ll psi: non è giustificato lo sciopero per la casa

ll psi: non è giustificato lo sciopero per la casa L'appello di Colombo e l'azione dei sindacati ll psi: non è giustificato lo sciopero per la casa 11 disegno di legge è buono, afferma la direzione balista, e in Parlamento potrà essere perfezionato • La sinistra del partito non ha firmato il documento - L'on. La Malfa sullo stato della fidanza pubblica : « Ci stiamo comportando come il Paraguay » (Dal nostro corrispondente) Roma. 2 aprile. Il lisi non ritiene giustificato In sciopero dei sindacati per h casa, perché il disegno di legge è buono, anche se in Parlamento potrà essere perfezionato. E' questo il senso del documento che conclude i lavori della direzione socialista, incominciati ieri e proseguiti oggi. Dopo aver indicato i punti qua) ilicanti del provvedimento, la direzione respinge ■ come superficiale ogni interpretazione diretta a svalutare il significato innovativo delle norme dell'esproprio ». pur dichiarandosi disponibile - per una migliore specificazione dei parametri indicati ». Considera positivi gli impegni assunti per il rilancio del settore edile, perché con questa le-te si consegue «un risultato importante nella lotta per Ir riforme » I . I j I ; I 1 ; ' ' i , j , , \ \ '■ jla direzione afferma che i occorre mantenere « la tensione e la mobilitazione dello schieramento riformatore e allargare l'area dei consensi e perfezionare i risultati conseguiti ». Su questa linea è auspicabile, dice ancora, che si muovano i sindacati, per '"III ili >l ut mi 111111 ■< l il i I che lu lotta si ricolleghi a in I . modo positivo all'iniziativa I delle forte parlamentari inte-1 j ressate a questa riforma ed alle altre ». In tutto il comunicato non j I c'è la parola « sciopero ». Si ! ; capisce l'imbarazzo di non > I contrariare i sindacati e nello j stesso tempo di difendere il disegno di legge. Il donimeli j 1 to della maggioranza non t ; porta le firme degli esponen- j ' ti della sinistra socialista. Es' si ne sono venuti a conosceni za. u stesura compiuta, e si | , sono astenuti dal voto. Lombardi, Bonacina e Codlgnola | j hanno spiegato il loro gesto : , dicendo che nel documento ; , « non sono state implicita- \ \ mente indicate quelle modifiche sostanziali da essi rtchie\ ste e sulla cui necessità tutti '■ i membri della direzione e lo j stesso ministro Lauricella si erano dichiarati concordi ». Comprendono « le preoccupa- j Jioni di prudenza ». ma ri i tengono che tali omissioni rendano meno utilizzabile il documento ir nelle lotte che il partito si propone di condurre in stretta intesa e con la partecipazione di tutte le forze politiche di sinistra ». Del nuovo ruolo del sindacato scrive Lo Malfa su La l iti t 11111 li 1111 i : 111 111 m i < 111 ! m Voce Repubblicana. A suo Kiudizio. unu delle cause che ha provocato l'attuale « fase eli profonda crisi economica » e « il deformato uso che si è fatto, dall'autunno caldo in j 111 ,> i m : i : m n 111111111 u 11 i ti i < l n m1111 > 111 n l il l j n e a i o l o a | a ! à - j e l poi, del cosiddetto potere sini ducale » Dalla tradizionale I prassi rivendicativa, le Con; federazioni sono passate ad { un più vasto orizzonte eco; mimico, « trattando dell'intera politica economica e delle i riforme ». Ma in questo nuo| vo compito avrebbero dovuto cambiare i metodi di azione. Cià Colombo aveva osseri vato che negli incontri con | il governo avevano mantenuto « una mentalità contrattualistica ». E La Malfa aggiunge che non si può concorrere ad elaborare una politica economica programmata e le rif >rme « attraverso le agitazioni ai fabbrica e gli scioperi ». Non è possibile « stabilire le priorità circa le cose da fare con decisione unilaterale dei sindacati, accettata passivamente dalle | forze politiche ». Non spetta I ai sindacati entrare nei particolari legislativi, che « rientrato neiia esclusiva responsabilità del governo e nella sovranità del Parlamento ». Altro motivo dell'attuale crisi, secondo La Malfa, è l'aver ignorato lo stato della finanza pubblica. Ci stiamo comportando non come gli Stati Uniti e la Germania, ma come il Paraguay, ossia « andiamo creando una condizione finanziaria delle strutture pubbliche, che finirà con lo schiacciare inesorabilmente il sistema direttamente produttivo ». Si sono spiccate tratte a vuoto « in un campo cosi delicato e condizionante ». Della casa e dello sciopero doveva occuparsi la direzione socialdemocratica, ma, dopo una relazione di Zaniiler. l'argomento è stato rlnv'ato a martedì. L'agenzia taruvàslaiua "crea di spiegare 1 motivi dello sciopero: non sarebbe nato dalla convinzione di una completa insufficienza della riforma, ma « dalla volontà di alcuni dirii genti sindacali, soprattutto ! della Cisl. di presentarsi più j a sinistra in vista dell'unità I sindacale e della lotta che si sta svolgendo all'interno dei vertici delle tre confederazioni ». Scioperi come quello del 7 aprile, secondo l'agenzia, non sono compresi dai lavoratori. « soprattutto quando il governo si è detto disponibile ad accettare le modifiche che dovessero raccogliere il parere favorevole del Parlamento ». Lo sciopero è inopportuno politicamente, conclude, e pericoloso perché determina un forte danno alla ■ già dissestata economia italiana ». g. tr. j t j | | : ; \ j i I ; { ; i | i | | I Ugo La Malfa

Persone citate: Bonacina, La Malfa, Lauricella, Lo Malfa, Lombardi, Ugo La Malfa

Luoghi citati: Germania, Paraguay, Roma, Stati Uniti