Tutti sospesi all'Autobianchi di Desio I tre sindacati si rivolgono al governo

Tutti sospesi all'Autobianchi di Desio I tre sindacati si rivolgono al governo Il provvedimento riguarda 4000 dipendenti Tutti sospesi all'Autobianchi di Desio I tre sindacati si rivolgono al governo la un comunicato la direzione afferma: « Dal 4 maria viene bloccata l'uscita dei veicoli prodotti; a più riprese ti è impedito l'ingresso di impiegati » dirigenti : due funzionari sono stati aggrediti e percossi violentemente » - Quattro denunce ai carabinieri - La vertenza darà da cinque mesi - Una delegazione di sindacalisti dal prefetto di Milano - I punti di vista dell'azienda e delle federazioni dei metalmeccanici (Dal nostro Inviato spoetale) I dMilano. 9 marzo, j ''vo stabilimento Autoblan- 1 'achi di Desiti da stamane è vchiuso e tutto il iversonale ! (olii* quattromila dipender j lti) sospeso. Le maestranze dsono «tate informate con U ! nmcttcPsdsbdlodpnbnscssavsla1 pclem(n«enmla medica. Stamane gli operai j rdel primo turno, circa un mi- : nalialo, sono ugualmente en- strati in fabbrica attraverso pun cancello rimasto aperto. ! gVerso le 7 si sono riuniti in | aassemblea, fuor! della fabbri- j fca, con l'Intervento dei sindacalisti di Desio e di Milano. Al termine è stata formata una delegazione composti da una quindicina di lavoratori dei « consigli di fabbrica», con 1 sindacalisti di Desio (Bramati della Cisl, Canegra ti della Cgil) e 1 dirigenti sindacali della Cgil. Cisl e Uil seguente comunicato agli ingressi della fabbrica: « In questi ultimi giorni si sono verificati, pi-esso lo stabilimento di Desio, fatti di particolare gravità: da giovedì 4 marzo viene bloccata l'uscita del veicoli prodotti; si è impedito a più riprese l'ingrosso ad Impiegati e dirigenti ed infine, ieri mattina, due dirigenti sono stati aggrediti e percossi violentemente. In tali condizioni non è possibile proseguire l'attività produttiva. Tutto il personale è pertanto sospeso dal lavoro e sarà riconvocato a mezzo di comunicatistampa e radio non appena risalti garantita ta cessazione dei fatti sopra denunciati. Saranno individualmente invitati a prestare la loro rrgclsre opera I responsabili e gii addetti ai principali sei-viri di tutela e sorveglianza dolio stabilimento. Tutte le autorità competenti sono state Inforniate della decisione presa dall'azienda Autoblanchi ». Affa spicciolata I « rhiameti a prestare servizio » sono i sorveglianti. : pompieri e gli addetti alla «.a qsdcqsrdi«SII1lltllSllltltlllSlttlltlStlStfSllltMtllllHMSIISIIIIISM di Milano. La delegazione si ! '' recata alla Prefettura di Mi- ! 'ano d-ove è stata ricevuta dal I vice-prefetto dott. Vicari, I lavoratori che erano nel l'azienda sono usciti alla spie doluta e file 13 nei repart. non c'era più nessuno. Al po meriggio è accaduta la stessa cosa: gli operai del secondo turno sono entrati, si sono trattenuti in fabbrica qualche tempo, poi sono usciti. Parecchi si sono recati negli spogliatoi a prelevare gli indumenti di lavoro. Gli Ingres si dell'azienda, in viale Lombardia, sono sempre bloccati da picchetti di lavoratori allo scopo di impedire la spedizione delle macchine Anito, parcheggiate nei cortili interni della fabbrica. Le auto bloccate dagli scioperanti so no oltre duemila. Oggi non si sono verificati incidenti. La vertenza dell'Autoblanchl si trascina da alcuni mesi. Il 30 maggio dell'anno scorso venne formulata in azienda una « piattaforma rivendicativa »; il 15 luglio i sindacalisti nazionali stipularono con la Fiat (per tutti 1 dipendenti del Gruppo, compresa quindi l'Autobianchi) il cosiddetto « accordo globale» che stabiliva miglioramenti economici e normativi (15 lire l'ora, trasformazioni del premio semestrale in «quattordicesima erogazione» ecc.). In una nota della direzione deirAutobianchi si afferma: i Nel novembre scorso i rappresentanti sindacali han no riproposto all'azienda una serie di rivendicazioni già ni perule dall'accordo del 15 lu glio. Ciò venne contestato alle organizzazioni sindacali firmatarie dell' accordo, le quali non hanno mai rispo sto». Tuttavia l'azienda si è dichiarata disposta ad un incontro — ed ha confermato questa posizione nei giorni scorsi — fermo restando però il rispetto degli accordi di luglio. I sindacalisti di fabbrica impostano il problema In mo MISIIIII(«IIIIIilStlltttltllt1SSIISSIStttllllMlllS«MIIIS ! do diverso. Il segretario del-1 ! la Cisl di Desio. Bramati, ci \ I ha dichiarato: « V inlerpre-1 fazione dell'azienda è erra-1 ta. L'accordo del IS luglio non assorbiva le rivendica- ! zioni aziendali. La piattafor-1 ma aziendale va portata \ avanti anche perché il trai- : lamento economico dei lavo rotori dell'Autobianchi è inferiore a quello applicato negli stabilimenti Fiat di Torino ed i ritmi u\: lavoro sono forse superiori ». I comunicati Abbiamo chiesto a Urania- ti quali Potevano essere le vie d uscita. Ci ha risposto: «Abbiamo interessato le sei-\ greterìe nazionali dei metal- meccanici le quali stanno , prendendo contatto con il ministero del Lavoro. Il blocco delle portinerie continua in attesa di sviluppi ». Circa 1 fatti che hanno portato l'Autobianchi a decidere la chiusura dello stabilimento la direzione aziendale In una nota afferma: « La chiusura è stata motivata da una serie di fatti di particolare gravità, avvenuti in questi ultimi tempi, che possono configurarsi in reati contro la libertà del lavoro e l'Incolumità fisica dei dipendenti e dei dirigenti e contro l'esercizio dell'attivi- i a o fa industriale. Net giorni 17 febbraio e 1 marzo scorsi cen- ,,_„,„ j, - ».„___ tinaia ai opei-jt fiatino invaso gii uffici amministrativi e ta\sede della direzione di Desio. I S a Da giovedì si orso. 4 marzo. è stato m*"ìso in atto il bloc-1 co dell'uscita della produzione: le vetture che si riusciva a produrre nello stabilimento, pur con le agitazioni in corso (scioperi e salti nella produzione: per esempio, mancato montaggio di una macchina ogni cinque), non potevano essere avviate ai punti di vendita e oltre ri ur¬ mila si accumulavano ormai nei piazzali interni». (A que-sto proposito il sindacalista della Cisl Bramati replica e l i e e e i « In fabbrica c'è ancora spazio per almeno tremila vetture»). La nota dell'Autobianchi prosegue: «Oltre al fatti già esposti picchetti di dimostranti Hanno ripetutamente t'npedito l'ingresso negli stabllimenti di impiegati e degli stessi dirigenti. L'intervento delle forze pubbliche non è valso a ristabilire la normalità. Ieri, lunedì, infine, due funzionari (il rag. Enrico D'Errico, capo ufficio sorveglianza e il rag. Brigliadori. capo servizio personale) sono stati aggrediti e violentemente malmenati: entrambi hanno dovuto ricorrere al pronto soccorso, dove sono stati giudicati guaribili in dieci giorni salvo complicazioni ». I dirigenti dell'Autobianchi, riuniti in assemblea, hanno approvato un ordine del giorno In cui «constatato che il clima d'intimidazione nei lo ro confronti è tale da impedire il normale esercizio della loro attività» elevano una ferma protesta e fanno appello alle autorità responsabili « in attesa di pronte assicurazioni che consentano loro di rii prendere la normale attività» Oltre ai due dirigenti so- ficlna verniciatura e Prandi ; dell'officina montaggio. I e [ quattro hanno presentato denuncia ai carabinieri di De i | sio, indicando i nomi degli o -• aggressori. e- Sul fatti dell'Autobianchi e la segreteria del Slda (Slnà, dacato italiano dell'auto) a- esprime viva preoccupazione: o «La grave situazione dell'Aue- ; tobianchi di Desio — è detto e nel comunicato — ripropone è all'attenzione dt tutti i lavoel valori della Ftat t pericoli dei-a- l'esasperazione dei conflit o, ti locali e la necessità di re| spingere con fermezza l'usoissiisi 1 della violenza e la limitazione \ della libertà personale nell'a1 ztone sindacale se si voglio 1 no evitare, come chiede la grandissima maggioranza dei ! lavoratori, sacrifici salariali 1 notevoli e danni all'economia \ del Paese ». Il comunicato : del Slda osserva inoltre: « L'esempio dell'Autobianchi con/ernuì anche come gli stes si sindacati sempre meno riescano a controllare le loro punte estremiste che. approfittando delle tensioni sindacali, si inseriscono con precise volontà e obiettivi politici». In serata le segreterie provinciali milanesi della Cgil. cul e uu m un comunicato, nolizia deinncontro \ avuto ln prefettura e after mano che , sono itati alcuni , dirlgenti a rendersi prologo- nlsti, in prima persona, di insulti e di violenze nei confronti di sindacalisti, allo sco po di coprire un atto Illegale qual è la serrata dell'azienda ». Circa il « blocco delle macchine » nel comunicato 1 sindacati dicono: «£' un appiglio: la disponibilità dei piazzali interni è ancora no tevole ». Il comunicato di Cgil. Cisl e Uil continua: « L'Autobianchi persegue l'obicttivo politico di colpire i lavoratori che da oltre cinque mesi con¬ d"">"° "™,™Tlo"fc a"a. a /*2£^ JSf ressi ». In Prefettura 1 snida- „„,.,, . ., , . \^^^^,'^t I *™n%L l?nrf„?nr? della serrata e per un incontro immediato tra le parli ». Infine 1 tre sindacati nffer- 1 inano che la Prefettura è apparsa « impotente » per cui tè il gof • »o cric5 deve intervenire , i^r cessare immediatamente il grave fatto della Autobianchi-Fiat ». Per parte sua l'Autobianchi ha ribadito che la ripresa della normalità produttiva I "P"0 avvenire nel momento 1 s,ess0 m, CB' cessino le mi ™ccf f,'e violenze e Sta totto il blocco all'uscita della produzione ». Sergio Devecchi

Persone citate: Bramati, Brigliadori, Enrico D'errico, Ingres, Prandi, Sergio Devecchi, Vicari

Luoghi citati: Desio, Impiegati, Milano, Torino