subcontinente, il grosso (oltre il cinquanta per cento) dell'esercito del governo centrale. Gli stessi Punjabi che avevano portato l'Islam nel Bengala al tempo dei Mogol, e poi erano stati i poliziotti dell'impero britannico, lasciandosi dietro — nei loro vari passaggi per il Bengala — una lunga traccia di violenza. Il dato razziale era l'unico che consentisse di spiegare la ferocia di certi episodi di cui i bengalesi (che la ■•.adizione vuole assai miti, sentimentali) erano stati piùtsfBBi&l nei primi giorni della guerra: i linciaggi dei commercianti dell'Ovest, le teste tagliate e le case bruciate degli ufficiali Punjabi. Proprio perché il fenomeno emergeva tanto netto, provocava una serie di interrogativi sull'insurrezione. Di che dimensioni, di che tipo era la partecipazione popolare? Quali erano i rapporti reali tra la dirigenza dell'Amami League e le masse contadine bengalesi? Quel che stava avvenendo nel Pakistan orientale era in qualche modo paragonabile ai precedenti « classici » dell'area asiatica, le rivoluzioni cinese, vietnamita, laotiana? Non ci volle molto per capire che la vicenda pakistani! aveva in quei giorni ( le due settimane in cui sembrò che le forze secessioniste .slessero prevalendo sull'esercito di Islamabad) ben poco di rivoluzionario. Una scena ci apparve molto significativa, in questo senso, un pomeriggio, nella giungla bengalese che inizia alle pendici dell'altopiano dell'Assam. Andavamo verso il comando degli insorti per il Nord-Est attraverso gli stretti sentieri tra gli alberi: pioveva come può piovere in queste zone, che hanno il primato dei millimetri di pioggia per anno. Gli otto uomini del Bangla Desh che ci facevano da scorta erano cosi divisi e impegnati: due davanti a circa cinquanta metri, due a quindici metri su ciascuno dei laU, mentre il settimo reggeva un'ombrello sulla testa dell'ottavo, che era un ufficiale. L'immagine dell' ufficiale con diritto all'ombrello si fece ancora più precisa una volta giunti al piccolo villaggio dove aveva sede il comando. Ci venne offerto un •<■ sotto una tettoia di canne: noi seduti con gli ufficiali del Bengal Regiment i l'unità bengalese dell'esercito regolare unitasi ai secessionisti), e in piedi, sotto la pioggia, i soldati del reggimento e i volontari, un paio dei quali addetti a recare tazze e biscotti. Venivano in mente (con la loro lezione negativa) altre lolle autonomistiche basate su una rigida gerarchia 1 Kurdi che abbiamo conosciuto sulle montagne irakene al con line con l'Iran, il rapporto : im ufficiali e : tuppè Ibo nel Biafra di OJukwu. | Rivolta emotiva Nessuna equivalenza tra movimento nazionale e movimento rivoluzionario (equivalenza che ha dato i connotati alle lotte di liberazione asiatiche in questi treni'anni) è rilevabile insomma, per ora. nell'insurtf zione del Bengala del l'Est. Quasi sicuramente. la rapidità con cui si è sfaldata la resistenza nazionali sia nella terza settimana della guerra trova qui la sua spiegazione. La parteci pazione popolate è avvenuta sul piano emotivo ili nemico non era tanto l'esercito pakistano quanto i «Punjab», celebre razza guerriera e nerbo ntrale - Singolari discriminazioni anche nel Bangla Desh: gli ufficiali con l'ombrello, i soldati - Il contrasto nazionalista spiega più dei motivi politici le sanguinose stragi nelle vie di Dacca Bcnapol (India Orientale). fattore razziale funzionando jda detonatore), non su i quello politico. L'odio per i j soldati Punjabi ha mosso al- | cune frange della massa I contadina nei primi giorni i degli scontri: molti giovani . sono accorsi volontari, nei I villaggi si è provveduto all'approvvigionamento delle { forze secessioniste. vi sono I sta*i massacri di civili e militari Punjabi. Ma appena le sorti dello scontro sono cominciate a mutare. : contadini bengalesi (i Krishak) si sono riversati v«rso il confine indiano o distanzia | ti dai gruppi combattenti. L'insuriezione ha mo. tra ! lo cosi la sua natura nazio, nalistico-borghese. e la leu dershlp dell'Amami League I di non essere adeguata a I un episodio cosi grosso, di : scala continentale, quale e i stato l'urto tra le due « ali » I del Pakistan. L'Amami non I era altro che un movimento ! borghese, le cui radici affondano nella frustrazione degli strati colti (cioè istruiti) bengalesi, di fronte alle difficoltà di impiego, imprenditoriali, magari culturali, create dalla classe dominante dell'Ovest. Tale frustrazione ha prodotto una risposta classica, vale a dire quella nazionalistica. Beninteso il movimento nu¬ tonomista ha conosciuto in questi anni una certa par tecipazione di massa. Un odio antico La miseria est.ema delle popolazioni urbane, le con- dizioni di vita assolutamente primitive dei contadini del i Delta erano un terreno as- ì sai fertile per gli slogans rivendicativi dell'Ama mi. La ! relativa agiatezza dei Punja bi e dei Sindi residenti nel | l'Est, l'egoismo dimostrato | dalla classe dirigente dell'Ovest in occasione della tragica inondazione di novembre, contribuivano a far { crescere nelle masse i soprat I tutto quelle urbane > il ri seti! timento verso gli « altri ». • i non bengalesi che sfrutta, vano le risorse della regio; ne. Ma come hanno dimostrato gli avvi ..imeni:, nessuna vera saldatura si era ! creala tra la burocrazia po■ litica dell'Amami e le popò lazioni miserabili del Ben| gala orientale. Non era in queste condì i zioni. quindi, che si poteva 1 fronteggiare un esercito co- me quello pakistano, le cui caratteristiche sono ben pre- cise. Selezione di casta (il mestiere di soldato si tra- manda all'Ovest di padre in «•••■•••■••aiiiiiaiaBiaaiiiiiiiit*iiiiiiiiiiiiiiitittitii I «a brutta f I «a Una brutta f Cacciando i rapinatori tr (Nostro servizio particolare) Londra. 26 aprile. A Scotland Yard, stasera, si potevano vedere numerose facce rosse dalla vergogna. I solili- abili segugi credevano di avere scoperto il luogo in cui era'stato nascosto il « grisbi » della rapina del mese scorso, a Croydon, quando 750 milioni di lire erano stati asportati da un camioncino blindalo della « Securicor ». Cosi, hanno tatto irruzione nella casa di un allevatore di pollame, ad Armthorpe. vicino a Doncaster. Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno ritrovato 70 mila sterline in con tatui, pari a 105 milioni di lire. Credevano, con qualche giustificazione di avere coni pi,no una brillante operazio , ne. Invece, il signor Chris Rifugiali pakistani in un cent ftglioi. reclutamento a base razziale (55 per cento di Punjabi. 32 per cento di Ba tuoni), forte senso di supe riorità rispetto ai "civili", scarso sentimento della "patsfeimiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiUna visita E' incominIl segretario di StSuez - Questo acco ro di raccolta ai confine (Tclcfo tria comune" uscita dalla spartizione dell'India, ti riflesso razziale di questo esercito non è stato meno immediato di quello delle masse bengalesi: come esso èsiiiiii tii(i(itiiaia((taiiiiiia»ititiiiit(ttiiia(ti*iti foio « Associated Press ») è estraneo alle masse della regione orientale, cosi queste masse gli sono indifferenti. Il servizio nel Bengala dura due anni, esattamente quanto duravano una ■ ! ! iitiiai<ii*iiii**(iaiitiiitittiiitiia*iiiJitii(tiiiiii(itiii volta i servizi in colonia. ' Quando la sera del 25 marzo il generale Titta Khan ha dato ordine di sparare. I soldati hanno sparato senza il minimo disagio o ripensamento: dodici ore dopo nelle strade e nei cortili di Dacca c'erano scimila morti. Alleati difficili ■ Sarà intorno alla natura della lotta contro l'esercito dell'Ovest, al tipo di leadership che. la condurrà, che si svolgerà il gioco politico-diplomatico delle zrandi potenze nella vicenda pakistana. E' difficile, infatti, definire conclusa la vicenda, e fallita del tutto l'insurrezione. Una seconda fase sta quasi certamente per aprirsi. A questo punto americani, sovietici e cinesi cercheranno di intervenire e di condizionare la linea politica della lotta secessionista, cosi da assicurarsi una posizione nel nuovo equilibrio di forze del subcontinente. II panorama è per ora confuso, ma presto potrebbe fornire le prime indicazioni. Qualcuna (seppure labile) esiste già: quel ringraziamento dei governanti del Bangla Desh all'Unione Sovietica, nei discorsi di insediamento del governo provvisorio, l'altro giorno a Meherpur. serve a capire ! quale potrebbe essere la posizione riell'Urss: si all'indi! pendenza, no alla rivoluzione. Sandro Viola iitii*ii*tiiiii*iiiiiiiinitiiiiiitiititiitiiiitiiiiiiiti*t Nello Schleswig-Holsteiguadagnato a scapito «La coalizione è intat(Dui nostro corrispondente) Bonn. 26 aprile. I democristiani hanno vinto trionfalmente le elezioni regionali di domenica nello Schleswig-Holstein. la regione plwlvrpiù settentrionale della Ger-1 cmania, conquistando I come I Jgià il 21 marzo nella Rena- n;a l'alai muto, ma in misura più netta > la maggioranza assoluta dei voti (il 51,7 per cento) e dei seggi (40 su 73) nella Dieta regionale. I loro grandi antagonisti, i socialdemocratici, hanno migliorato la propria posizione (dal 39.4 al 41,2 per cento dei voti, e da 30 a 32 seggi), ma il loro distacco da democristiani è aumentato: ora supera il 10 per cento. Rimangono soli all'opposizione, perché i libe- ; rali, ampiamente battuti, so- ; no inciampati sull'ostacolo de. ó per cento I hanno avuto solo il 3.8 per cento, contro il 5,9 per cento di quattro : anni fa) e sono stati elimi nati dal Parlamento regionale. Crollo dei neonazisti, che hanno perduto più di tre quarti dei voti, e sono passati dal preoccupante 5,8 per cento di quattro anni fa a un magro 13 per cento. Più che dimezzati gli estremisti dell'ala sinistra, i comunisti, calati dallo 0.9 allo 0,4 per cento. Ma — insegna il risultato di ieri, confermando quelli di altre due regioni, la Bassa Sassonia e la Saar, altrettanI to povere — c'è pure poco j spazio per una terza forza, I il partito liberale. Ormai — I come ha detto il cristiano so1 ciale Richard Stuecklen — «ri! i freno che corre verso il sistema dei due partiti si e . messo in movimento, e non può più venire fermato ». Da • una parte, la democrazia cristiana (che raccoglie le forze conservatrici, nazionaliste e anche quelle naziste e dei ' liberali spaventati dall'allear.| za con i socialdemocratici). ; dall'altra parte, la socialde: mocrazia ( diventata centro di 1 raccolta dei gruppi « più a ; .sinistra del centro -. fino ai i comunisti i. rxctzaprMèvtiiL'esame del voto di ieri è : stato fatto sotto due punti ; di vista, quello puramente nu- ! merico e quello psicologico- i politico. Le cifre dicono che i i j democristiani hanno conqui- 1 stato 1 voU perduti dal nazi- ' sii e dai liberali, e anche da ! ; una piccola frazione dei so- j cialdemocratici. i quali hanno I raccolto frazioni di punto dai comunisti, dai liberali e dai , in i democristiani e socialdemocratici hanno di nazisti c liberali - Il governo di Bonn: tta, nuove elezioni sono fuori discussione» partitini minori; l'analisi politica dice che. nello Schleswig-Holstein (regione agricola, conservatrice, a tenore di vita più basso che le altre regioni), la presentazione del candidato socialdemocratico Jochen Steften ( « Jochen il rosso ».-. che si professa mar- i xisrta, e stata un errore psicologico. Steffen. con le sue 1 tirate e i suoi sfoghi rivolu-1 zionari. è riuscito a irritare ' anche elettoti tradizionali del: proprio partito, e a impaurire borghesi e contadini: Marx è stato battuto, Brandt è avvisato. Secondo i democristiani vittoriosi, è venuto il momento di « rivedere i rapporti di I iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitii *™**tone » iniiiitiiiuiiiiii'i- forza sul piano federale ». L'ex cancelliere Kiesmger ha detto che <t il governo non ha più l'appoggio della maggioranza della popolazione » e il deputato -;.;iu.--,.-n i Franz Heubl ha chies.o ct,'i venga sciolto il Parlamento di Bonn, e che vengano indette nuove elezioni politiche. La risposta del governo è stala secca. « Il risultato delle elezioni nello SchleswigHolstein — ha detto il portavoce. Ruediger von Wechmar — non tocca la funzionalità del governo; si è trattato di un voto regionale, la coalizione di governo è intatta, nuove elezioni sono fuori diTito Sansa t iiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiii I *™**tone » iiniiiitiiiuiiiiii'i- e che vengaelezioni poLa risposstala seccale elezioni Holstein —voce. Ruedi— non tocdel governoun voto rezione di gnuove elezi