Ascoltati i nastri dei colloqui Pisanò grida: "Sono truccati,, di Gigi Ghirotti

Ascoltati i nastri dei colloqui Pisanò grida: "Sono truccati,, Le "prove dell'estorsione, esibite da De Laurentiis Ascoltati i nastri dei colloqui Pisanò grida: "Sono truccati,, Il direttore di «Candido», accusato, sulla base delle registrazioni, di aver estorto danaro al produttore cinematografico, e scattato in piedi quando si è accorto che la seconda bobina ripeteva il discorso della prima • Si tratta solo di incidente tecnico? - Dino De Laurentiis non era più in aula - Sarà interrogato i Nostro servi/io particolare» lliim.i, L*K marzo. Tonfi, crepitìi, scariche, tutu lu, miaciilii i«x-niiipmistliili: Membra un discorso elei cartoni animali. «Otte mecede? », domanda cstcrrefat- 10 il presidente de! tribunale. Januuzzi. che sta ciudicando per estorsione i fratelli (.ini -io e Paolo Pisano. Moveva essere l'udienza culminante del processo contro 11 direttore di « Candidi! ». la stornala della verità. In apertura di udienza. Dino De laurentiis. parte lesa e principale testimone dell'accusa . mi mj n| s! a\ P1 rI I pccaveva confermato che tutte | le rcnistr;moni da lui presentate alla polizia, e da questa al magistrato, sono genuine t(,inmio Pisano, si ricorderà, sostiene il contrario). Ed ora eccoci, con un registrati.ir in azione sul tavolo dei siudiei e. intomo, un tecnico del suono nominato dal intimiate e altri tecnici del suono di « Dinocittà » pronti ad entrare in azione. L'ambigua partita L'esordio e deludente: si scopre che le registrazioni sono fatte dapprima con un apparecchio per dilettanti, poi con uno professionale, for- luto dagli stabilimenti Di? j laurentiis. L'ascolto è cosi | confuso che i' presidente or dina di cambiare subito l'ap- ; parecchio con un altro for- : nito dalla polizia. Ed ecco ! lilialmente quel che si disse! ro. nel corso di quell'ambigua partita sul filo del telefono.! i due principali interlocutori, De Laurentiis: « Allora seti- ta. Pisano, io volevo un mo-1 montino riepilogare con lei. dopo il nostro colloquio di Roma e Milano Le confesso ' che la sua richiesta di venti \ milioni mi ha lasciato un po- chino scombussolato... MI ha j chocchizzato Perché, come le ho accennato a voce, noi I abbiamo, questo mese, dei • problemi economici, finanzia- | ri. direi piuttosto gravi... Dob Inaino chiudere l'azienda, provvedere alla liquidazione di tutto il r- 'naie... Comunque, ques mo problemi miei. Se Ufi in un po' di tempo... ». Pisano: « Si. certe cose al telefono preferirei non discti- 1terle..., comunque dica pit-u e. !De Laurentiis: « Quando noi ci siamo incontrati qui a Ro- : . ma. io le ho offerto quei due 1 i milioni. Poi lei dice non se j ne la niente... Ci siamo rivi- \ | sii a Milano, siamo arrivali ! a quattro, cinque: ma venti. \ Pisano, e una cifra piuttosto 1 rilevante » Pisano: « Dica lei... ». De Laurentiis: « fi che cosa I posso dire? Senta, non dobbiamo perdere di vista logI peffo fondamentale del prò-1 blcma. ossia un articolo, pra- \ ticamente. che io non ho mai conosciuto. Non le nascondo che. in questo momento, mi crea una grave turbativa in merito a questa trattativa che | io sta tacendo per la cessione dello stabilimento. Perà cessione, come le ho già detto a voce, che è fatta alla luce del sole, che non pone problemi di nessuna natura... Pero, ovviamente, con qualsiasi articolo, in questo momento, mi darebbe fastidio. E' per questo che ci siamo incontrati. Abbiamo detto: "Cerchiamo di arrivare a una soluzione del problema. Come si può fare?" ». Pisano: « Dica lei... ». De Laurentiis. « lo ero arrivato a cinque, facciamo il doppio... dieci ». Lu rcRist razione continua; il produttore dice che man¬ derà a Pisano una ruta c si impegna ad inviare, succes- j sivamente. il resto della som | ma richiesta. Come prima rl messa il produttore offre due ; milioni. : Pisano: « Si. ma non 111 ! mandi... ». ! De Laurentiis: * No. Que ilo è n dimostratone della ! mìa buona fede... Poi mi fac eia fare un pochino i conti p '«* d"'° la differenza, il sal1 do- ""' "°" e mwtt cnc ulicl° verso tra u" anno... ». ' \ Pisano: « La vuol capire che non ho bisogno di quat Paura del danaro j trini? Questo è il punto di i cui lei. forse, non si rende ; i I conto. Qui c'è un piccolo ; i • particolare da tenere preseti- i - | te: lei mi sta Tacendo delle offerte di cui non ho biso-! xno. Il giornale va avanti lo \ , e i i l stesso ». Dai colloqui risulta chiaro che Pisano doveva avere una : gran paura di toccare quel \ danaro, che l'altro, con tanta insistenza, cercava di infilar- - 1 gli nelle tasche. Sulle prime. ' . ! insiste perché De Laurentiis ; i si limiti a fare » un gesto »; - : in un secondo tempo, spiega 1 che il produttore, se proprio ! ci tiene, potrebbe fare un j contratto pubblicitario con | Candido. Ma De Laurentiis, i assennatamente, fa osserva- | re che la pubblicità, a lui. non interessa, dato che i suoi ■ film vengono poiii affidati ad i altre aziende per la distri-1 bustone. Comunque. Pisano i si sforza di far comprende- ! re all'interlocutore che il prò- blcma di fissare un prezzo per quell'affare è molto im- ; barazzante: dopotutto, il gior-1 naie vive di queste inchieste ! De Laurentiis sembra mol- i to allarmato: « Lei. Pisano, ha ricevuto quello che le ho i mandato per suo fratello?», 'Pisanà: « Come no ». De Laurentiis: « Dunque. senta... Io sono rimasto un pochino sorpreso», Pisano- u Perché? ». De Laurentiis: « Lei mi ave va assicurato che dopo quel nostro accordo non avrebbe più parlato di me sul suo giornale ». Pisano: « Ma. infatti, mica ne abbiamo parlato ». De Laurentiis: « Guardi un po' a panino 12. Le legsc quello che c'è scritto: "Nel corso dell'inchiesta dimostre remo che l'argomento della ! concorrenza lamentata da al-1 curti stabilimenti privati nei riguardi di Cinecittà e del- j l'Istituto Luce e infondato". I L'allusione è a me. per quan- to riguarda la concorrenza sleale da parte di Cinecittà, ed e evidente, perché l'unico cfte ha accusalo Cinecittà di concorrenza sleale sono io... ». Pisana: u Aspetti un po'... Quello è scappato a me... No. perché io ho riguardato ::ip: Eh:' » p,sano* « Si d'accordo ». \ a Cj jej yjpr>e g Roma» damente il testo ed ho ritirato via tutti i pezzi dove c'era il suo nome ». De Laurentiis: * No. ma poi il fatto stesso che lei dice che l'unico stabilimento attrezzato à "Cinecittà"', lei mi dà una turbativa in quel senso li. Quindi se abbiamo fatto quell'accordo, ci stia attento, ci dia uno sguardino... ti 1 De Laurentiis: «Allora lo... Quei quattro lei li ha ricevu ti... Il saldo di sei se lei mi viene « Roma martedì ih. io non ho nessunissimo problema... ». L'udienza ha avuto un epilogo a sorpresa: nell'intilare l'Ultima bobina nel registra ture si è scoperto che essa ripeteva esattamente il discorso della prima. Un inci dente tecnico? Come mai la telefonata e stata registrata due volte? Il sospetto che il materiale registrato abbia subito manipolazioni e grave, e il primo a denunciarlo e Giorgio Pisano, che. alzandosi in piedi, esclama: « Signor presi dente, questo nastro è tutto pezzi e bocconi Di trentanove, quaranta telefonate intercorse tra me e De Laurentiis ne sono state combinate otto o dieci. E' un mese che siamo in prigione per queste bullonate! ». Ma l'udienza era sul ffnire e l'interrogativo posto dall'inattesa apparizione della bobina-bis non è stato sciolto. De Laurentiis. oltretutto, non era più in aula quando si snodavano gli ultimi nastri e non ha potuto spiegale, perciò, questo ambiguo infortunio. Le spiegazioni che si III danno tra i banchi dell'accusa privata è che si tratti d'un banale errore: De Laurentiis s'è fatto fare una copia delle registrazioni, per tenerla pres so di se. e il doppione ascoi- tato oggi e uno spezzone in- eluso per errore nel plico. Gigi Ghirotti 1 \ 1 \ 1 Roma. De Laurentiis ascolta il nastro registralo della telefonata con Pisano (Foto Team)

Luoghi citati: Milano, Roma