Scioperi e occupazione dei cantieri di Stettino

Scioperi e occupazione dei cantieri di Stettino La rivolta serpeggia sempre in Polonia Scioperi e occupazione dei cantieri di Stettino Dodicimila operai dello stabilimento « Adolf Warski » si astengono dal lavoro - Chiedono: aumento dei salari e punizione dei capi politici e sindacali che in dicembre fecero sparare sui lavoratori - Il governo esamina la critica situazione - La produzione di gennaio inferiore del 50 per cento a quella programmata nostro servizio Londra, lunedì mattina. Le città polacche del Baltico, insorte il mese scorso in seguito all'aumento dei prezzi di prima necessità, sono ancora in fermento. Da venerdì scorso ali operai dei cantieri navali di Stettino sono in sciopero. Non è escluso che l'astensio¬ ne dal lavoro si sia estesa sabato ad altri stabilimenti della zona portuale. Il servizìo dei tram e degli autobus sabato a Stettìno non ha funzionato, non si sa per quale motivo. E' possibile che vi sia stato anche uno sciopero dei tranvieri. Queste le notizie giunte | nella capitale polacca (e di ìqui rimbalzate a Londra) dal i centro industriale del Baitij co prossimo al confine con j la Germania comunista. EsI se, in parte, sono state con¬ fermale da fonti ufficiali. L'agenzia « Reuter » riferisce di aver avuto notizia della sospensione del lavoro ai cantieri « Adolf Warski» (10-12 mila dipendenti) da un funzionario del Consiglio municipale dì Stettino Interpellito per telefono. Probabilmente questo funI zionario si è lasciato sfuggij re più di quanto fosse autorizzato a dire, poiché più tardi le autorità di Varsavia hanno tentato di correre ai I ripari. Non si è più potuto avere altre notizie da fonte autorizzata e i corrispondenti esteri incontrano notevoli difficoltà. Quando i giornalisti della « Reuter » hanno incominciato a trasmettere a Londra, in teleprinter, la notizia dello sciopero, la linea I è stata interrotta. Un succes- j sivo tentativo di trasmettere I la stessa notizia via teler J | fatto da giornalisti di altre i l agemie occidentali, è stato j ! bloccato dall'interruzione del- \ j la linea. Per quanto è dato sapere, gli operai dei cantieri navali « Adolf Warski » hanno sospeso it lavoro e occupato gli stabilimenti, dopo aver appeso ai cancelli cartelloni che annunciavano lo sciopero, nel pomeriggio di venerdì scorso. I motivi della manifestazione sono economici e politici, al pari di quello degli scioperi che hanno provocato gli incidenti di dicembre e la caduta di Gomulka. Gli operai reclamano un aumento dei salari che li compensi dell'aumento dei prezzi (e il governo non è disposto a concederlo) e chiedono profondi mutamenti nelle gerarchie locali del partito, dei sindacati e della pubblica amministrazione. In sostanza essi vogliono la punizione dei responsabili della repressione dì dicembre, repressione che provocò mollo spargimento di sangue. Le nuove gerarchie di Varsavia, pur essendo disposte ad accontentare in una certa misura gli operai, non intendono compiere quella profonda epurazione che viene richiesta, e temporeggiano dicendo che la « riorganizzazione » va fatta per tempi e senza sconvolgere radicalmente le strutture del potere. Sabato il governo polacco si è riunito per esaminare la situazione delle città baltiche. 1 Non soltanto Stettino. infatti, è motivo di inquietudine, ma anche Danzica, dove nei giorno scorsi si sono verificate importanti sospensioni dal lavoro. Le decisioni prese dal governo ih questa riunione sono note soltanto parzialmente. « Esso — viene comunicato dall'agenzia Fap — ha preso conoscenza del lavoro del comitato parlamentare incaricato di elaborare un regolamento per ciò che concerne gli "incentivi materiali " onde ottenere un aumento della produttività, un miglioramento della qualità dei prodotti e una maggiore economia di materiale e di materie prime ». Si ha l'impressione che anche Gierek. come già Gomulka, non sia in grado di far fronte agli avvenimenti, che questi incalzino e scavalchino le promesse e i propositi delle autorità di migliorare la condizione operaia. L'organo ufficiale del partito (Continua in 2" pagina)

Persone citate: Gierek, Gomulka