Propulsori navali a "getto d'acqua,,

Propulsori navali a "getto d'acqua,, Nel mondo della meccanica Propulsori navali a "getto d'acqua,, La scomparsa dell'austriaco Schwarzkopf pioniere della metallurgia delle polveri ! avanti: j ; 1 1 ' o ! c I Riportiamo da un diffuso studio dell'ingegnere F. Ferrini, comparso sul Notiziario Tecnico della Worthiugton (2° Quadrimestre 1970) alcune notizie su un nuovo apparato navale, il propulsore a getto d'acqua, adatto per natanti come aliscafi e hovercraft, in applicazioni civili e militari (sono allo studio cannoniere e cacciatorpediniere). E' un motore a reazione, dove il fluido, sfuggendo da poppa, provoca come risposta la spinta in l'acqua stessa, che risale sullo scafo tramite una presa dinamica del mezzo avanzante, viene accelerata da una pompa di bordo, animata a sua volta da un motore primo; a combustione interna o anche una turbina a gas. L'Idrogetto (questo è lì nome del propulsore) presenta rispetto all'elica il vantaggio della minore resistenza al moto: 1 cambiamenti di direzione possono essere ottenuti orientando l'ugello ùcr.d? esce il getto; si hanno minori vibrazioni, facile accessibilità a tutte le parti meccaniche. I tecnici, in base ai diagrammi comparati del rendimento dei vari sistemi di propulsione (turbogetto. elica aerea, "lira nel mezzo liquido), assegnano alla propulsione a getto d'acqua il massimo di convenienza per velocità fra i trenttteinque e i settanta nodi. Sul Mpi di pompe, meglio adatte nella propulsione a getto Idraulico, uno studio analitico, approfondito, del tenente colonnello del Genio Navale G. Venturini, si trova nel nutrito volume Studi e ricerche sul trattamento dei Fluidi (ed. Hoepli 1970, L. 6000). * a Tra le novità presentate alle Giornate dell'energia nucleare (tenutesi a Milano I nel novembre 1970 e atti ' I I i ! I nenti soprattutto agli aspet ti meccanici e costruttivi di iucila tecnologia) sono da menzionare le « saldature per esplosione ». illustrate da un gruppo di studiosi taliani <Albertinl. Gollnelli. Montagnani, VerzeletU), lavoranti a Ispra nell'ambito dell'Euraiora. Uno dei pezzi da saldare viene lanciato, ad alta velocità (migliala di metri al secondo) e a temperatura ordinaria, contro l'altro, con un mezzo esplosivo (ma si pub operare, con minore energia d'urto, anche con forze elettromagnetiche). Le pressioni che ne risultano sono dell'ordine delle centinaia di migliaia di atmosi'ere; per cui all'interfaccia tra 1 due pezzi si formano vortici che rimescolano e saldano gli strati superficiali. La tenuta meccanica è altamente soddisfacente e l'operazione sembra interessante anche per l'aspetto economico. » » E' morto negli Stati Uniti, all'età di 84 anni il metallurgista austriaco Paolo Schwarzkopf. riparr ;o in America nel "30 dopo l'Anschlus». Fu uno specialista della metallurgia delle polveri (o metalmeccanica o sin tetizzazìone); cioè dell'arte di otterore oggetti da polveri metalliche senza fonderle, ma mescolando appunto le polveri e comprimendo queste nelle forme ad alta pressione e a une temperatura di poco inferiore al punto di fusione: le parti restano cosi saldate per reciproca diffu sione della su si.-diri <• dei lo ro minuzzoli. Didimo

Persone citate: Ferrini, Hoepli, Montagnani, Paolo Schwarzkopf, Schwarzkopf, Venturini

Luoghi citati: America, Ispra, Milano, Stati Uniti