Anche le donne svizzere finalmente possono votare

Anche le donne svizzere finalmente possono votare Storico evento nella Confederazione Elvetica Anche le donne svizzere finalmente possono votare Nel referendum di ieri 621.403 elettori hanno approvato (contro 323.596 «no») il progetto per il suffragio femminile dal corrispondente Berna, lunedì mattina. Dopo una lotta durata parecchi decenni e che fino a pochi anni addietro era sembrata vana, le donne svizzere hanno finalmente raggiunto il diritto a partecipare senza alcuna discriminazione alla vita politica della Confederazione: chiamati alle urne con il tradizionale sistema del referendum, gli elettori maschili hanno approvato ieri, con 621.403 voti contro 323.596, il progetto di legge governativo per l'introduzione del suffragio femminile sul piano federale. In tal modo le svizzere, che hanno pure ottenuto il diritto alla eleggibilità, potranno prendere parte alle elezioni politiche del prossimo autunno per il rinnovo del Parlamento nazionale di Berna. Si è prodotto un vero e proprio invertimento della situazione rispetto al '59, anno in cui si svolse il primo referendum nazionale sulla questione del suffragio femminile: allora i « no » furono ben 654.939 e i « sì » appena 332.727. Non è pertanto esagerato dire che il 7 febbraio 1971 diventerà una da- ta storica per la Confedera- tzione. . dAnche il numero delle re- \ Pgioni favorevoli al voto politico della donna si è rivelato superiore ai pronostici: in ben 15 Cantoni e mezzo il progetto governativo è stato approvato con una maggioranza più o meno larga. Soltanto il semi-Cantone rurale di Obwald, che lo scorso u, no si pronunciò per il suffragio femminile in materia locale, ha detto « no », con 1902 voti contro 1668, alla legge governativa. In tutti gli altri Cantoni in cui il i gentil sesso aveva già limitati diritti elettorali il proi getto per la sua definitiva | emancipazione è passato e ' cioè: Ginevra, Vaud, Neuchài tei, Vallese, Friburgo, Ticino, I ! Basilea, Zurigo, Lucerna. Ber| na, Soletta e Grigioni non| che nel semi-Cantone di Nidi wald. Inoltre i Cantoni di ; Sciaffusa. Zug ed Argovia, i t che finora si erano accani-i lsvrargmslntzrlsftamente opposti all'estensione di qualsiasi diritto poli-1 tico alla donna, si sono prònunciati per l'ammissione j della donna alle urne. Tale circostanza — l'unica sorpresa del referendum di ieri | — è una tangibile prova del mutato atteggiamento degli uomini svizzeri verso le lo- i ro compagne. Scontato era invece il rigetto del voto politico per le donne nei cantoni di Uri, Svitto, Glarona, Appenzell, Turgovia e San Gallo. In queste 6 regioni gli uomini, evidentemente molto gelosi delle proprie prerogative, continuano ad essere del parere che la donna non sia ancora matura per avere voce in capi- tolo nelle questioni riguar danti la politica nazionale del Paese. Comunque anche qui la percentuale dei « no » è stata meno rilevante del previsto per cui è lecito ritenere che con il passare degli anni avverrà a San Gallo, Glarona e via di seguito un progressivo cambiamento della mentalità nei confronti del sesso debole. Ai fini pratici l'esito negativo della votazione popolare nei predetti cantoni non ha alcuna importanza: approvata dalla maggioranza degli svizzeri, la nuova legge per l'introduzione del suffragio femminile su scala federale vale per tutte le sviz¬ zere che hanno compiuto vent'anni. Per contro — e ciò costituisce un incomprensibile paradosso — le donne dei cantoni di Uri, Svitto, Glarona, Appenzell, Turgovia e San Gallo continueranno ad essere escluse dalle votazioni di carattere locale. Va aggiunto che nei cantoni romandi sono state regi¬ strate le percentuali più alte Idì tt si »: in quello di Gine- ivra oltre il 90 per cento de-1 gli uomini ha votato per il suffragio politico della donna. Invece in alcune zone della Svizzera tedesca la legge è passata per un soffio: nel cantone di Argovia lo scarto tra i « si » e i « no » è di soli 240 voti. A Sciaffusa si è avuta, con l'80 per cento, la più alta percentuale di votanti, mentre nel Ticino essa ha raggiunto appena il 47 per cento. Luigi Fascetti Un seggio elettorale durante le votazioni di ieri

Persone citate: Gallo, Luigi Fascetti, Vallese