Agnew contro Nixon per la Cina

Agnew contro Nixon per la Cina Agnew contro Nixon per la Cina Il vicepresidente dichiara ai giornalisti di « essersi opposto e di opporsi al disgelo » - Attacchi alla stampa per aver favorito « la vittoria propagandistica dei cinesi » - La Casa Bianca tenta- di minimizzare i contrasti (Dui nostro corrispondente » New York. J0 aprii*-. Con un'iniziativa sema pre¬ cedenti nella storia america j na. il vicepresidente Agnew ! «°ti reso ieri pubblica la prò I ;*pria opposizione a taluni ! tiaspetti dell * apertura » fatta ! puceMo o dagli Stati Uniti alla Cimi A mezzanotte c mezzo, egli ha convocato nove giornali sti in un albergo, e ha parlato loro per quasi tre ore. off the record, cioè col vincolo della segretezza. Più tar di. Agnew ha ripetuto le sue toticopstrvdichiarazioni alla conferenza I aldei governatori repubblica I ni. tra la sorpresa e la coI sternazione generali. L'episo- < dio. naturalmente, e trapela < I/o. sia pure in ritardo msa \ I le a ieri, a Williamsburg: nel- \ ila tarda mattinata arrivava . :anche Nixon, che teneva unì ' discorso sulla previdenza so- i citile. »iit non incontrava il 1 {vicepresidente). Oggi, etto è notula di prima pagina su \ I ogni quotidiano I L'eco ha spinto la Casa ! Bianca a intervenire ufficiai I mente II portavoce Zicglcr I ha affermato stamane che ', « non vi e assolutamente di; saccordo » tra Nixon e Agnew , | su Pechino. Il leader del grup ■ po parlamentare repubblica i no Ford ha uggiunto che. anti, «Agnew ha espresso incondizionata approvazione della | linea di Nixon ». Egli ha ammesso che il vicepresidente ha discusso su Pechino coi giornalisti, ma non in modo critico. Ha detto Ziegler: « Il vicepresidente mi ha autorizzato a smentire le voci secondo cui egli sarebbe contrario a una rapida distensione con la Cina ». fa realtà, i giornali e i diplomatici da Washington riferiscono da alcuni giorni di contrasti tra Nixon e qualcuno dei suoi collaboraI tori su Pechino. Occorre dire subito che. I nella sostanza, la politica di ] Nixon non cambicrà. anche j se il suo Gfciveffo non sarà ' unanime. Come egli ha det to in un discorso alla radio, gli obiettiti a lunga scadenti! degli S*ati Uniti sono la ncriiiùliiSiUionc dei rapporti con la Cina, e il suo reinserimento nella comunità mondiale. Nixon ha dalla sua il Congresso, e il leader della maggioranza democratica al Senato Mansfield, uomo molto potente, il quale ha annunciato stamane che « lo sosterrà al cento per cento ». La determinazione di Nixon di approfondire il dialogo è stata sottolineata questa sera dal rappresentante americano all'Orni. George Bush. « La politica del presidente è di spezzare la polarizzazione dei due paesi — ha dichiarato Bush — e a tale line la visita della squadra di ping pong in Cina ha avuto nc« dsqgtatfasBdNtM rolta cne " Rogers e sta «° completamente soddisfat ;*> » della tournée degli spor tivi Usa e che fin dal tu « ha propugnato un mighemnen una i-erta utilità ».// portavo- j ce del Dipartimento dì filato. I MeCloskeu. ha proclamato a \ to nelle relazioni tra gli Stati Uniti e la Cina ». Sembra che Agnew abbia convocato i giornalisti soprattutto per manifestare la sua disaoprovazìone per II trattamento « troppo favorevole » riservalo dalla starnila alia Cina: e che sia interre- nuto alla conferenza per ri chiamare i governatori al « senso delle proporzioni » do)Hì gli entusiasmi della settimana passata Comunque sia. l'iniziativa risulta grave iter tre motivi: perché iturba l'atmosfera propizia allu distensione tra Washington e Pechino, perche approfondisce i contrasti in imo al governo e perché, nono stante il tentativo della t'usa Bianca di stroncare « lo semi- dato » sul nascere, mette Nixon in una posizione mot to difficile. Ceco come il New York Times e la Washington Post torniscono oggi un resoconto dell'episodio di Williamsburg. Alle 24 passate di domenica. Agnew clan ma (e sveglia) nove giornalisti inon quelli del New York Times e della Washington Post, da lui non molto amati). Rimprovera lilla stampa d'aver apevolato « la vittoria propagandistica » della Cina, esaltando n l'amicizia » dimostrata per i giocatori di ping pong. In particolare, trova irritante in descrizione fornita dagli inviati speciali della vita degli operai, che definisce « misera ». Critica l'aggettivazione dei dispacci. E infine, e la notizia è un po' una « bombo ». precisa di essersi opposto e di continuare a opporsi a un smdsdV „ disti,!" » eccessivo e rapido tra Washington e Pechino. ■ Ha chiarito la sua posizione, che del resto e condivisa da , al'ri. dice, irt seno al Conti- ■ gito della sicurezza naziona-1 le. I membri del Consiglio ; \più importanti sono Nixon. | I Agnew. il consigliere politico I Kissinger, il segretario di I ! Sialo Rogers e il ministro1 , della Difesa Laird. ! Infervorandosi nella discussione. Agnew elenca i suoi motivi. La visita della squadro di ping pong in Cina è stata un errore perche ha indebolito Formosa, e ne ha minato la fiducia negli Stati Valli. L'« apertura » non tiene il necessario conto delle conseguenze negative per il j Vii tnam. L'abolizione dell'embargo dei commerci durato 21 anni t Nixon l'ha annunciata, ma non ancora attuata) deve essere graduale: se precipitosa, avrà effetti controproducenti. Bisognerebbe ricordarsi anche della Russia, che vede il « disceto » con sospetto. Ennio Carctto >1 Spiro Agnew