I viet premono dal Nord Vietnam

I viet premono dal Nord Vietnam I viet premono dal Nord Vietnam Rinforzi sudvictriamiti inviati verso la zona smilitarizzata, dove si combatte con le artiglierie • Le truppe Usa abbandonano la zona di Khe Sanh e di Quang Tri - Basi di "Sam 3" bombardate nel Laos - Nuove polemiche a Washington - Ted Kennedy definisce l'operazione laotiana "un incubo concluso da un'umiliante ritirata" (Dal nostro corrispondente) New York. 26 marzo. Rinforzi sudvlelnamili so- i no accorsi ai confini con la ; zona demilitarizzata dove ri- I cognitori americani henne segnalato negli ultimi giorni < massicci moDimenfi di trup- i Pe motocorazzate e artiglte I rjfl dj HM Un MenM ^ noneggiamento è incominciato da una parte e dal; l'altra della zona, larga cir'■ ca 10 chilometri, ma le forze | comuniste che hanno preso 1 posizione all'interno non so, no ancora intervenute. Spo! starnotti di truppe vietcong | e Pathet Lao sono in corso I anche nel Laos, alla Ir un tir| ra col Sud Vietnam. Si teme un attacco con! giunto contro Khe Sanh. fino io ieri quartier generale dell'offensiva della pista di Ho Chi Minh e contro la città !</< Quang Tri. 1 soldati ame ricatti nella regione. 8000 uo ' mini circa, continuano ad i andarsene ed il loro posto viene preso da uomini tre ischi di Saigon. Rimane pe ! rb sul luogo, pronta ad in- \ terventre, l'aviazione milita re Usa. Una tacita intesa Vii aerei americani hanno bombardato ieri una base I missilistica di « Sam 3 >■. di {fabbricazione sovietica, in | territorio laotiano. Aumen- tono le probabilità che essi \ riprendano i bombardamene ; fi del Vltiuam del Nord. Nel I '69, i bombardamenti furono \ interrotti con la taciu- *'te'■ sa che Hanoi non ne avrebbe approfittalo per invadere la i zona demilitarizzata e metI terc in pericolo vite omeri: cane. Questa Intesa è stata | ora violata: scrive In Wash| unitoti Post stamattina che 1 i movimenti di truppa nella 1 zona sono i maggiori dal '68. I Secondo l'alto comando Usa, i i comunisti, dopo la ritirata | sudvletnamita sulla pista dt i Ho Chi Minh. potrebbero cer- core di sfruttare il momento psicologico favorevole. Numericamente, essi sono assai superiori al nemico e temono soltanto i cacclabombur(iteri. fUn portavoce dell', serctto < sudvietnamtta. il colonnello \ cTran Van. ha detto che tut- tavia è possibili' un Mio at- ' tacco nella zona demilitariz- : zata: « Se i rinforzi conti 1 nuano ad arrivare, saremo ; presto in grado di assumere | l'iniziativa, naturalmente so-1 to in caso di necessità». Ili colonnello s'e detto preoccw \ pato soprattutto del fatto j che i nordvietnamiti stanno \montando rampe di missili | ai confini della zona e lungo I ta stessa pista di Ho Ch: ! Minh. Esiste quindi il ri-1 schio di una nuova escala- j tion. proprio quando la si- > tnazione sembrava avviarsi j alili normalità. Il mese scor- ! so. il presidente sudvletna-1 rnita Thieu aveva minacciato I di sconfinare nel Vietnam i del Nord, per prevenire of-1 fensive nemiche, e paralizza- re Hanoi per alcuni :nt:s> ti Washington, ad mia ore- ve conferenza stampa. Il se- gretario di Stato americano Roger» ha rifiutato di svela- re le sue intenzioni, dicendo che è in attesa di informa ùonl sugli spostamenti del le truppe nordvietnamitc. • ■ ■ • j; n • • I COllOqill di r arigl Egli non ha fatto neppure commenti sull'offensiva nel jMOS. Ha mostrato però quat che apprensione per lattea giumento di Hanoi, lasctan do intendere che. in segno dl protesta per gli ultimi sviluppi, gli Stati Uniti e il sud Vietnam potrebbero di striare il prossimo turno dei negoziati dt Parigi. A lunga scadenza, la pace rimane pe rò il primo obietti,-,, ameri cono in Indocina. « Per quan to riguarda 1 negoziati — ha affermato Rogers — to tendiamo continuarli con in tatta volontà ». II segretario di Stato ha ! visto oggi l'ambasciatore so- i vietico Dobryntn. in parten za per Mosca, ed ha avuto ; [ con lui un rapido scambio1 J d'opinioni sia sul Vietnam. sia sul Medio Oriente. Il contenuto dei colloqui non è stato reso noto, ma sembra -he si sia trattato d'un in.■ontro di routine. Rogers lo ha presentato come un tentativo di contribuire al miglioramento dei rapporti UsaUrss. L'operato del segretario di Stato in Indocina, come quello del presidente Nizon e del ministro della difesa Laird. continua ad essere aspramente criticato sia al Congresso, sia nei giornali. Ted Kennedy ha definito l'operazione laotiana « un incubo... conclusosi con una umiliante ritirata, prematura e compiuta nel panico ». Anche l'ex senatore Eugene McCartney ha attaccato nel New York Times la politica indocinese del governo. Ennio Coretto