La vedova del mafioso:"L'hanno ucciso perché si rifiutava di fare qualcosa,,

La vedova del mafioso:"L'hanno ucciso perché si rifiutava di fare qualcosa,, L'agricoltore assassinato a Palermo dai " killers„ in auto La vedova del mafioso:"L'hanno ucciso perché si rifiutava di fare qualcosa,, La donna, interrogata, ha indirettamente ammesso che il marito apparteneva a una « cosca » - Un'altra ipotesi nelle indagini: la vittima era forse implicata nel rapimento del figlio di un possidente trapanese (Dal nostro corrispondentei Palermo, 2« marzo. Sull'ultima esecuzione mafiosa a Palermo, avvenuta ieri mattina quando nel rio ne di alloggi popolari di Borgo Nuovo da unu « 1100» in corsa sono partiti i colpì di pistola che hanno ucciso Francesco Di Martino. 54 anni, agricoltore ed ex uomo di fiducia di « don » Pietro Torretta, le indagini si presentano difficili. Non sarà facile identificare i quattro killers che hanno teso il tragico agguato al mafioso, sorvegliato speciale, il quale lunedi sarebbe dovuto comparire davanti ai giudici della cori; d'appello per l'invio al sog¬ giorno obbligato che aveva evitato nel '69. Polizia e carabinieri stanno ricostruendo gli ultimi giorni di vita dell'ucciso. Il figlio maggiore della vittima, Nino. 17 anni, studente all'Istituto industriale statale, ha detto: « Se conoscessi l'assassino di mio padre non mi vendicherei: vorrei ince¬ ce che subisse una punizio- ne esemplare. Non mi vendicherei — ha spiegato — perché sono contro la violenza ». La sorella Marisa. 15 anni, studentessa all'Istituto per il turismo «Marco Polo», ha aggiunto: a Meglio la vendetta morale ». Nino Di Martino hu poi detto: «Non mi sarei mai aspettato che Hoci. dessero mio imdre. Come | favrei potuto supporre se l'ho j sisto sempre tranquillo? Si nconsiderata unu vittima del aa giustizia perché, essendo I snato e cresciuto in un certo tambiente, era quasi automaico che lo considerassero un elemento pericoloso ». La vedova. Francesca Cina, vestita a nero, in lacrime, questa mattina è stata mio- lre ipotesi vamente interrogata per lun go tempo alla caserma « Cairoli », sede della squadra mobile. Ieri le avevano posto domande per oltre dieci ore, ma sempre con risposte evasive. « Forse — ha dichiarato slamane la vedova — me lu hanno ucciso perché si rifiutava di fare qualcosa! ». La donna ha cosi ammesso che il marito era « dentro » . la malia, era « uno dei loro ». «Ormai, dopo il processo di Catanzaro e l'ussoluzione — ] ha detto la vedova — mio marito pensava esclusivamente alla famiglia e all'avvenire dei nostri figli ». La donna ha poi cercato di giustificare l'amicizia che il marito aveva con « don » Pietro Torretta: « Si conoscevano — ha detto — Un ' da bambini, erano andati a scuola insieme ». Sul delitto, che ha scosso l'opinione pubblica palermitana, sono stuie avanzate alvi è la possibili- ci-a che Francesco Di Martino sia stato ucciso in relazione al sequestro dell'industriale Antonino Caruso, di 31 anni, rapito 11 24 febbraio scorso da alcuni banditi in provincia di Trapani, mentre lasciava la sua azienda agricola a bordo di una « 128 ». Figlio del ricco possidente Giaco mo Caruso, il sequestrato il 3 dicembre scorso aveva spotato Gianna Bonura. una giovane di Uditore imparen tata con la famiglia del DI Manin.,. Gli Uiquirenti non escludono che l'ucciso abbia agito da Intermediario tra Giacomo Caruso e la mafia della provincia di Trapani e che. avendo cgll minacciato ritorsioni, sia stato assassinato dagli stessi rapitori. Un'altra ipotesi riguarda il | furto del 14 mitra dalla ca j senna della Guardia di Fi-1 nanza a Torre del Corsaro, avvenuto il 21 febbraio scor I so. Cinque delle armi sottrai te ulle «Fiamme gialle» furo- no rinvenute assieme a undici quintali di sigarette in un deposito nella borgata Uditore. L'agricoltore ucciso sapevu qualcosa sul furto dei mitra della Finanza? Antonio Ravidà

Luoghi citati: Catanzaro, Palermo