Trovato in mare il cadavere di uno dei "para" dispersi

Trovato in mare il cadavere di uno dei "para" dispersi La disgrazia nel Tirreno durante una manovra Trovato in mare il cadavere di uno dei "para" dispersi E' quello del caporale milanese - Continuano le ricerche dell'altro militare annegato dal corrispondente Pisa, lunedi mattina. (g.n.) Il mare ha restituito il corpo di uno dei due paracadutisti annegati la notte di venerdì in un'esercitazione anfibia alla foce del Serchio. Poco dopo le 11 di ieri mattina un elicottero dei carabinieri ha avvistato un cadavere di fronte alla spiaggia dì Torre del Lago, circa tre chilometri a nord del luogo dove era avvenuta la disgrazia. Una squadra di som¬ mozzatori ha recuperato la salma, che è risultata essere quella di Adriano Turrina, di 21 anni. Al recupero ha assistito anche il padre del giovane caporale, Abele Turrina, di 60 anni, giunto da Milano sabato sera. La famiglia Turrina abita nel capoluogo lombardo in via Bonvesin de la Riva 2; il capofamiglia è cuoco alla mensa delle Acli, mentre la madre Edda è custode della canonica di Santa Maria La salma del paracadutista è stata composta all'obitorio dell'istituto di medicina legale dell'Università, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il Turrina era finito in mare insieme a un com¬ militone, il caporale Alberto Pistore, 21 anni, di Paone (Padova), al termine di una esercitazione del reparto paracadutisti sommozzatori della brigata « Folgore » di Livorno. Due gruppi di dieci uomini avevano risalito, a bordo di canotti, il fiume Serchio, avevano compiuto un'esercitazione notturna a terra e alle 23 circa di venerdì stavano rientrando; i loro canotti erano trainati da due « gommoni » con il motore fuoribordo. Appena in mare aperto, i paracadutisti venivano inve stiti da violente ondate e cin¬ que canotti, rottasi la fune di traino che li collegava al gommone, si erano rovesciati. Otto militari riuscivano a raggiungere la spiaggia, distante poche decine di metri; altri due, invece, sparivano tra i flutti, invano cercati dal capitano Costanzo Peter, torinese, e dal sergente maggiore Carlo Peviani, di Casalpusterlengo, che, tuffatisi più volte in mare, dovevano poi essere ricoverati all'ospedale di Pisa semiassiderati. Continuano le ricerche, con elicotteri, motovedette e sommozzatori, per recuperare il corpo del Pistore.

Persone citate: Abele Turrina, Adriano Turrina, Alberto Pistore, Carlo Peviani, Costanzo Peter, Paone, Pistore, Turrina

Luoghi citati: Casalpusterlengo, Livorno, Milano, Padova, Pisa, Torre Del Lago