Questa volta tocca a Jean Noël Augert

Questa volta tocca a Jean Noël Augert Questa volta tocca a Jean Noël Augert Vittoria del francese nello slalom speciale di Muerren - Gustavo Thoeni sempre al comando della Coppa del Mondo - L'insidia di Russel dal nostro inviato . MURREN, lunedì mattina. Lo sci italiano ha puntato fino a Ieri su un uomo solo, bravo più di ogni altro al mondo ma pur sempre solo. Quando lui. Gustavo Thoeni. finiva fuori gara la partita per quel giorno era persa e si poteva allegramente andare alla ricerca di qualche altro motivo d'interesse extra nazionalistico, in attesa della prossima occasione. Attorno a Gustavo la squadra è però cresciuta a poco a poco, sono emersi a turno prima Anzi e Carlo Demetz, con le vittorie a Vars e Tarvisio, poi Stefani con l'eccellente piazzamento di Mcgève, e ieri Rolly Thoeni e Corradi. Nessuno (o pochi) si sono accorti che qualcosa mutava nel clan azzurro en ieri, quando Gustavo ha inciampato nella stessa porta ad angolo che già aveva eliminato Duvillard, è cominciato il solito esodo dal traguardo e dalla partenza. C'è stato chi è andato ad ammirare il panorama dalla cima del Piz Gloria, il picco reso celebre dall'ultimo film di James Bond, chi a sciare sui sassi che costellano le piste solitamente belle di Murren. In alto, in partenza, il gruppo degli ski-men ha pensato che il lavoro per questa giornata fosse finita ed a seguire gli altri azzurri un po' disorientati è rimasto soltanto Paolo Forni, il medico, che in mancanza di altre persone più volenterose, si ingegna a ricoprire ogni ruolo. Gustavo, intanto, al traguardo dopo il solito assalto, era riuscito ad isolarsi per qualche attimo a meditare sulla propria disavventura. In fondo la parte alta della gara era andata bene e lo stop del cronometro a metà pista gli aveva dato ragione su tutti: Palmer, l'americano, perdeva in quel punto già 60/100 e Jean-Noél Augert addirittura 72. Poi c'era stato quell'angolo terribile, alla curva del canalino X.uno sci era andato da un lato, l'altro dall'altro e il successo era svanito in una frazione di secondo. Gustavo aveva seguito le discese dei rivali ed ora faceva rapi- damente i conti per la Coppa del Mondo. Nella peggiore delle ipotesi, Russel (terzo della classifica provvisoria) avrebbe potuto risalire al "primo posto e con quei venticinque punti appaiarlo, ma non superarlo. Adesso bisognava aspettare gli altri italiani. Gustavo, che nei componi crede, seguiva ora con la massima attenzione, la gara. Toccava a Carlo Demetz che infilava la prima metà delle porte velocissimo, poi finiva sbilanciato da un cambio di pendenza e saltava tre passaggi. Subito dopo scendeva Clataud che saltava fuori all'angolo « maledetto ii di Gustavo. Penultimo di gruppo Rolly. La prima parte, ormai scalinata sul ghiaccio, non poteva essere percorsa in velocità e, quando l'azzurro passava all'intertempo, Beranger, direttore tecnico dei francesi, diceva con antipatica sicurezza: « Non conta. E' troppo lento ». Invece Rolly da quel punto trovava la neve un poco più morbida e cominciava ad infilarsi di prepotenza, com'è sua abitudine, in mezzo ai pali della parte finale. Il suo era il settimo tempo assoluto e lo poneva a stretto contatto con Russell per il successo nella combinata. Gli altri azzurri concludevano tutti con tempi discreti: Corradi, Augschoeller, Pegorari e Besson. L'unica eccezione veniva da Antonioli che infilava malamente un pettine a pochi metri dall'arrivo finendo fuori dal tracciato. Seconda «manche». Ora qualcuno si è reso conto che pur con Gustavo fuori gara la giornata non è finita e quando tocca a Rolly c'è qualche incitamento, un po' di calore. Rolly scende regolare e preciso pur su un tracciato piuttosto veloce che non gradisce troppo e conferma il suo settimo posto e il secondo in combinata. Praticamente con lo stesso tempo scende Corradi che è lontano in partenza, nel terzo gruppo, e riesce ad inserirsi al decimo posto conquistando cosi il primo punto di Coppa del Mondo nella propria carriera. Purtroppo, c'era ancora una caduta di Augschoeller conclusa con una distorsione al ginocchio e alla caviglia. Davanti Jean-Noèl Augert aveva già regolato la partita con Palmer riprendendogli il margine di vantaggio della prima serie con una discesa fantastica. Palmer stesso aveva compiuto una seconda prova eccellente prendendo rischi paurosi nella prima parte del tracciato che scendeva praticamente verticale. Il risultato era che Russel terminava al terzo posto, umiliato da un distacco di un paio di secondi. In Coppa le posizioni così non cambiano, sale Patrick Russel di quindici punti, ma rimane quar- to e Gustavo Thoeni mantiene il comando della graduatoria. Tre concorsi in America, uno in Scandinavia. Per concludere la Coppa basterebbe non ci fossero altri mutamenti. Giorgio Viglino Slalom speciale: 1. Jean-Noèl Augert (Fr.) (50"B5-49"65) 100"30; 2 Palmer (Usa) (50"54-50"24) a 48/100; 3. Russel (Fr.) (51"7150"80) a 8**21; 4. Chatlee (Usa) a 2"85; 5. Rieger (Ger.) a 3"67; 6. Tresch (Sv.) a 5"21; 7. Rolly Thoeni (It.) a 5"30; 8. Orcel (Fr.) a 5"62; 9. Loidl (Au.) a 6"37; 10. Corradi (It.) a 6"63; 18. Pegorari (It.) a 8"6. Combinata del 31" Arlberg-Kandahar: 1. Patrick Russel (Fr.); 2. Rolly Thoeni (It.); 3. Chaflee (Usa); 4. Tresch (Sv.); 5. Rieger (Ger.); 16. Corradi (It.); 17. Pegorari (It.). Coppa del mondo: 1. Gustavo Thoeni (It.) p. 110 (discesa 0, gigante 50, Slalom 60); 2. Augert (Fr.) p. 1U7 (0, 32, 75); 3. Duvillard (Fr.) p. 103 (37, 51, 15); 4. Russel (Fr.) p. 100 (0. 70, 30); 5. Orcel (Fr.) p. 63 (60, 0, 3); 6. Schranz (Au.) p. 57 (38, 19, 0); 7. Russi (Sv.) p. 56 (56, 0, 0); 8. Tresch (Sv.) p. 52 (46, 0, 6); 9. Bruggmann (Sv.) p. 51 (0, 33, 18); 10. Rofner (Au.) p. 49 (0, 3, 46). L'azzurro Gustavo Thoeni

Luoghi citati: America, Kandahar, Tarvisio, Usa