Cinque amici muoiono a bordo di una "Citroën,, finita in una scarpata mentre tornano da una gita

Cinque amici muoiono a bordo di una "Citroën,, finita in una scarpata mentre tornano da una gita Ieri notte sull'Autostrada del Brennero nei pressi di Bolzano Cinque amici muoiono a bordo di una "Citroën,, finita in una scarpata mentre tornano da una gita Altri tre passeggeri gravemente feriti - Le vittime, latte di Trento, Mao an funxionario di banca, tre studenti universitari e una giovane commessa di bar • Tornavano da u « giro notturno » a Bollano dove erano siati festeggiati i 30 ausi di ano dei morti (Dal nostro corrispondente) Bolzano. 11 marzo. Cinque morti e tre feriti, di cui due gravissimi. Si è conclusa cosi, stamane alle 4 sull'autostrada del Brennero, la gita di otto trentini che stavano rientrando, tutti su una vettura — una « Citroen DS 21 » — nella loro città, dopo avere festeggiato il compleanno di uno di loro a Bolzano. Le vittime sono: il guida tore della Citroen, il dottor Antonio Waldthaler di 41 an ni, impiegato della filiale della Banca Nazionale del. Lavoro di Trento, vedovo da pochi mesi; Elsa Farina, 23 anni e gli studenti universitari Claudio Primon, di 26 anni. Piergiorgio Cella di 26, e Marcello Girardi che aveva appunto festeggiato i 30 an ni. I feriti sono gli universi tari Roberto Tarolli di 24 e Silvano Passarci! di 25 anni J e la proprietaria di un bar ' di Trento. Wanda Castellani di 41 anni. Un colpo di sonno o l'eccessiva velocità, o tutte e due le cose insieme, debbono esser state le cause della sciacura che non ha avuto testimoni. A quell'ora, infatti, l'auto.-rada del Brennero è poco frequentata I feriti, ricoverati nell'ospedale di Bolzano ancora in stato di choc, non parlano; soltanto 11 Pas sardi, che dopo l'incidente era riuscito a tornare sull'autostrada per dare l'allarme, ha conservato un po' di lucidità, ma non ricorda nulla. Si può ricostruire, comunque, l'incidente sulla base dei rilievi della polizia stradale. Il guidatore della « Citroen » si dirigeva verso Trento e aveva già superato da dieci chilometri lo svincolo di Ora. venti chilometri a sud di Bolzano. In prossimità di un pilone che regge il sovrappeso della strada provinciale, la grossa vettura ha deviato verso destra ed è finita nel fossato laterale a tutta velocità. Ha tranciato per una trentina di metri la rete protettiva che sta a lato della scarpata (profonda circa tre metri) ed è rotolata su sé stessa per un centinaio di metri. Quando l'auto si è fermata, era rido'.ia ad un ammasso di rottimi; 1 passeggeri e il guidatore ermo Stati sbalzati fuori, sul fondi della scarpata. Cinque sono morti sul colpo. Vicino ai cadaveri erano disseminati gli oggetti personali: uno scarpone da sci, bastoncini da sci (che probabilmente si trovavano nel bagagliaio della vettura), una borsetta, un orologio, indumenti strappati Silvano Passarli!, che dei tre feriti è il meno grave, è riuscito ad arrampicarsi lungo la scarpata e a raggiungere l'autostrada. Lo ha visto un automobilista che lo ha soccorso, mentre .un altro dava l'allarme. Dopo una ventina di minuti da Bolzano è giunta la Croce Bianca che ha trasportato il Passa rdi all'ospedale. Sembra che nessuno si fosse accorto sul momento degli altri feriti. Solo quando è giunta sul posto la polizia stradale ci si è resi conto delta gravità dell'incidente. La Castellani e il Tarolli sono stati portati urgentemente all'ospedale di Bolzano. Le loro condizioni sono gravissime e i medici si sono riservati la prognosi. Secondo la polizia stradale la «Citroen» procedeva a non meno di 150 chilometri orari. L'orologio nel cruscotto della vettura è fermo sulle 3.08, ma l'allarme è stato dato piti tardi Le vittime erano molto conosciute a Trento. Erano tut ti clienti del bar «Lex» di via Paradisi la cui titolare è Wanda Castellani, mentre la barista. Elsa Farina, è la ra gazza morta. Marcello Girardi, anche egli morto, proprio ieri compiva i trent'anni. Con gli amici. |S e™, .t™!tenuto SUO* di chiusura nel bar « Lex ». Quando è venuto il momento di chiudere il locale, a mezzanotte, qualcuno ha lanciato l'idea di fare un giro in auto fino a Bolzano, raggiungibile in mezz'ora circa. La proprietaria del « Lex » e soprattutto la barista (che proprio domenica scorsa aveva ! P*"» ,un cugino, rimasto : schiacciato da un masso men tre BUt0 Percorre™ lu Gar , desanai non avrebbero voluI to allontanarsi da Trento, ma < poi si sono lasciate convincere. Quando si è trattato di partire, anche per non « romj pere » la compagnia, tutti sono saliti sulla grossa « Citroen » de', dott. Waldthaler. e. p.