Ex parroco e due sorelle accusati di truffa per novantadue milioni

Ex parroco e due sorelle accusati di truffa per novantadue milioni Ex parroco e due sorelle accusati di truffa per novantadue milioni Le due imputate hanno raggirato sei sacerdoti e l'ex prete - Questi coinvolto nella vicenda si fece consegnare 8 milioni da commercianti e 17 da una banca E' Incominciato te subito è stato rinviato) Il processo contro l'ex parroco di Porte di Plnerolo, don Mauri/lo Castagno. 48 anni, e le sorelle Margherita e Anglolina Martino, rispettivamente di 54 e 50 anni, la prima abitante In corso Vittorio 209. la seconda a Cuneo in via Copplno 7. L'imputazione è di truffa semplice per le sorelle, aggravata per 11 sacerdote 11 quale si sarebbe servito appunto della sua qualità di ministro di culto per ottenere decine di milioni. All'udienza della V seziono del Tribunale (presidente l'in.y.nulli, poi Toninelll. cane. Similii Ieri mattina s'e presentato soltanto don Castagno. In abito borghese. Ije due sorelle Martino erano assenti: Angiolina e latitante, essendo fuggita non appena seppe che contro di lei era stalo spiccalo mandato di cattura. Margherita lui tatto recapitare al prastdente un eertiiii aio medico In cui -d dichiarava che e costretta a letto per un attacco cardiaco. Il doti Pcmpinelll hu ordinato un uccertamento e hu dalo l'Incuneo a un sottufficiale di polizia iniii/i.iria di rivalsi nella cllnica dove è ricoverala l'Imputata. Dopo un'ora il sottulttclale ha ri i,-i:ii. clw la donna, sofferente di .unii- e In condizioni tisiche gè iletali poco buone, non potrà la¬ sciare 11 letto per una quindicina di giorni. A questo punto, au richiesta del difensori — avv. Magnani Noya. Gabrl e Aitata — 11 dibattimento • stato rinviato all'udienza del 3 maggio. Lo sorelle Martino — secondo l'accusa — avrebbero truffato parecchi sacerdoti con un sistema Ingegnoso e servendosi di una non comune abilita nel persuadere e • Incantare ■ le loro Ingenue vittime. Vantando conoscenze nell'ambiente ecclesiastico, si spacciavano per eredi universali della conlessa Severina lavelli Calltgarls di Cuneo e, avvicinato un prete, gli tenevano quasi sempre lo stesso discorso: < Ab ir,,.mi, appartamenti, tenute, preziosi e monete antiche di gran valore, ma avremmo bisogno di riscattare t gioielli che ci tono itati latcicll in eredità dalla contessa Calllgarts e che ora tono in pegno presso altre persone. Recuperati t ioidi, tri restituiremo tutto, fino all'ultima lira ». Dopo questa premessa, "assicuravano donazioni alle parrocchie, lasciavano qualche moneta o pezzo d'antiquariato, con molta magnanimità, come piccoli acconti di future ricompense molto più sostanziose. Prima o poi. ottenevano risultati concreti. I religiosi si lasciavano convincere e consegnavano somme In denaro. Dal '59 al '67 — secondo U capo di imputazione — le due sorelle si fecero consegnare da sei preti oltre 100 milioni. A don Giuseppe Marabutto, di Torino, truffarono 6 milioni; a don Giuseppe Ponzo, di Moretta. 4 milioni; 5 milioni e mezzo a don Angelo Marchesi, di Tortona; 700 mila lire a don Giuseppe Gamalore di Alessandria; un milione a suor Maria Isabella: 2 milioni e mezzo a don Giorgio litio, di Spotorno. I due a colpi ■ più redditizi li fecero In danno di un cappellano multare di Al essali drla. don Giuseppe Moraro. e dell'ex parroco di Porte, don Castagno Ira la Ime del '66 a i primi de) i,7, Angiolina e Margherita Martino avvicinarono don More ro: ■ Sanno proprietarie — gli dissero — di un terreno in corso Francia, ma non abbiamo t soldi per tacitare 1 diritti ereditari di un no.-tro nlitote ». Col trucco dei terreno c della favolosa eredità, ottennero, in più riprese. 36 minimi tifine sono accusate di aver truffato 47 milioni a don Castagno il quale, coinvolto In quel giro confuso di offerte e di prestili, fini pur esserne travolto. Affermando di dover completare opere parrocchiali, si fece consegnare 8 milioni da due commercianti e 17 milioni dal ■tiretlore delta Banca Brtgnone di Plnerolo.

Luoghi citati: Alessandria, Moretta, Spotorno, Torino