Un ex maggiordomo si accusa d'un delitto avvenuto a Milano di Gino Mazzoldi

Un ex maggiordomo si accusa d'un delitto avvenuto a Milano "Sono l'assassino di via Gonin al Giambellino,, Un ex maggiordomo si accusa d'un delitto avvenuto a Milano l'uomo, un veronese di 31 anni, si è costituito - Hu confessato d'aver ucciso la notte del 31 agosto 1969 un agente di pubblicità - Sarebbe stato spinto all'omicidio da un pregiudicato che si tolse la vita qualche mese dopo il fatto • Il racconto presenta lati oscuri • E' un mitomane? (Dal nostro corrispondente) Mil;niii. ■.' aprile. Ih.' f\ maggioi-dnmo veronese, frequentatori- (li turali nini» ih i r ili'diio alla drusa si !• iirt'm'iiiatn ossi nella redazione di un giornali' milanesi- del pomeriggi» per raccontare di essere l'assassino drirasenle di pubblicilit Virginio SeirUi. di XI anni, uccisii a cui pi di pistola la notte tra il :tl asnsto e il l settembre IHB» in via «.imi n al (iia m Iteli imi. Il deliltu maturato nell'ambiente degli anormali, suscito a suo tempo srande scalpore ina le indagini per scoprire r.issassimi non approdarono mai ad alcun risultato. Ora, a distanza di quasi due anni, i'ex maggiordomo trentunenne Lorenzo Concaio da San Bonifacio in provìncia ili Verona si c accusato del delitto, Il suo racconto presenta peni paiecchie lacune c non h diì escludere che si tratti di un mitomane che si autoaccusa senza una vera ragione. Il primo particolare che ha colpito «li inquirenti è che il Concaio, dopo il delitto, per ben due volte è stato interrogato dalla polizia in relazione a dei (urti di cui era sospettato e dei quali invece e risultato estraneo: anche in quelle occasioni il suo comportumento aveva lasciate perplessi «li inquirenti. Nel racconto fatto ora ci sono parecchi lati oscuri e numerose contraddizioni: inoltre l'ex maKitiordomo ha dichiarato di essere stato sptn to al delitto da un pregiudicato. Bmno Bravm di 20 anni, che si è tolto la vita qualche mese dopo iì tragico latto di sangue. Questa sera e stalo portato a San Vittore a disposizione del magistrato che domani procederà al suo interrogatorio. Questo il racconto di Lorenzo Concaio: « Dopo aver fatto il carne nere a Soave al casetta dell'autostrada Milani' ■ Venezia nell'ottobre 19t>7 venni a Mi- « uVrladCdcbuilsvcsdmlamctdstlfscrltcnlInno dove trovai un posto I mcome maggiordomo in casu di una signora di piazza della Repubblica Oliando ero libero frequentavo un bar di Via De Amicis dove bazzicanino anormali e drogati. Qui conobbi Bruno Bravin. un pregiudicato già condannato per violenza carnale, truffa e porlo abusino d'arma. Mi legai a lui e dal momento che la mia padrona mi concede va poca libertà mi licenziai: trovai qualche tempo dopo un lavoro sempre come mag niordomo nella villa di un industriate di San Vittore Olona. Nel frattempo continuai a frequentare il Bravin che un giorno mi diede l'in carico di recarmi in Svìzzera a prendere da un suo amico delle sigarette: feci parecchie volte un viaggio del genere e mi stupii per l'esiguità del carico, qualche pacchetto in tutto. Seppi poi che dentro non c'erano sigarette nuì droga. .Von rn/ii più saperne del Bravin e ai primi di giugno partii con la moglie dell'industriale e le figlie per una lunga vacanza a Punta Ala. « Un pomeriggio mentre mi trovavo nella località di villeggiatura mi feci dare 40.000 lire dalla mia imdrona e andai a fare baldoria spacciandomi per il figlio dell'indù striale del quale avevo preso la macchina sportiva. Venni cosi licenziato. Tornai al mio paese Ero pero ormai dedito all;: droga e una notte ten tai di impiccarmi perche a San Bonifacio non riuscivo u procurarmela: venni salva to per puro miracolo. Dimesso dall'ospedale tomai a Milano e venni nuovamente ria.v sunto dall'industriale di Sun Vittore Olona. Il Bravin venne a sapere del mio ritorno e cominciò a cercarmi, ma lo non ne volevo più sapere di lui Vii giorno mi telefonò dandomi appunlumento davanti ad una drogheria del paese- stavo attraversamlo la strada quando venni investi to ria una macchina a bordo della quale mi era sembrato di vedere il mio amico Fimi ancora una volta in ospedale e quando venni dimesso cu ini che non potevo più stac carmi rial Bravin: cosi dopo essermi licenziato ripresi i miei viaggi in Svizzera «Vita sera in via Unga conobbi Virginio Seretti, ami co del Braviti: mi disse che sapeva del miei traffici e questo un spaventò. Kaccontat ogni cosa al mio amico che decise iti sopprimere il Seretti Ul sera del 31 agosto, sotto una fitta pioggia, un riamino a prenderlo in un bar rie! centro, riove si irò lava con altra gente Mi le cero ber,- e ari un certo pun lo non capti più nulla Salii ixn sulla macchina del Bra un a bordo della quale cera cj ; ; ee; : | 1 j ' | | ! ! ] | ■ i j ■ I \ I anche il Seri-m. Andammo in ,'iu Gonin qui ut un punto deserto il mio umico mi die-i/c una pistolu dicendomi: « Sai comi devi fare ». come un robot sparai un colini: Virginio neretti cadde a terra fulminato Tornai a Milano coi Braviti e solo quando ■ ■ :.o tornato in me ho CO; ito di aver ucciso in preda alla droga die il imo amico mi aveva propinato net bar a mia insaputa. Sono un assassino — ha concluso il Concaio — dovete arrestarmi. Devo espiare la mia volita: sono quasi due anni | che tengo dentro di me questo tremendo segreto ». Questo il racconto fatto dall'ex maggiordomo che il magistrato dovrà ora controllare. Come si e detto ci sono molte lacune; le date non combaciano, la sera del delitto il Seretti fu visto a bordo della macchina con 4 persone e infine la vettura fu trovata crivellata di proiettili, mentre il Conalto ha affermato di aver esploso un solo colpo. Sono tutti punti che ti magistrato dovrà chiarire. Gino Mazzoldi ltllllllMliMIIMMIIMIIIIIIMIIII!lllfli;ilfli:illlllllll | ! i I ! ; tMilano. Lorenzo Concalo e la viuima Virginio Sereni (Tel.> | blltlItllllll