Nixon insiste: vuole il dialogo con Mao di Ennio Caretto

Nixon insiste: vuole il dialogo con Mao Mentre Mosca denuncia P< indegna manovra» ai danni dell'Indocina Nixon insiste: vuole il dialogo con Mao Entro Tanno andrà in America la squadra cinese di ping-pong: la guiderà un esponente del partito comunista, che sarà ricevuto alla Casa Bianca o al Dipartimento di Stato 1 | Ua di alM) ^ aperture PecMnQ , modo insolito. Lioè con una c0„,erenza \stampa ,segreta». Starnotti „a la WasnlnHton Post ai-rice la „ortP,#anfe le conciliai ioni ufficiali. « Misto sorpreso, di (Dal nostro co rispondenti' i New York. 2T aprile. Nixon ha oggi ribadito la ferma volontà di approfondire il « dialogo a distanza » con Pechino. Ricevendo alla Casa Bianca il presidente della Federazione del pingpong. Graham Steenhoven, egli ha manifestato il suo compiacimento per l'imminente visita di una squadra cinese negli Stati Uniti. L'annuncio della visita era stato fatto ieri sera a Detroit dallo stesso Steenhoven: « I nostri ospiti hanno accettato l'Invito poco prima della nostra partenza» aveva precitato. Col presidente della Federazione del ping-pong, un alto funzionario d'una grande industria automobilistica, Nixon ha discusso soprattutto della tournée americana in Cina la settimana passata, dell'atteggiamento delle autorità cinesi, dell'accoglienza della popolazione e dei segni di « disgelo». Il gesto del Presidente degli Stati Uniti^ti la notizia che la « (liplomuzìh^ddi-pinvpong » continua dissipano le nubi ammassate ieri su Washington da Agnew. Il « numero due» della Casa Bianca i ti dicnil ; Xon e ' spiaci M *f Rigida reciprocità \ .. r , e preoccupato » del di Agnew. perché intralciare la sua sia nei confronti sia di Formosa ». Il quotidiano conferma tuttuviu la determinazione del Presidente a « normalizzare» i rapporti con Pechino e sostiene che. dopo gli avvenimenti odierni, l'incidente è superato. La visita della squadra cinese in America avverrà entro la fine dell'anno e avrà forma « strettamente privata ». Nel suo annuncio, Cra- ham Steenhoven ha sottoli-1 neato « la rigida reciprocità » , dell'invito. 1 cinesi saranno '< ospiti del popolo, non del go-i verno americano, le spese sa- j ranno sostenute da privati (chi esattamente non ha voluto dirlo). Però, ha ammesso, la Casa Bianca e il Dipartimento di stato hanno facilitato tutto. Quest'ultimo, anzi, aveva già garantito un « celere rilascio dei visti d'Ingresso» ai cinesi prima ancora che Steenhoven e la sua comitiva andassero a Pechino, appena s'era profilata la possibilità d'uno « scambio». Altre iniziative tante é che gli ospiti offerì ranno un colloquio « ad alto livello » col governo ameri- cono: «e non Nixon. il se- gretario di Stato Rogers. |Sarà un incontro più indica- \Ilvo di quello di Steenhoven jcon ctu Knlai. perché a capo delta comitiva proveniente da IPechino si troverà Sung \i Clung. non solo presidente della Federazione del pingpong, ma anche funzionario del partito. La squadra, oltre che a Washington, dovrebbe recarsi a New York. Detroit e forse Los Angeles e San Francisco. La tournée avrà perciò anche un aspetto commerciale: uno degli obiettivi della Cina è l'acquisto di impianti automobilistici, forse a Detroit. Sia la Casa Bianca, sia il Dipartimento di Stato hanno commentato favorevolmente questi sviluppi. Il portavoce Ziegler ha detto che i cinesi « saranno benvenuti» e il portavoce Bray ha aggiunto che « il consolidamento dell'amicizia tra i due popoli è nell'interesse comune ». Essi hanno lasciato capire che appoggeranno anche altre iniziative. Il rappresentante americano al l'Onu. George Bush, ha os- servato che sarebbe assurdo parlare di « istantaneo ravvicinamento m tra Washington e Pechino, ma cìte ■■ que- sto tipo di diplomazia popò- lare non mancherà di dare frutti ». Ugualmente positivi ' sono i commenti dei giornali, Per la Washington Post, « bi sogna riconoscere che 11 me rito dell'importante aperta ì lo carnpo c, ìmmo ,ar. gttmente superati e stanno ^ colmore fi divario anche m queilo det sottomarini ato | mici » ha detto. « Ciò è cau-, \ s;, di profonda preoccupa-, j zione per noi. Senza un ra pido esito favorevole dei ne- ! I goziati di Vienna, saremo \ costretti a nostra volte a ra va al presidente Nixon». Nel riavvicinamento incipiente ha una parte rilevante un certo disagio causato a Occidente come a Oriente dal 24' congresso del partito comunista sovietico. E' di oggi un discorso del ministro della Difesa Laird contro « il crescente riarmo » dell'I'rss. Laird ha affermato che i negoziati per la riduzione degli arsenali atomici a Vienna procedono a i rilento, mentre i sovietici accelerano la costruzione di incrementare le nostre difese nucleari ». Ennio Caretto Il ping-pong, visto da Levine llotmlfhl N. Y. Rcncw o( Hook». Opera Mun.li ti per l'Iul.a I a SlaaapaJ