Giovanna sconvolta per i pedinamenti aveva intenzione di scapparo all'estero

Giovanna sconvolta per i pedinamenti aveva intenzione di scapparo all'estero Portigliatti ci scrive; "Ecco l'atmosfera del delitto,, Giovanna sconvolta per i pedinamenti aveva intenzione di scapparo all'estero « Quella sera mi chiese 400 mila lire, non le avevo » - 1) rinato ha scatenato la furiosa reazione condotati con l'omicidio • Qualcoao è entrato nelIViloftio quando la ragazza era già morta? - La sorella: «Quella sera sarei dovuta passare a prenci'., f-a, »,; l'avesti fatto sarebbe ancora qui con noi» Bruno Portigllatil. Il giovare che 11 12 marzo scorso uccise Giovanna Almo, ci ha scritto dal i'iM-1- Una lunga lettera, con calligrafia minuta. Ricostruisce 11 delitto e come conobbe Giovanna. La lettera contiene un particolare nuovo che confermerebbe — se vero — certe voci che 1 carabinieri stanno verificando. Giovanna Aimo voleva scappare: era cosi spaventata che addirittura — come scrive Bruno Portigliatti — • coleva espatriare ». « Venerdì 12 marzo Giovanna mi aspettava alla Borsa d'arte. ! Sono salilo alle 18.15. ili contesso che voleva espatriare, che si trovava in guai molto seri. Non mi ha però detto quali fossero. Aggiunse che c'erano persone che la facevano pedinare. Alle 18.30 mi pregò di stare zitto perché doveva telefonare alla Chepes. la padrona, che si trovava dalla pettinatrice. Più tardi, alle 18,i0. telefonò a una certa Liliana » (si trattava di Liliana Tonti). « Poi mi chiese 400 mila lire, voleva comperarsi una pelliccia. Le risposi che non avevo quel denaro. Comtnctò ad urlare. Poi prese il teletono dicendo: "Ora tl tistemo lo per sempre". Lo per sempre spinsi via. cercando di ragglun gerc la porta. Lei afferrò tl vaso e mi ro,pj a/)a te,tà. Allora non ho capito più niente . Il racconto di Portigliatti è preciso. Gli orari coincidono con quelli accertati dalle indagini del carabinieri. Lb madre. Clara, ha detto: « Errico a casa alle 20 esatte. Ricordo che stava suonando Il "cucù" e lui aprirà la porta ». Usci dalla u Borsa d'arte » attorno alle 19. E' entrato qualcun altro nel l'ufficio al piano ammezzato - di via Pietro Mlcca 3 dopo 11 de Ulto? « Alle 19.30 sono salita e ho suonato alla porta — ha detto Liliana Tomi —. Ero andata ad aspettare Gloranna con mio ma- rito Ci aveva telefonato lei stes- sa dicendo di arere paura. L'ab- diurno attesa per mezz'ora. Quan- I do ho suonato al campanello dei- isitzszasiitzzssssaszeiiiszzsBiasiaesBiiassisstaaassssiaszais l'ufficio qualcuno, dall'interno, ha chiuso a chiare la porta ». Se gli oiati corrispondono, l'orti gllatti a quell'ora era al bar o» un amico. Maddalena e Giorgio Almo, 1 genitori di Giovanna, non sanno darsi pace: • Non si è mai con ridala con noi. Sì. è vero: ave- ' ">""'° ' '•'' ,soffrendo, che aveva qualche grosso dispiacere, ila non potevamo sapere che la cosa foste così ora ve ». La sorella, Caterina, di 25 anni, aggiunge: « Quella sera volevo andare a Torino per portarla a casa Poi feci tardi, forsel'arre! salvata ». Ieri pomeriggio Gilda Chepesla direttrice della « Borsa d'arte ». ha portato alla madre dGiovanna alcuni Indumenti (1cappotto e un golftno) che la giovane indossava quando fu uccisa e che erano rimasti nell'ufficioE" stata una scena straziante. ♦ ! d La madre e la sorella di Giovanna Aimo: «Non si è mai confidati! con noi» - Gilda Chepes

Persone citate: Bruno Portigliatti, Bruno Portigllatil, Gilda Chepesla, Giorgio Almo, Giovanna Aimo, Liliana Tomi, Portigliatti, Quan

Luoghi citati: Torino