Indiani brava gente

Indiani brava gente LE PRIME SULLO SCHERMO Indiani brava gente « Il piccolo grande uomo », di Arthur Penn con Dustin Hoffman e Faye Dunaway: caricatura degli eroi del western - « L'arciere di luoco »: Giuliano Gemma fa Robin Hood • « Dumbo », riedizione disneyana i Ambrosio) — Il piccolo «rande uomo è un western \ dsa rovescio» (cosi come un > sfilm gangsteristico «a roveD.scio» era Gangster Story detto bcgdcstesso regista Arthur Penni intendo dire con ciò che l'autore mette attenzione, e quasi tutta l'attenzione, a motivi che comunemente sono inastati cadere come estranei e c'iscordanti da quella tradizione di spettacolo. E i/iiale motivo può oggi rendere più nuovo, più sovver lilo un western (almeno per run certo tempo, finché la ma (/« non l'avrà stancato) se I cnon quello del dissolvimento I udel mito stesso del western, ottenuto attraverso la denigrazione dei bianchi? Come nel Soldato blu. che <• della stessa data e tendenza, anche in Little big man tu riabilitazione dei pellirosse è il tenia di fondo intorno a cut ruotano, con così perfetta sconnessione da far pensare a una formula piuttosto che a un linguaggio nuovo, episodi ora patetici e grotteschi, ora buffi e drammatici, ora Itricizzanti ed effettistici: un cocktail eterogeneo (come non era Invece Gangster Story; in cui fa la parte dell'eroe bianco, ossia dell'antieroe, un goffo omarino di divo del giorno. Dustin Hoffman) consumato nell'arte del compromesso, calice di tenersi a galla in ogni circostanza, mutante frontiere come un altro camicie. Questo Jack — fa cui storia è raccontata dal protagonista stesso, sopravvissuto ultracentenario alle stragi e ricoverato in un ospizio — caduto da bambino in mano a una tribù d'indiani che gli avevano trucidato i genitori, e da quella allevato con amore e ribattezzato * Piccolo iirande uomo » è poi tornato ai bianchi, fra i quali ri trova la sorella pistolero, si arrota come mulattiere sotto it generale Custer (sbertucciato a dovere), e si mette ii cercare la moglie rapitagli dagli amici indigeni, saiio poi a muffarsi di quando in quando, secondo le peripezie della guerriglia, nell'ambiente d'adozione, sperimentando così vantaggi e svantaggi di due civiltà fra le quali non sa risolversi. Finché nauseato dai macelli cui ha assistito, si fa eremita sposando in cuor suo la causa degli indiani, e godendosela un mondo Quando il presuntuoso Custer, sonoramente sconfitto nella battaglia di Little Big Horn. viene ucciso da un pellerossa cut Jack stesso aveva tempo addietro salvato la vita. Ma è questa appena una parte della folta aneddotica del film lungo oltre due ore e mezzo, film certamente ricco di trovate e di deforma.ioni gustose, tra il picaresco e il magico di una e Alice nel paese delle meraviglie» trapiantata nel West, e sciolto e piacevole noi corso mufecofe dell'azione ma non esente da un'impressione di rettorica all'incontrario. di fumisteria ideologica, affaticata, oltreché dalla tecnica del racconto a ritroso, da un troppo sistematico e unilaterale procedimento d'irrisione. Alle prese con un perso naggio invadente e gelatinoso, il protagonista Hoffman non è al meglio della forma: più nitida la prova di Faye Dunaway nella parte della a signora Pendrake ». la moglie di un pastore finita al bordello, così come sono azzeccati i moltissimi tipi (tra i quali l'ameno scotenna di Bisonte », il nonno adottivo di Jack) che entrano più omeno di scorcio in questa dilungata e dissacrata epopea della « frontiera». g1dsimP t.Vaiiona/e» Ritorna il legBendarlo Robin Hood nelloscope a colori italo-francospagnuolo L'arciere di fuocoche è il cinematografico uovo pasquale per 1 ragazzi e gli adulti che li accompagnanoLa vicenda, rielaborata da Ennio De Concini, è la solita, ossia quella del nobile Enrico di Nottingham diventato fuorilegge per amor di giùstiate e postosi al comando d'un indiavolato gruppo dbanditi nella foresta di Sherwood. Contro di loro combatte il bieco Roberto, anima nera di Giovanni Senza Terra, fratello di Riccardo Cuodi Leone creduto morto inTerrasanta. Ma re Riccardo èvivo: e proprio lui, nell'epicotinaie, guida tutti alla rlscossa, premia i forti e puniscei cialtroni.' In un intrigo tutto teso ainseguire i suoi sviluppi avventurosi e melodrammatice nel quale non c'è assolutamente posto per gli indugpsicologici, il regista GiorgiTerroni ha buon gioco pe.sfogarsi nei giusti effetti spetacolari, mentre GiulianGemma è cosi a suo agio nemaneggiare spada e frecce dnon destare nessun rimpianto In coloro che rammentan1 famosissimi Robin Hood dDouglas Fairbanks e di ErroFlynn. La « fanciulla-premio • lie per poco non subisce l'onta d'essere impalmata dal teione, è una Silvia Dionisigià indossante con molta dsinvoltura. Intorno al 1100la mini-minigonna. I a ne! delizioso repertorio disneyano delle « Silly Sim phonies ». mostra un pugna ce Indianino salvato cille grinfie del Brutto Orso Cai- rivo mercé l'aiuto degli ani ' malettl dclla foresta (tra i quali c-e [abbozzo del ter ljiatt0 deslinat0, a diven- Bambli; l'altra, più re „. ,, „„■„.. ,, , 1 eente- e Ux Bf"e'a Uao}a 0£2KJ?h; | •anta da tenore, baritono e ! ilassi» e spiritosamente si sto ga in un repertorio lirico comprendente Rossini e Boi- io. Wagner e Leoncavallo. vice (Aristortl - Giungerà gra Idito ai più piccini il dono pa | squale della riedizione di ! Dumba di Walt Disney, la l bulTa storia dell'elefantino con le orecchie enormi che I gii consentiranno di volare , dentro e fuoii del circo di cui diventa l'attrazione mag rate dalla proboscide. Belle anche le tavolette che completano il programma: una. Penna Bianca, ripesca giore. Il «cartoon» e del 1941. terzo anno della secon da guerra mondiale, e questo spiega i riferimenti ai voli in picchiata e 1 bombardamenti con le noccioline spa