Charlie Parker grande del jazz

Charlie Parker grande del jazz Charlie Parker grande del jazz Ecco un disco cht ci ricorda un pirsonagg.o del jazz moC.rr' -, iJhaiHe Parker, seOVOPRAW ,-pp«:i^ quindici anni fa, ma già superato dalle tecniche attuali. Tuttavia la sua figura, il suo modo di suonare, la corrente che egli aveva fondato assieme :•(! altri, come Tlulonius Monk o Dizzy Gillespie, ne fa uno dei grandi del jazz postbellico. Il disco che presentiamo iVor.i 'Sp, stereo monoaur1-: .le j.'i)38> è il risultato u. una iniziente ricerca delle incisioni limaste; non solo, in alcuni brani, la registrazione fatta in condizioni ambientali non certo perfette (un concerto pubblico del 1945), è stata riportata al massimo della nitidezza, ovviamente con tutto il vantaggio dello stile e del suono, davvero straordinario dell'alto-sassofono di Parker. Il disco si apre con le varie versioni di Hallelujab, di coi la prima è di gran lunga la migliore. Ma forse i brani più belli sono i due Slam Slam Blues che aprono la seconda facciata. Il resto è dedicato a Get Happy e ai Congo Blues; il terzo e il quarto dei quali sono veri capolavori. * * In un mondo diametralmente opposto, le Toccate per clavicembalo di Johann Sebastion Bach (CBS S 54089). Le suona un giovane clavicembalista ungherese, Janos Sebestyen, musicista di talento non comune, anche se forse ancora un po' immaturo per affrontare partiture di cosi grande impegno come le Toccate. Il disco si inserisce in modo più che dignitoso nel catalogo oggi esistente. Il secondo lato del disco, con la Toccata in fa diesis (BWV 910) e il Preludio e fuga in la minore (BWV 894), è particolarmente bello: sia il clavicer balista che i tecnici del suono, stranamente, vi hanno dedicato maggiori cure e un impegno più intenso. r. la. * t !N8 Roma. Brin Ekland ha concluso in questi giorni ii din « Il fruito delle tenebre », diretto da Andrew White

Persone citate: Andrew White, Brin Ekland, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Janos Sebestyen, Johann Sebastion Bach

Luoghi citati: Get Happy, Roma